CIRCOLARE MONOGRAFICA
L’Avviso adotta un modello formativo strutturato in tre fasi obbligatorie: definizione degli obiettivi, valutazione e attestazione
A CURA DI STUDIOMARINI.NET | 15 DICEMBRE 2025
In data 17 novembre 2025, il CdA di Fondoprofessioni ha approvato l’Avviso n. 1/2026 e la manualistica collegata.
Il bando finanzia piani formativi rivolti agli studi professionali e alle aziende aderenti al Fondo e stabilisce finalità, ambiti tematici, requisiti, criteri di valutazione e modalità di rendicontazione dei progetti formativi, introducendo un impianto metodologico fortemente orientato ai costi standard, alla misurazione degli apprendimenti e alla trasparenza dei risultati. Il budget complessivo è pari ad euro 3.000.000, suddivisi nei seguenti sportelli: 1° sportello: euro 1.500.000; 2° sportello: euro 1.500.000. Il contributo massimo per ogni progetto è di euro 20.000, per interventi della durata compresa tra 8 e 40 ore, con 4-20 allievi.
Le unità di costo standard sono di euro 23 ora/allievo per la formazione in presenza e di euro 22 ora/allievo per la FAD sincrona.
L’Avviso adotta un modello formativo strutturato in tre fasi obbligatorie, ciascuna orientata a garantire la qualità e la tracciabilità dei percorsi formativi, in linea con l’approccio dei costi standard.
Le tre fasi (definizione degli obiettivi, valutazione e attestazione) sono concepite per garantire che la formazione erogata sia di alta qualità, trasparente e rilevante, rispondendo alle esigenze specifiche delle aziende e dei professionisti coinvolti, e in linea con gli standard europei e internazionali.
Premessa
Com’è noto, Fondoprofessioni finanzia la formazione continua dei dipendenti degli Studi/Aziende, individuando forme di semplificazione nell’accesso ai contributi e rispondendo alle specifiche esigenze di sviluppo delle competenze.
Il suddetto Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua negli Studi professionali e nelle Aziende collegate – istituito a seguito dell’Accordo interconfederale del 7 novembre 2003 tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl, Uil e riconosciuto dal Ministero del Lavoro con Decreto n. 408/03 del 29 dicembre 2003- opera nel rispetto della Circolare Anpal n. 1/2018 e della vigente normativa.
In data 17 novembre 2025, il CdA di Fondoprofessioni ha approvato l’Avviso n. 1/2026, che finanzia esclusivamente piani formativi aziendali, ossia interventi formativi destinati ai dipendenti di un singolo studio professionale o azienda che ha aderito al Fondo Fondoprofessioni.
La possibilità di accesso al finanziamento è pertanto riservata alle aziende o studi che intendono realizzare piani formativi personalizzati in base alle esigenze specifiche dei propri dipendenti, nonché in risposta alle trasformazioni del mercato e alla necessità di innovazione.
Nell’analisi che segue, si dettaglieranno le specifiche dell’Avviso n. 1/2026.
Obiettivi ed ambiti di intervento
L’Avviso n. 1/2026 prevede interventi formativi che devono necessariamente riguardare almeno uno degli ambiti tematici, che sono tassativi e vincolanti.
I piani formativi devono rientrare in questi settori specifici, pena l’inammissibilità del progetto.
I temi definiti nell’Avviso sono così suddivisi:
- digitalizzazione e innovazione tecnologica: percorsi formativi mirati a sviluppare competenze nel campo della digitalizzazione aziendale, dall’adozione di software avanzati alla gestione delle tecnologie emergenti, con l’obiettivo di ottimizzare i processi aziendali e accrescere la competitività sul mercato;
- utilizzo dell’intelligenza artificiale: iniziative volte a formare i dipendenti sull’uso pratico dell’intelligenza artificiale in ambito lavorativo, con un focus su applicazioni concrete come l’automazione, l’analisi predittiva e il miglioramento dell’efficienza operativa;
- data analysis: formazione sulla raccolta, gestione e analisi dei dati, necessaria per prendere decisioni aziendali informate. Gli interventi possono riguardare tecniche di analisi avanzata e strumenti di business intelligence, al fine di estrarre valore dalle informazioni aziendali;
- innovazione organizzativa e di processo/servizio: corsi focalizzati sull’ottimizzazione dei processi aziendali, la gestione dei cambiamenti organizzativi, e l’innovazione nella strutturazione dei servizi offerti, per migliorare la performance aziendale e la soddisfazione del cliente;
- formazione tecnica settoriale: percorsi mirati all’acquisizione di competenze specifiche nei settori professionali come contabilità, fiscalità, diritto, lavoro, sanità e altri ambiti tecnici, che rispondono alle esigenze di aggiornamento obbligatorio o di specializzazione in determinati settori;
- benessere organizzativo e welfare aziendale: iniziative destinate a migliorare il benessere dei dipendenti, attraverso la promozione di politiche aziendali per la salute mentale, il miglioramento dell’ambiente di lavoro e la gestione delle risorse umane, con l’obiettivo di rafforzare il senso di appartenenza e motivazione;
- green economy ed ecosostenibilità: formazione in ambito ecologico, sulla gestione sostenibile delle risorse, sulle normative ambientali, e sull’adozione di pratiche aziendali che riducano l’impatto ambientale, con particolare attenzione agli obiettivi di sostenibilità globale;
- internazionalizzazione: corsi per favorire l’espansione delle aziende sui mercati esteri, coprendo tematiche relative alla gestione di relazioni internazionali, l’ingresso in nuovi mercati e l’adattamento dei prodotti/servizi a contesti esterni;
- competenze linguistiche: percorsi formativi in lingua straniera per migliorare le capacità comunicative in contesti internazionali, con particolare riferimento alle lingue più rilevanti per il business globale (inglese, spagnolo, tedesco, ecc.);
- marketing e customer care: formazione sull’approccio al mercato e alla clientela, che include tecniche avanzate di marketing digitale, strategie di fidelizzazione, gestione della customer experience e utilizzo delle piattaforme di comunicazione moderne;
- sostenibilità ESG e responsabilità sociale: corsi orientati a sensibilizzare le aziende sui temi della sostenibilità ambientale, sociale e di governance, con la finalità di sviluppare politiche aziendali che rispettino i criteri ESG e favoriscano la responsabilità sociale;
- cultura aziendale su parità di genere e inclusione: formazione finalizzata a promuovere una cultura inclusiva all’interno delle organizzazioni, con particolare attenzione alla parità di genere e alla creazione di un ambiente di lavoro diversificato e accogliente;
- competenze trasversali e soft skills: interventi formativi sui cosiddetti “soft skills”, che riguardano abilità personali come la comunicazione, la leadership, la gestione del tempo, la risoluzione dei conflitti, la capacità di lavorare in team, tutte competenze che contribuiscono al miglioramento delle dinamiche lavorative quotidiane.
La progettazione del piano formativo deve descrivere in maniera dettagliata i contenuti relativi agli ambiti scelti, specificando come i corsi rispondano alle esigenze aziendali e ai profili professionali coinvolti.
La mancata indicazione puntuale degli ambiti tematici e degli obiettivi di apprendimento potrebbe comportare l’inammissibilità del progetto.
Soggetti coinvolti: beneficiari, destinatari ed attuatori
I destinatari dei piani formativi finanziati attraverso l’Avviso n. 1/2026 sono i dipendenti delle aziende e degli studi professionali aderenti a Fondoprofessioni.
Possono partecipare esclusivamente coloro che sono legati da un contratto di lavoro a tempo determinato, indeterminato o di apprendistatocon l’ente proponente.
In aggiunta ai dipendenti, l’avviso prevede anche la possibilità di partecipazione come uditori da parte di altre figure professionali quali datori di lavoro, collaboratori coordinati o lavoratori con partita IVA.
Per questi soggetti non è previsto alcun incremento del contributo finanziario, in quanto il contributo è calcolato esclusivamente sui destinatari ammissibili, ossia sui dipendenti a tempo determinato, indeterminato o di apprendistato.
L’Ente proponente è la singola azienda e studio professionale che richiede contributi per la partecipazione del proprio personale ai corsi presenti all’interno di cataloghi formativi approvati dal Fondo, scegliendo tra le iniziative programmate.
Nell’avviso in commento, l’Ente proponente coincide con l’Ente beneficiario.
L’ente proponente deve essere regolarmente aderente a Fondoprofessioni, attraverso la destinazione del contributo di cui all’art. 12, Legge n. 160/1975, prima dell’avvio dell’attività formativa. Il Fondo non erogherà risorse in mancanza dei suddetti requisiti.
Ogni Ente proponente può presentare un solo piano formativo per ciascun avviso, con l’obiettivo di evitare la dispersione delle risorse e garantire che ogni azienda o studio possa beneficiare di un percorso formativo adeguato alle proprie specifiche necessità.
L’Ente attuatore è inteso come il titolare del catalogo formativo accreditato. Tutti i cataloghi formativi dell’ente attuatore presentati e le eventuali integrazioni mensili di corsi, sono oggetto di valutazione qualitativa di conformità da parte di una Commissione, con successiva comunicazione/pubblicazione degli esiti da parte del Fondo.
Ogni ente attuatore può presentare progetti per un importo massimo di euro 60.000 per sportello.
La gestione del piano da parte dell’Ente attuatore comprende la progettazione dettagliata delle attività formative, la selezione dei destinatari, la pianificazione delle modalità di erogazione (sia in presenza che a distanza), nonché la verifica dei risultati raggiunti attraverso prove di valutazione degli apprendimenti.
Una volta completata l’attività formativa, l’Ente attuatore ha l’obbligo di procedere con la rendicontazione delle spese sostenute e la documentazione delle attività svolte, fornendo un resoconto preciso delle risorse utilizzate, in linea con le procedure e i modelli forniti dal Fondo.
L’Ente attuatore è tenuto a garantire il pieno rispetto delle tempistiche previste per la conclusione dei progetti formativi e la relativa rendicontazione.
Possono, inoltre, essere coinvolti altri soggetti, quali:
- enti delegati, per attività specialistiche;
- enti partner, per rafforzare il valore progettuale, senza regime di delega.
Risorse finanziarie e parametri di finanziamento
Il budget complessivo è pari ad euro 3.000.000, suddivisi nei seguenti sportelli:
- 1° sportello: euro 1.500.000;
- 2° sportello: euro 1.500.000.
Il contributo massimo per ogni progetto è di euro 20.000, per interventi della durata compresa tra 8 e 40 ore, con 4-20 allievi.
Le unità di costo standard sono:
– euro 23 ora/allievo per la formazione in presenza;
– euro 22 ora/allievo per la FAD sincrona.
L’Avviso n. 1/2026 adotta un modello formativo strutturato nelle seguenti tre fasi obbligatorie, ciascuna orientata a garantire la qualità e la tracciabilità dei percorsi formativi, in linea con l’approccio dei costi standard:
- definizione degli obiettivi;
- valutazione;
- attestazione.
L’attestazione deve essere conforme al modello standard fornito dal Fondo, ma l’ente attuatore può personalizzarla per soddisfare eventuali esigenze specifiche legate al contesto formativo o agli obiettivi raggiunti.
L’attestazione ha valore non solo come riconoscimento del percorso formativo, ma anche come strumento utile per il miglioramento delle prospettive professionali dei partecipanti, rendendo concretamente applicabili le competenze acquisite nel contesto lavorativo.
Riferimenti normativi:
- ANPAL, Circolare 10 aprile 2018, n. 1
- Fondoprofessioni, Avviso n. 1/2026 “Piani formativi monoaziendali”
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