1° Contenuto riservato: INAIL: pubblicato il Bando ISI 2025

CIRCOLARE MONOGRAFICA

Stanziati complessivamente 600 milioni di euro, di cui 510 milioni a ISI generalista e 90 milioni a ISI agricoltura

DI GIULIO D’IMPERIO | 23 DICEMBRE 2025

L’INAIL – con Comunicato 18 dicembre 2025 – ha reso noto d’aver stanziato 600 milioni di euro in finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per l’adozione di soluzioni tecnologiche innovative.

Il Bando ISI prevede la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, attraverso cui l’INAIL finanzia progetti relativi alla salute e sicurezza sul lavoro presentati da aziende ed Enti del Terzo Settore.

Premessa

Il Bando ISI viene bandito in attuazione dell’articolo 11, comma 5, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, e dell’articolo 1, commi 862864, della Legge 28 dicembre 2015, n. 208.

Possono partecipare a tale bando:

  • le imprese, anche individuali, che risultano regolarmente iscritte alla Camera di commercio industria artigianato e agricoltura (CCIAA);
  • gli Enti del Terzo settore individuati dal D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore).

Gli Enti del terzo Settore possono partecipare soltanto all’Asse 1.1, tipologia di intervento d) che riguarda la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone.

Attraverso il Bando ISI 2025 si intende stimolare le aziende a realizzare progetti per:

  • migliorare le condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori;
  • invogliare le micro e piccole imprese del settore della produzione primaria dei prodotti agricoli all’acquisto di nuovi macchinari ed attrezzature di lavoro aventi da soluzioni innovative che riducano in modo significativo le emissioni inquinanti;
  • migliorare l’efficienza e la sostenibilità complessiva diminuendo i livelli di rumorosità o il rischio infortunistico o il rischio collegato allo svolgimento di operazioni manuali.

Progetti da presentare

I progetti che possono essere presentati e finanziati sono racchiusi in 5 differenti Assi di finanziamento:

  • Asse 1.1 – progetti finalizzati a ridurre i rischi tecnopatici;
  • Asse 1.2 – progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • Asse 2 – progetti per la riduzione dei rischi infortunistici;
  • Asse 3 – progetti di bonifica da materiali contenenti amianto;
  • Asse 4 – progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività;
  • Asse 5 – progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli.

L’impresa che presenta progetti relativi agli Assi di finanziamento 1.1, 2, 3 e 4, possono affiancare al progetto principale un intervento aggiuntivo, che è possibile selezionare tra quelli inseriti, per ciascun Asse, nella sezione “interventi aggiuntivi”.

Per avere una idea delle tipologie di intervento principali e di interventi aggiuntivi connessi si riporta una tabella pubblicata sul portale INAIL. 

Importo del finanziamento

L’INAIL ha stabilito un importo minimo e massimo di finanziamento che può essere concesso per un progetto che varia da un minimo di 5.000,00 euro fino ad un massimo di 130.000,00 euro.

L’importo messo a disposizione dall’Inail deve essere ripartito per Regione o Provincia autonoma e per Assi di finanziamento.

Per ogni singolo Asse è stato previsto un finanziamento a fondo perduto, calcolato sulle spese effettuate al netto di IVA, nella seguente misura:

  • 65% delle spese ritenute ammissibili per Asse 1.1 Asse 2, Asse 3 e Asse 4;
  • 80% delle spese ritenute ammissibili per l’Asse 1.2;
  • fino al 65% per l’Asse 5.1;
  • fino all’80% per l’asse 5.2.

Per quanto attiene gli interventi aggiuntivi il finanziamento potrà arrivare fino all’80% dell’importo, entro un limite massimo che dovrà essere pari alla minore cifra tra l’importo massimo che può essere concesso di 20.000,00 euro e l’importo corrispondente al residuo del massimale finanziabile calcolato sottraendo da 130.000,00 euro l’importo richiesto per il progetto principale.

Gli importi riportati in tabella potrebbero subire variazioni sia in aumento che in diminuzione in base al numero delle domande telematicamente inviate e confermate.

L’INAIL ha chiarito che il finanziamento deve essere calcolato sulle spese sostenute al netto dell’IVA, realmente e definitivamente sostenuta dal destinatario. È possibile rimborsare l’IVA nei casi in cui:

  • risulta non recuperabile in alcun modo;
  • si verificano operazioni esenti ex art. 10 del D.P.R. n. 633/1972, nel rispetto della normativa nazionale di riferimento.

Cumulabilità e compatibilità dei finanziamenti del Bando Isi 2025

I finanziamenti relativi al Bando ISI 2025 risultano cumulabili e compatibili con altri aiuti di stato, purchè siano rispettati alcuni parametri.

Nello specifico i finanziamenti previsti per l’Asse 1.1, l’Asse 1.2, l’Asse 2, l’Asse 3 e l’Asse 4, concedibili nel rispetto dei Regolamenti (UE) 2023/2831, 1408/2013 e 717/2014, sono cumulabili con altri aiuti di Stato rispettando le regole stabilite dall’articolo 5 “Cumulo” del regolamento di riferimento.
Invece i finanziamenti previsti per l’Asse 5 sono cumulabili secondo le regole previste dall’art. 8 “Cumulo” del Regolamento (UE) 2022/2472.

Passando alla compatibilità l’INAIL ha precisato che i finanziamenti riferiti al Bando ISI 2025 sono compatibili con qualsiasi misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, purché si rispettino i limiti stabiliti dalla normativa nazionale ed europea vigente, compresi i limiti riferiti agli aiuti di Stato.

Criteri per l’attribuzione degli importi a Regioni e Provincie autonome

Ad ogni Regione o Provincia Autonoma l’importo inziale viene attribuito considerando i criteri di ripartizione dell’importo complessivo stanziato per ogni singolo Asse.

I criteri di ripartizione dell’importo vengono elaborati dalla Consulenza statistico attuariale.

Per quanto riguarda l’Asse 1.1 che si riferisce ai Rischi Tecnopatici, l’importo da attribuire viene calcolato considerando la propensione dimostrata dalle aziende a richiedere il finanziamento per questa tipologia di progetti. In modo particolare, la ripartizione percentuale la si calcola, per ogni singola regione/provincia autonoma, rapportando l’importo richiesto nei progetti presentati dei due precedenti Bandi ISI (ISI 2023 e ISI 2024) riguardanti i rischi tecnopatici con l’importo richiesto dei progetti presentati relativi ai medesimi rischi a livello nazionale.

Dal calcolo devono essere escluse le micro e piccole imprese operanti nell’agricoltura primaria rientranti nell’Asse 5.

Per quanto attiene l’Asse 1.2, riferito all’Adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale l’importo percentuale viene attribuito considerando il numero di addetti di ogni Regione/Provincia autonoma e della gravità degli infortuni occorsi durante l’attività lavorativa ed indennizzati dall’INAIL negli anni 2021-2023.

Il calcolo dovrà avvenire considerando tutti i settori economici escludendo aziende del settore agricolo la cui dimensione aziendale risulti inferiore a 50 unità.

Passando all’Asse 2 Rischi infortunistici l’attribuzione dell’importo percentuale viene stabilito considerando sia il numero di addetti di ciascuna Regione/Provincia autonoma sia la gravità degli infortuni che si sono verificati durante l’attività lavorativa e che sono stati indennizzati dall’INAIL negli anni 2021-2023.

Nel procedere al calcolo devono essere considerati tutti i settori economici tranne il settore agricolo ed i settori dell’Asse 4 la cui dimensione aziendale risulti inferiore a 50 unità.

Per l’Asse 3 Bonifica da materiale contenete amianto l’attribuzione percentuale è calcolata considerando la media aritmetica ponderata della propensione delle aziende a richiedere il finanziamento per questi progetti considerando anche la distribuzione dei lavoratori affetti da malattie professionali asbesto correlate.

La propensione delle aziende a richiedere il finanziamento per questa tipologia di progetti la si calcola, per ogni  Regione/Provincia autonoma come rapporto tra l’importo complessivo dei progetti presentati riguardanti il rischio amianto relativi ai bandi ISI dal 2015 al 2024 e al totale complessivo dei progetti presentati relativi agli stessi rischi su scala nazionale. Inoltre si è tenuto presente l’importo complessivo del valore dei progetti, di rimozione amianto, presentati da ogni singola regione, perché in questo modo si riesce ad individuare una correlazione con la concentrazione territoriale di insediamenti contenenti amianto.
Invece la distribuzione dei lavoratori è stata calcolata per ogni singola Regione/Provincia autonoma come il rapporto esistente tra il numero dei lavoratori affetti da malattie asbesto correlate del territorio, considerando il numero complessivo dei lavoratori affetti da tali malattie.

Per quanto attiene l’Asse 4 Micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività l’importo percentuale viene stabilito considerando il numero di addetti presenti in ogni singola Regione/Provincia autonoma, la gravità degli infortuni verificatisi durante lo svolgimento dell’attività lavorativa e indennizzati dall’Inail all’interno di esse negli anni 2021-2024.

Per effettuare questo conteggio sono stati considerati i settori economici ricadenti nell’Asse 4 la cui dimensione aziendale sia inferiore a 50 unità.

Infine per quanto attiene l’Asse 5 Agricoltura ad ogni singola Regione/Provincia autonoma è stata garantita una quota minima (plafond) sia per l’Asse 5.1 (riservato alla generalità delle imprese agricole) che per l’Asse 5.2 (riservato agli imprenditori giovani agricoltori, organizzati anche in forma societaria).

Ai fini della partecipazione al Bando ISI 2025 per giovani agricoltori si intendono coloro che hanno un’età non superiore a 40 anni al momento della presentazione della domanda.

Il criterio utilizzato per effettuare la ripartizione a livello territoriale si è basato considerando i seguenti dati:

  • fabbisogno di ogni singola Regione, valutato basandosi sugli importi finanziabili in base alle domande presentate nei Bandi ISI 2016 – 2024;
  • fabbisogno potenzialmente rappresentabile da ogni Regione, ricavato esaminando i dati del registro imprese Asia Agricoltura dell’ISTAT riguardanti sia la distribuzione regionale delle aziende attive del settore agricolo che la distribuzione regionale della superficie agricola utilizzata (SAU).

Sono considerate attive le imprese che hanno al loro interno lavoratori dipendenti e tra quelle senza dipendenti le aziende che dichiarano un volume di affari superiore ad almeno il 50 % di un valore soglia, che equivale al costo medio di un lavoratore nello stesso settore e nella stessa ripartizione geografica.

Inoltre l’INAIL ha precisato che le aziende agricole attive da considerare sono:

  • le aziende per le quali l’attività agricola risulta essere quella principale, organizzata sotto forma di impresa;
  • le aziende attive nel corso dell’anno, anche per un periodo di tempo limitato, purchè siano classificate nel settore dell’agricoltura tenendo conto del criterio dell’attività economica principale svolta.

Per tutti gli Assi previsti dal Bando ISI 2025 l’INAIL ha tenuto a precisare che è previsto un ulteriore stanziamento, fino ad un massimo del 10%, per i territori delle Regioni in cui si sono verificati fenomeni naturali imprevedibili ed eccezionali per i quali è stato riconosciuto lo stato di emergenza con una apposita Delibera del Consiglio dei Ministri. Questo ulteriore stanziamento è finalizzato a garantire un sostegno adeguato a quelle che sono le esigenze straordinarie connesse alla gestione dello stato di emergenza.

Modalità di presentazione delle domande

La domanda potrà essere presentata solo telematicamente a cui seguirà conferma tramite l’apposita funzione che è possibile trovare nella procedura da utilizzare per compilare la domanda.

L’INAIL comunicherà successivamente il termine di scadenza per le presentazioni delle domande, non prima del 26 febbraio 2026.

Per la presentazione delle domande sono previsti 4 differenti step che dovranno essere rispettati:

  • la fase di compilazione della domanda;
  • la calendarizzazione dell’invio attraverso lo sportello informatico;
  • l’invio delle domande;
  • la fase post invio.

La fase della compilazione della domanda prevede che all’interessato sia data la possibilità di compilare la domanda on line effettuando simulazioni fino a quando si procederà al consolidamento della domanda. Nel caso in cui sia stata superata la soglia minima di ammissibilità prevista e si è provveduto a registrare la propria domanda, solo allora si potrà accedere all’interno della procedura per effettuare il download del proprio codice identificativo.

È opportuno conservare il download del proprio codice identificativo per utilizzarlo quando si dovrà procedere all’invio telematico della domanda.

L’unico caso in cui la domanda non può essere presentata telematicamente è quando la stessa è confluita negli elenchi “noclickday”. Queste istanze saranno elaborate per poi essere pubblicate in un elenco rispettando l’ordine cronologico di registrazione assegnato dalla procedura di domanda e verranno ammesse direttamente alla fase di upload della documentazione.

Durante la fase di calendarizzazione dell’invio delle domande, che avverrà tramite lo sportello telematico informatico, è stato stabilito che terminata la fase di registrazione della domanda e della pubblicazione degli elenchi “no-clickday”, si procederà ad aggiornare il calendario con la programmazione delle successive attività, ovvero con:

  • la data di inizio e fine periodo relativo all’acquisizione del codice identificativo della domanda;
  • la pubblicazione delle regole tecniche e le modalità di svolgimento dello sportello informatico;
  • la pubblicazione della tabella temporale con le date di apertura delle fasi dello sportello informatico;
  • l’apertura del portale partecipante e amministratore;
  • le date di apertura e chiusura dello sportello informatico e modalità di accesso.

Invio e consultazione della domanda

Per inviare la domanda occorrerà registrarsi al “Bando Isi 2025 – portale partecipante”. Il giorno in cui verrà aperto lo sportello informatico occorrerà autenticarsi e, successivamente, si potranno inviare il codice identificativo attribuito alla domanda stessa e gli ulteriori elementi informativi richiesti, come stabilito dalle regole tecniche.

Lo sportello informatico dell’INAIL continuerà a ricevere le istanze anche dopo che il budget messo a disposizione risulti esaurito.

Nella fase post-invio, ovvero una volta scaduto il termine di presentazione, si procederà all’elaborazione dei dati delle domande inviate predisponendo gli elenchi provvisori, per Regione/Provincia autonoma e per asse di finanziamento, rispettando l’ordine cronologico. Verranno poste in evidenza le domande:

  • collocate in posizione utile per poter essere ammesse al finanziamento, o fino alla capienza della dotazione finanziaria. Queste domande dovranno essere confermate attraverso l’invio della documentazione a completamento della domanda;
  • risultate provvisoriamente non ammissibili per carenza di fondi.

Il progetto ammesso al finanziamento, dovrà essere realizzato entro 12 mesi decorrenti dalla data in cui si è ricevuta la comunicazione di esito positivo della verifica.

Il termine per la realizzazione del progetto potrà essere prorogato per altri 6 mesi, soltanto se l’azienda presenta una richiesta motivata.

Invece l’invio della domanda verrà annullato e la domanda cancellata dall’elenco cronologico solo quando dovessero emergere violazioni relative alle regole tecniche.

Verifica delle domande

Nel caso in cui al termine delle attività di verifica per l’ammissione a finanziamento del progetto presentato dovessero verificarsi difformità rispetto ai dati attraverso i quali si è raggiunto il punteggio soglia, si dovrà procedere alla verifica del punteggio attribuito.

Qualora nella fase di rendicontazione emerga che il progetto risulti incompleto o redatto in forma parziale, il contributo previsto verrà pagato soltanto per la parte che risulta effettivamente realizzata rispettando le condizioni stabilite dall’Avviso, purchè risulti garantita la finalità prevenzionale dell’intervento.

L’INAIL si riserva di effettuare tutte le verifiche attinenti le autocertificazioni e la documentazione presentate dall’impresa.

Spetta all’INAIL procedere a verificare che il progetto presentato risulti conforme all’intervento eseguito rispetto al progetto presentato e approvato, effettuando eventuali sopralluoghi.

Infine l’INAIL può decidere di richiedere all’azienda di presentare una specifica reportistica dell’intervento finanziato, in base al modello che verrà fornito dall’Istituto. 

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