1° Documento Riservato: Strumenti di studio: comunicazione personalizzata proposta CPB

CIRCOLARE MONOGRAFICA

DI SANDRA PENNACINI | 22 SETTEMBRE 2025

Concordato preventivo biennale: personalizzazione e automazione delle comunicazioni per i clienti

Il concordato preventivo biennale 2025-2026 richiede ai professionisti un’attenta analisi dei requisiti e un confronto personalizzato col cliente. Automatizzare l’invio delle comunicazioni tramite Google Sheets, Docs e Autocrat consente di snellire le procedure, migliorare l’efficienza e valorizzare il servizio professionale.

Premessa

I contribuenti che intendono aderire al concordato preventivo biennale per gli anni di imposta 2025-2026 devono trasmettere il modello CPB sottoscritto entro il 30 settembre 2025, o singolarmente, accompagnato dal frontespizio del modello Redditi, oppure in allegato al modello Redditi 2025 e relativo ISA.

I tempi concessi per l’analisi delle singole posizioni sono ridotti, ed il carico di lavoro in capo ai consulenti fiscali impegnativo. Sono infatti sostanzialmente questi ultimi che sono impegnati nella verifica del rispetto dei requisiti di accesso e dell’assenza di cause di esclusione, nonché nel compito di supportare il contribuente nella compilazione del modello ISA e nella determinazione del reddito e VPN IRAP 2024 “normalizzati” nell’ottica del concordato, ovvero depurati delle variabili che non rientrano nel patto con il Fisco, elencate agli artt. 15 e 16 del D.Lgs. n. 13/2024, il tutto per giungere alla formulazione ed alla valutazione della nuova proposta di concordato.

Terminato questo lungo lavoro preliminare, inevitabilmente occorre confrontarsi con il contribuente, ovvero l’unico soggetto che può e deve decidere, in ultimo, se esprimere adesione o meno, supportato da una corretta informativa.

Ciascuno studio professionale adotterà la propria impostazione: chi demandando ad una lunga e complessa circolare, altri ricorrendo a video informativi, altri ancora dedicando un incontro personalizzato a ciascun cliente, o ancora le più varie combinazioni di queste possibilità.

In ogni caso, la decisione di aderire al CPB non può prescindere dalla conoscenza delle cifre in ballo, ovvero dall’ammontare delle proposte di concordato per il 2025 ed il 2026. Proposte che, a parere di chi scrive, è utile confrontare con l’analogo valore di riferimento del 2024. È evidente che ciò che è accaduto nel recente passato (2024) non necessariamente rappresenta le aspettative future: la decisione se “scommettere” o meno sul CPB non prescindere dalle aspettative per il futuro dell’imprenditore o del libero professionista. Tuttavia, porre a confronto i valori può certamente aiutare nella decisione.

In sintesi, predisporre una comunicazione (più o meno approfondita, a scelta del consulente fiscale) a favore dei contribuenti, personalizzata e contenente i valori dei righi P04 e P05 del modello CPB (ovvero il valore di reddito dichiarato nel 2024, senza tenere conto delle variabili ininfluenti ai fini del concordato, e l’analogo valore di VPN IRAP), nonché i medesimi valori attesi dall’Amministrazione finanziaria per il biennio successivo, può rappresentare un elevato valore aggiunto e consentire anche uno snellimento delle procedure di studio.

Alla luce di quanto sopra, soprattutto in presenza di numerosi contribuenti potenzialmente interessati, può risultare molto utile preparare una “base dati” e una lettera standard, da utilizzare in abbinamento con strumenti di stampa-unione, al fine di ottenere una comunicazione personalizzata per ciascun cliente di studio.

A tal fine è possibile utilizzare numerosi strumenti e nel presente contributo ne viene presentato uno che, a parere di chi scrive, risulta essere particolarmente efficace, nonché gratuito.

Viene anche presentato un fac-simile di comunicazione che, senza pretese di completezza ed esaustività, può comunque rappresentare una buona base di partenza, da personalizzare a seconda delle esigenze e dell’approccio che ciascun consulente intende adottare.

La base dati

Il primo tassello indispensabile è quello di creare la base dati a partire dalla quale potranno poi essere predisposte in automatico le comunicazioni ai clienti.

A tal fine è possibile utilizzare un foglio di lavoro. Nella seguente esemplificazione sono stati utilizzati gli strumenti gratuiti forniti da Google Sheets (https://docs.google.com/spreadsheets/u/0/?hl=it). 

È fondamentale individuare quali sono le variabili da inserire nella comunicazione finale.

Ad esempio, per la comunicazione della proposta di concordato 2025-2026, nell’ottica qui proposta, è sicuramente necessario indicare:

  • Denominazione del cliente
  • Esito modello ISA 2025 anno di imposta 2024
  • Reddito 2024 CPB (rigo P04)
  • VPN IRAP 2024 CPB (rigo P05)
  • Proposta CPB 2025
  • Proposta CPB reddito 2026
  • Proposta CPB VPN IRAP 2025
  • Proposta CPB VPN IRAP 2026.

Nella creazione del foglio di lavoro che contiene le informazioni necessarie (eventualmente integrate da ogni ulteriore dato che si ritiene essere di interesse, quale, ad esempio, il codice ATECO) è fondamentale assegnare a ciascuna colonna un nome univoco ed intelleggibile, privo di spazi.

Ad esempio, la struttura, popolata da dati esemplificativi, può essere la seguente:

La comunicazione standard

Il secondo passaggio fondamentale è quello di creare una lettera standard, contenente tutte le informazioni ritenute utili e necessarie, e i necessari collegamenti di campo, che serviranno a consentire la generazione della comunicazione personalizzata destinata a ciascun cliente.

In questa fase è essenziale inserire correttamente i riferimenti di campo, in modo tale che il software sia in grado di abbinare a ciascun dato che si intende inserire nella lettera finale la relativa informazione. Ogni qualvolta si voglia ottenere l’inserimento del dato personalizzato, che deve essere presente nel foglio di lavoro che rappresenta la base dati, occorre inserire nella lettera il nome della relativa colonna, seguendo la seguente sintassi: <<NomeColonna>>.

Per esempio, nel punto della lettera personalizzata nel quale si vuole venga riportato il nome del contribuente, inseriremo <<Contribuente>>.

Di seguito viene proposto un esempio di comunicazione, che ciascun consulente fiscale potrà personalizzare a proprio piacimento. Il testo può essere copiato ed incollato, e successivamente modificato e personalizzato. Al fine di potersi avvalere degli automatismi di creazione delle lettere personalizzate occorre utilizzare per la creazione della lettera “master” Google Docs (https://docs.google.com/document/u/0/). 

Esempio di testo circolare CPB
Intestazione dello StudioProposta di concordato preventivo anni 2025-2026Gentile Cliente <<Contribuente>>i contribuenti soggetti ISA nel 2024, che l’anno scorso non hanno aderito al concordato preventivo per il biennio 2024-2025, possono valutare la proposta dell’Amministrazione finanziaria per il successivo biennio 2025-2026.L’eventuale adesione deve essere tassativamente espressa entro il 30 settembre 2025 e impegna il contribuente per entrambi gli anni 2025-2026.In estrema sintesi, il concordato preventivo biennale è un accordo che il contribuente può decidere di stringere con il Fisco: in caso di accettazione viene concordato sin da ora l’ammontare di reddito e valore della produzione netta IRAP tassabili per i due anni interessati.I vantaggi del concordato sono molteplici: aderendo il contribuente viene considerato come soggetto che ha raggiunto il massimo punteggio ISA (ovvero la “pagella fiscale” del contribuente), ottenendo in cambio una serie di benefici estremamente interessanti.Di seguito i principali:Se l’azienda o il professionista ottiene risultati migliori rispetto a quelli concordati, tutto il maggior reddito è totalmente detassato. Per esempio, se il reddito concordato è pari a 50.000 euro, e il reddito effettivo 60.000 euro, su tutti i 10.000 euro di esubero non si versano imposte. Con lo stesso criterio non si versano nemmeno i contributi INPS artigiani, commercianti e gestione separata. Quindi, se la “scommessa” del concordato viene vinta, si ottiene un risparmio fiscale veramente considerevole.Il contribuente che aderisce al concordato ottiene tutti i vantaggi del regime premiale ISA (per esempio, può compensare per importi superiori a quelli ordinariamente previsti senza bisogno di visto di conformità).Il contribuente che non aderisce al concordato viene considerato più a rischio, e quindi con più probabilità oggetto di attenzione sotto il profilo dei possibili controlli.Di per contro, occorre considerare che esprimere adesione significa impegnarsi a versare imposte e contributi INPS oggetto di concordato anche se i valori effettivi sono inferiori.Quindi, per esempio, se il reddito concordato è pari a 50.000 euro, e il reddito effettivo 30.000 euro, su tutti i 20.000 euro di differenza il contribuente deve comunque versare imposte e contributi INPS.In sintesi, il concordato è un accordo ma anche una “scommessa” sul futuro, che se vinta consente di risparmiare, altrimenti comporta un aumento del carico fiscale; al tempo stesso visto anche come una sorta di “assicurazione” e come costo dei benefici concessi.La decisione se aderire o meno può essere assunta solo dall’imprenditore o dal libero professionista, confrontando la proposta dell’Agenzia delle Entrate con quanto si presume potranno essere i redditi effettivamente conseguiti dall’impresa o dallo studio professionale nel biennio interessato.Di seguito troverà uno schema riassuntivo riportante la proposta, per entrambe le annualità, sia per quanto riguarda il reddito, che per quanto riguarda l’IRAP (escluse ditte individuali e professionisti che esercitano l’attività in forma individuale). Al fine di consentirLe di meglio valutare tale proposta, i valori sono posti a confronto con quanto da Lei dichiarato nel 2024. Nel valutare la proposta occorre anche ricordare che aderendo al concordato, su tutto il maggior reddito concordato rispetto a quello dichiarato nel 2024, le imposte sono ridotte, in quanto scontano una “tassa piatta” con aliquota variabile dal 10 al 15% (su una base imponibile massima di 85.000 euro).Si ricorda nuovamente che la mancata accettazione del concordato preventivo fa sì che il contribuente possa con maggiore probabilità essere oggetto di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate e/o della Guardia di Finanza. Quanto sopra vale, a maggior ragione, per i contribuenti che non aderiscono al concordato e che contemporaneamente hanno un punteggio ISA relativo all’anno 2024 inferiore a 6.Di seguito i dati che La riguardano:Voto ISA anno d’imposta 2024: <<Voto_ISA_2024>>Reddito 2024 ai fini del CPB: <<Reddito_2024_CPB>>Proposta reddito 2025: <<Proposta_Reddito_2025>>Proposta reddito 2026: <<Proposta_Reddito_2026>>IRAP 2024 (per i soggetti obbligati) ai fini del CPB: <<IRAP_2024_CPB>>Proposta IRAP 2025: <<Proposta_IRAP_2025>>Proposta IRAP 2026: <<Proposta_IRAP_2026>>La proposta di concordato è stata elaborata dallo Studio tramite il motore di calcolo fornito dall’Agenzia delle Entrate è da considerarsi corretta se il reddito dichiarato per il 2024 è esatto, così come il modello ISA, entrambi dichiarati sulla base delle informazioni da Lei fornite.Se, in futuro, dovessero emergere delle contestazioni a carico del contribuente (ad esempio, viene effettuata una verifica della Guardia di Finanza, ed emergono ricavi non dichiarati o costi fasulli oltre determinate soglie), il concordato decade, ovvero il contribuente perde tutti i vantaggi ma resta vincolato a tassare il più alto tra valori effettivi e valori concordati.… Eventuale preventivo onorari… Eventuale comunicazione di un termine entro il quale fissare un appuntamento in studio e/o comunicare adesioneCerti di aver fatto cosa gradita, porgiamo cordiali saluti.

Si ricorda nuovamente che il testo riportato è puramente indicativo, e potrà e dovrà essere personalizzato a seconda delle esigenze di studio, anche tenuto conto del grado di approfondimento che si intende fornire, soprattutto sotto il profilo normativo.

Al fine di semplificare la comprensione della successiva fase di “stampa unione” per la creazione di comunicazioni personalizzate, i campi che verranno gestiti in automatico sono stati riportati in colore verde (colore che ovviamente può essere modificato a proprio piacimento, così come il carattere e ogni altro aspetto grafico).

La creazione delle lettere personalizzate

Terminata la creazione del foglio di lavoro contenente la base dati, e della lettera standard che funge da “master”, è possibile abbinare il tutto, creando in automatico lettere personalizzate destinate a ciascun cliente.

A tal fine, prima di tutto, è necessario installare in Google Fogli (Sheet) una specifica estensione, gratuita, denominata Autocrat.

Peraltro, non necessariamente è necessario essere dei “geni del computer” per conoscere ed imparare ad utilizzare efficacemente questi strumenti. Grazie alla IA, infatti, è possibile farsi supportare e guidare, esponendo il problema che dobbiamo risolvere (creare delle lettere personalizzate a partire da un foglio di lavoro contenente i dati di interesse e da un modello di lettera).

La procedura utilizzata e qui descritta, in effetti, è stata proprio “scoperta” operando in questo modo, con l’aiuto, nello specifico, di Gemini, che ha suggerito di effettuare i passaggi di seguito riportati:

La soluzione consigliata (google sheet + google documenti).Questa è la soluzione professionale, automatizzata e quella che risolve il tuo problema al 100%. Utilizza un componente aggiuntivo gratuito e famosissimo per google sheet chiamato Autocrat.Pensa ad Autocrat come a un motore di stampa unione potenziato che vive dentro i tuoi fogli google.Ecco come funziona:Prepara il google sheet: Lo hai già fatto. È il file con i dati dei tuoi clienti.Prepara il google documenti: Questo è il tuo modello “master”, con tutta la tua formattazione (grassetto, corsivo, loghi, ecc.). I segnaposto devono avere una sintassi specifica, ad esempio <<Contribuente>>Installa e usa autocrat:Dal tuo google sheet, vai su Estensioni > Componenti aggiuntivi > Scarica componenti aggiuntivi e cerca “Autocrat”. Installalo (è gratuito e sicuro).Una volta installato, avvialo da Estensioni > Autocrat > Launch.Segui la procedura guidata che ti chiederà:Qual è il tuo modello in google documenti.Come abbinare le colonne del foglio ai segnaposto << >> nel documento.Come vuoi che vengano nominati i file finali (es. “Lettera concordato – <<Contribuente>>.pdf”).Se vuoi generare un google doc o direttamente un PDF per ogni cliente.Una volta avviato, Autocrat creerà automaticamente una cartella nel tuo google drive e genererà un documento perfettamente formattato per ogni riga del tuo foglio di calcolo.Vantaggi: Completamente automatico, mantiene il 100% della formattazione, è scalabile per centinaia di lettere e ti fa risparmiare un’enorme quantità di tempo.Svantaggi: Devi dedicare circa 15-20 minuti la prima volta per imparare come funziona.

In questo caso, gli “svantaggi” vengono meno, visto che ogni singolo passaggio sarà nel seguito dettagliatamente illustrato.

Mettiamo quindi in pratica la soluzione suggerita, avviando Autocrat direttamente dal nostro foglio di lavoro:

Selezioniamo quindi New Job per creare la nostra nuova richiesta di stampa personalizzata e, nella videata successiva, assegniamo un nome (per esempio Proposta_CPB_25_26); proseguiamo con Next.

Nella videata successiva dovremo indicare il modello di lettera che intendiamo utilizzare per la stampa unione. Possiamo crearla ex novo, selezionando Create example, oppure, con maggiore efficienza, selezionare il file (di Google Docs) che contiene il nostro modello, precedentemente creato, selezionando From Drive.

Nel nostro caso, la lettera “master” è stata creata come file documento denominato “My Solution esempio proposta CPB 2025 2026”. Dopo averla selezionata da drive, la videata si presenta come segue, ed è possibile proseguire con Next.

A questo punto occorre mappare correttamente i campi. Ciò significa “abbinare” ad ogni segnaposto che abbiamo inserito nella lettera (i campi scritti con la sintassi << … >>) la relativa fonte dati.

Prima di tutto viene richiesto quale foglio di lavoro utilizzare, visto che in Google Sheets, come in tutti i fogli di calcolo, è possibile creare più fogli all’interno dello stesso file.

Se non abbiamo modificato nel file di partenza il nome del campo standard, aprendo l’elenco di scelta troveremo un’unica possibilità, ovvero “Foglio 1”. Diversamente, dovremo selezionare il foglio di interesse.

A seguire dovremo assegnare ad ogni segnaposto il relativo riferimento nel foglio di lavoro. Spesso i campi vengono auto-compilati, ma è importante verificare che gli abbinamenti siano tutti presenti e corretti, scorrendo fino al fondo e abbinando ad ogni etichetta che abbiamo inserito nella lettera (ovvero i campi inseriti come <<…>>, che vengono in questa fase denominati tag, ovvero segnaposto), il nome della colonna del foglio di lavoro dal quale devono essere attinti i dati.
Ad esempio:

Proseguiamo con Next.

Nella videata successiva forniamo il nome che vogliamo assegnare al risultato finale (le nostre lettere personalizzate)

Un aspetto molto interessante e utile è la possibilità di poter inserire il nome di uno o più campi del foglio di lavoro originale nel nome del file personalizzato ottenuto a fine procedura.

Quindi, per esempio, se inseriamo come nome del file “Comunicazione CPB 2025 2026 <<Contribuente>>” otterremo, alla luce dei dati esemplificativi inseriti, una lettera per Alfa Ditta Individuale, contenente solo i suoi dati, un’altra per Beta s.r.l., e così via. Ciascun file riporterà già nel nome del file il nome del cliente, distinguendolo immediatamente dagli altri: Comunicazione CPB 2025 2026 Alfa Ditta Individuale, Comunicazione CPB 2025 2026 Beta s.r.l., ecc.

Quale formato della stampa unione possiamo scegliere il formato Google Docs (quindi un testo, modificabile), oppure direttamente un file pdf. Nell’esempio optiamo per quest’ultima soluzione.

Di conseguenza, la videata di input delle istruzioni si presenta come segue:

Proseguiamo ancora con Next e scegliamo una cartellina sul nostro Drive nel quale vogliamo vengano salvati i pdf creati dalla procedura. Se preliminarmente abbiamo creato i files di partenza (il foglio di lavoro e la lettera modello) all’interno di una specifica cartellina, questa verrà proposta in automatico.

Nulla osta, comunque, a che venga creata e selezionata una specifica cartella preventivamente creata.

In questo caso occorre cancellare il percorso proposto (selezionando l’icona del cestino che appare passandoci sopra con il mouse) e scegliere quella diversa che abbiamo deciso di utilizzare, cliccando su Choose Folder.

Nell’esempio è stata creata ed indicata una apposita “cartellina” denominata “My Solution esempio lettera CPB”. La videata si presenta quindi come segue:

Procediamo ancora con Next.

Nella videata successiva è possibile inserire ulteriori opzioni, che in questo caso non sono di interesse. Possiamo quindi procedere ancora, sempre selezionando Next.

A seguire viene richiesto se vogliamo inserire particolari condizioni, che ci consentono, a partire dalla base dati, di produrre solo determinate lettere personalizzate.

Ad esempio, potremmo ragionevolmente voler produrre il PDF solo se i campi che contengono le proposte di CPB risultano compilati.

La soluzione più semplice, comunque, è quella di prepararsi una base dati completa, che ci interessi utilizzare interamente, e solo quando questa è completa procedere con la stampa massiva. Quanto sopra al fine di evitare questo passaggio di impostazione dei filtri, che può risultare complesso. Anche in questo caso, quindi, non inseriamo nulla e procediamo con Next.

Infine, viene richiesto se vogliamo inviare direttamente la comunicazione. A parere di chi scrive, non è bene rispondere affermativamente, poiché potremmo voler utilizzare, per l’invio, un account di posta elettronica diverso, ed anche perché è sempre meglio verificare il contenuto dei PDF prodotti e solo dopo trasmetterli. Quindi alla domanda “Share Docs” è meglio rispondere No.

Nell’ultima videata è sufficiente confermare le condizioni standard proposte:

La procedura è terminata, ed è certamente molto più lunga da descrivere che non da mettere concretamente in atto. Possiamo quindi confermare cliccando su Save.

A questo punto l’impostazione del nostro lavoro è pronta:

È interessante osservare che è possibile creare ed eseguire anche lavori diversi a partire dalla stessa base dati, così come è possibile eliminare il tutto (cestino), vedere le condizioni impostate per il lavoro (icona occhio) o modificarlo (icona matita).

Nel nostro caso, tutto il necessario è pronto. Non sono necessarie modifiche e quindi possiamo eseguire il lavoro, premendo l’icona play (il triangolino).

Il lavoro si avvierà, generando tutte le lettere personalizzate, seguendo il testo da noi fornito. I files pdf prodotti li troveremo salvati nella cartellina che abbiamo precedentemente creato e, peraltro, potremo anche richiamarli direttamente dal foglio di lavoro, nel quale, “magicamente”, sono comparse nuove colonne con il link diretto a ciascun pdf creato.

Nel drive, nella cartella che abbiamo indicato, troveremo tre distinti file PDF, uno per ciascun cliente e chiaramente distinguibili grazie al fatto che nella “costruzione” del nome del file richiesta abbiamo inserito <<Contribuente>>:

Ed ecco il risultato finale. Prendiamo ad esempio la Beta s.r.l., in modo tale da disporre anche dei dati IRAP.

Il pdf si presenta come segue:

eccetera…

Come è possibile osservare, disponiamo di una comunicazione “ad hoc” per il cliente, pronta per l’invio a mezzo posta elettronica ordinaria o PEC.

Conclusioni

Per concludere, si evidenzia che le modalità illustrate sono ovviamente applicabili anche ad altre casistiche, ogni qual volta si renda necessario predisporre in modo massivo comunicazioni personalizzate a partire da una base dati disponibile e standardizzata.

Riferimenti normativi:

  • D.Lgs. 12 febbraio 2024, n. 13, artt. 15 e 16.

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