1° Documento Riservato: Tutto Quesiti: Mini Master Revisione Legale Ed. Luglio 2025

CIRCOLARE MONOGRAFICA

DI ANTONIO DE FRANCESCO, ROBERTA PROVASI | 9 SETTEMBRE 2025

Le risposte alle domande dei professionisti

L’Edizione di luglio del Mini Master Revisione Legale affronta in modo strutturato i principali ambiti della materia: dai Principi di revisione internazionali (ISA Italia) e nazionali, alla gestione del rischio e al controllo interno, fino agli aspetti normativi, deontologici e tecnici che regolano l’attività professionale. Particolare attenzione viene dedicata alla tecnica professionale della revisione, con un approccio pratico supportato dall’utilizzo del Tool per la gestione degli incarichi di revisione legale, reso disponibile dal CNDCEC nel maggio 2024. Si presentano le risposte ai quesiti pervenuti durante le tre Giornate delle dirette.

Quesito n. 1 – Verifica dell’indipendenza

Domanda

Mi è stato proposto il mio primo incarico di revisore, chiedo se le seguenti circostanze posso inficiare sull’indipendenza:
• presto consulenza (sugli aspetti contabili nulla a che fare con l’attività svolta dalla stessa) alla società che gestisce le paghe del cliente che mi ha proposto l’incarico di revisore;
• ho apposto il visto di conformità sulla dichiarazione dei redditi del socio amministratore.

Risposta

La verifica del presupposto dell’indipendenza richiede una valutazione soggettiva ed oggettiva oltre che la percezione che terzi possano avere rispetto allo stato di indipendenza del revisore rispetto alla società “cliente”.

Da quanto appreso parrebbero emergere condizioni di dipendenza.

Si suggerisce di verificare tramite il file reso disponibile del CNDCEC le condizioni dell’indipendenza finanziaria rispetto a tale incarico.

Quesito n. 2 – Attestazione indipendenza – Conservazione

Domanda

Le attestazioni di indipendenza vanno comunicate al cliente o solo conservate nelle carte di lavoro?

Risposta

Nelle carte di lavoro del revisore devono essere archiviate e aggiornate quando necessario (almeno una volta all’anno, inizio incarico e in presenza di condizioni che potrebbero essere compromissorie rispetto all’indipendenza del revisore).

Quesito n. 3 – Sindaco revisore

Domanda

Sono stato nominato sindaco in una ONLUS – essendo io l’unico sindaco dei tre anche revisore, devo svolgere anche l’attività di revisore o mi limito alle funzioni di sindaco?

Risposta

Da verificare tramite lo statuto della Onlus quali sono le funzioni statuite per l’organo di controllo.

Quesito n. 4 – Registrazione incarico MEF

Domanda

La nomina come revisore di una fondazione dove la designazione degli organi avviene da parte di un ente locale è soggetta alla registrazione dell’incarico al MEF?

Risposta

Al MEF sono da registrare gli incarichi in essere di revisione legale, ossia ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010.

Nel dubbio può essere estesa direttamente al MEF tale domanda, fermo restando quanto detto e che tipologia di incarico è stato sottoscritto.

Quesito n. 5 – Prescrizione

Domanda

Per l’anno 2019, con la redazione della relazione del revisore sottoscritta in aprile 2020, si possono considerare prescritti i termini per l’azione che può subire il revisore, anche in merito al controllo di qualità?

Risposta

Per i tempi di interesse soggetti a controllo qualità non è possibile ad oggi affermare quale possa essere il periodo di interesse per il MEF da controllare. Ragionevolmente si può ritenere che in caso di verifica se si ritiene di fare degli approfondimenti possano indagare anche su annualità non remote ma è da appurare.

Quesito n. 6 – Indipendenza

Domanda

Come dipendente di una società di servizi fino al 2021 ero consulente fiscale di una ditta cliente, dal 2022 ho cessato i rapporti con la società di servizi. Ora mi viene chiesto dalla società cliente di fare il revisore: è compatibile se sono passati 4 anni?

Risposta

Non credo vi siano condizioni limitative considerati i 4 anni da quando è ultimato il rapporto di lavoro di dipendente. Da approfondire invece la familiarità con tale società se elevata e quindi condizionante l’indipendenza in generale.

Quesito n. 7 – Comunicazione al MEF

Domanda

Sono stato nominato revisore in una fondazione nel cui statuto è specificato che la nomina del revisore per il controllo amministrativo e contabile debba avvenire individuando un dottore commercialista scelto dall’Ordine di appartenenza. Il dubbio è se tale nomina vada comunicata o meno al MEF, posto che la fondazione non si è iscritta all’ETS e quindi non ha obbligo di revisione legale.

Risposta

Al MEF sono da registrare gli incarichi in essere di revisione legale, ossia ai sensi del D.Lgs. n. 39/2010. Nel dubbio può essere estesa direttamente al MEF tale domanda, fermo restando quanto detto e che tipologia di incarico è stato sottoscritto che pare non di revisione legale.

Quesito n. 8 – Revisore fondazione

Domanda

Sono stata nominata revisore unico di una fondazione a febbraio 2025, prima non c’era il revisore. Devo redigere la relazione sul bilancio 2024? Ci sono carte di lavoro specifiche sulle fondazioni o enti del Terzo settore?

Risposta

Le verifiche sono da disporre in linea con i Principi di revisione (ISA Italia) e quindi può far riferimento alle carte di lavoro che vengono utilizzate per le attività di revisione, ovviamente adeguate alle caratteristiche della fondazione e alla verifica delle aree significative. Rilevante la conoscenza dello statuto.

Quesito n. 9 – Comprensorio di caccia

Domanda

Se si viene nominati revisori da un ente comprensorio di caccia di un determinato Comune della Regione Veneto, posto che viene redatto contabilmente un rendiconto trimestrale e uno annuale consuntivo e preventivo oltre alla conservazione delle pezze contabili, come va gestito a livello di controlli e carte di lavoro?

Risposta

Tenga evidenza dei controlli che dispone conservando le carte di lavoro oggetto dei controlli medesimi.

Quesito n. 10 – Indipendenza

Domanda

Nell’attività Interim succede sempre più spesso che la società revisionata non produce i documenti richiesti per mancanza di tempo o di personale. Aderendo viene intaccata l’indipendenza?

Risposta

La risposta non è semplice. L’Interim serve per conoscere il contesto per quell’anno di incarico e arrivare, con le opportune verifiche, a redigere il piano di lavoro da seguire poi in Final, ossia quando il bilancio sarà definitivo. Le carte di lavoro di un incarico di revisione legale devono far emergere l’analisi del rischio disposta.

Quesito n. 11 – Conservazione delle carte di lavoro

Domanda

Le carte di lavoro devono essere conservate da tutti i membri del collegio sindacale – revisori o unicamente dal presidente?

Risposta

In caso di controllo, saranno richieste le carte di lavoro in generale al presidente ma la gestione delle carte di lavoro dipende dal coordinamento e dall’organizzazione che il collegio ha stabilito di seguire.

Sarebbe opportuno specificare chi tiene le carte di lavoro e come si intende organizzare i controlli in uno specifico verbale, che preferibilmente debba essere il verbale di insediamento.

Quesito n. 12 – Carte lavoro fase iniziale

Domanda

Le carte di lavoro c3-c4-c5-c6-c11-c12 devono essere aggiornate annualmente o solo all’inizio dell’incarico?

Risposta

Le carte relative all’analisi del rischio (frode ad esempio) sono comunque da rivedere anche negli anni successivi al primo per un follow-up – aggiornamento se cambiato qualcosa a livello di sistema di controllo interno, governance, business, ecc.

Quesito n. 13 – Controllo di qualità MEF

Domanda

In caso di controllo da parte del MEF, questo riguarderà l’attività di revisione di un singolo anno oppure del triennio di incarico?

Risposta

Ad oggi non è confermata alcuna estensione temporale delle verifiche.

Nulla potrebbe in ogni caso vietare il controllore a richiedere qualche informazioni su anni precedenti all’anno oggetto di verifica, ma non è ad oggi confermato.

Quesito n. 14 – Check list controllo di qualità

Domanda

Esiste una check list specifica che ci agevoli per procedere più sereni al fine di approcciare i controlli di qualità?

Risposta

Sì, i software di revisione ne propongono varie; anche il Tool del CNDCEC di maggio 2023 offre spunti e linee di controllo in tal senso.

Quesito n. 15 – Revisione nelle nano imprese

Domanda

Nelle nano imprese, l’analisi del rischio di errori significativi può essere affrontata direttamente, senza la necessità di scomporlo nelle sue componenti di rischio intrinseco e rischio di controllo, individuando le aree a rischio elevato mediante un test di dettaglio e procedendo con un’analisi comparativa mirata?

Risposta

Riscontrata la non affidabilità del sistema di controllo interno, perché appunto ci si trova in una condizione di nano impresa (come inteso dal CNDCEC), le verifiche di sostanza e di dettaglio sono preferite e considerate di maggiore efficacia rispetto a quelle di conformità

Quesito n. 16 – Periodicità dei controlli periodici

Domanda

Il controllo della cassa, la circolarizzazione dei clienti e fornitori, la richiesta della centrale rischi, il controllo dei pagamenti dei modelli F24 devono avere obbligatoriamente cadenza trimestrale o possono essere eseguiti anche una volta l’anno?

Risposta

In termini di revisione legale i controlli sono periodici e la cadenza la decide/valuta il revisore.

La procedura di conferma saldi/circolarizzazione in genere viene applicata a fine esercizio per la verifica dei saldi finali ma non esclude un’applicazione in corso d’anno se il revisore lo ritiene opportuno e necessario.

Quesito n. 17 – Circolarizzazione

Domanda

Un’azienda con un fatturato pari a 18.000 euro presenta crediti verso clienti per complessivi 4.500.000 euro. La base clienti risulta fortemente frammentata, comprendendo circa 2.000 aziende con un’esposizione media di 2.500 euro ciascuna. Il rischio di credito è valutato come medio-basso. Alla luce di tali elementi, si pone il quesito relativo al numero di posizioni da circolarizzare affinché il campione possa essere considerato rappresentativo e sufficiente.

Risposta

Il criterio di selezione deve basarsi su una preliminare analisi di rischiosità generale e specifica per l’area di interesse.

Sarà poi sulla base del livello di rischiosità e di significatività calcolato stabilire una attendibilità di selezione.

Ovviamente, in caso di clienti numerosi, la valutazione è certamente più complessa ma il numero di soggetti da selezionare deve essere ragionato e motivato poi nella carta di lavoro specifica.

Quesito n. 18 – Composizione del collegio sindacale

Domanda

In una Onlus-Aps il collegio sindacale si compone da 3 sindaci di cui solo il presidente è dottore commercialista. Gli altri due sono unicamente dei laureati in diverse discipline. Il collegio sindacale è legale?

Risposta

Da verificare con statuto.

Quesito n. 19 – Interfaccia con gli amministratori

Domanda

È obbligatorio interfacciarsi di persona con gli amministratori della società?

Risposta

La comunicazione con i responsabili dell’attività di governance e quindi anche dell’organo amministrativo è uno strumento del revisore.

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