COMMENTO
A CURA DI STUDIOMARINI.NET | 4 NOVEMBRE 2025
IN BREVE
AGEVOLAZIONI
Carta Dedicata a Te: disponibilità delle liste definitive per i Comuni
INPS, Messaggio 29 ottobre 2025, n. 3233
L’INPS – con Messaggio del 29 ottobre 2025, n. 3233 – comunica che a decorrere dal 30 ottobre u.s. sono messe a disposizione dei Comuni nell’apposito applicativo web le liste definitive dei beneficiari della misura di sostegno ai nuclei familiari in stato di bisogno per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità, denominata “Carta Dedicata a te”.
Nelle suddette liste definitive, suddivise per Comune, a ciascun beneficiario è stato abbinato il numero identificativo della carta assegnata da Poste Italiane S.p.A.
I Comuni, secondo quanto previsto dall’articolo 7, comma 3, del decreto interministeriale Fondo Alimentare 2025 – Carta Dedicata a te – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 186 del 12 agosto 2025 effettueranno le comunicazioni ai beneficiari, informandoli dell’avvenuta assegnazione del contributo, nonché, in presenza di nuovi intestatari, delle modalità di ritiro delle carte presso gli uffici postali; nel caso in cui, invece, il beneficiario risulti destinatario della misura anche nelle precedenti annualità, l’importo spettante viene accreditato sulla carta già assegnata precedentemente.
DURC
DURC di congruità e imprese non rientranti nel comparto edile
MLPS, Interpello 17 ottobre 2025, n. 4
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con Interpello del 17 ottobre 2025, n. 4 – ha fornito un parere sulla possibilità di applicare alle aziende che non rientrano nel comparto edile il sistema di verifica dell’incidenza della manodopera impiegata nella realizzazione di lavori edilizi.
Nel dettaglio, il quesito verteva sul fatto se la disciplina sulla congruità debba essere circoscritta alle sole imprese che applicano il CCNL Edilizia, restando, pertanto, escluse da tale obbligo quelle imprese che, pur realizzando attività edili in modo accessorio, risultano correttamente inquadrate sotto altro settore contrattuale, come ad esempio quello metalmeccanico.
Al riguardo, il Dipartimento per le politiche del lavoro previdenziali, assicurative e per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro del MLPS si è espresso nel senso di ritenere che le imprese che in concreto svolgono prevalentemente attività edile hanno sia l’obbligo di richiedere il rilascio del DURC di congruità per i lavori edili realizzati nell’ambito del cantiere, sia quello di iscrizione a una Cassa edile/Edilcassa.
Invece, per le imprese che in concreto svolgono prevalentemente attività diversa da quella edile è previsto solo l’obbligo di richiedere il rilascio del DURC di congruità per i lavori edili eventualmente realizzati nell’ambito del cantiere, ma non l’obbligo di iscrizione ad una Cassa edile/Edilcassa.
Pertanto, le casse edili e/o le Edilcassa competenti dovranno rilasciare il DURC di congruità a tali imprese non iscritte, senza imporre loro alcun obbligo di iscrizione, fermo l’obbligo – da parte di queste imprese – di corrispondere eventuali costi del servizio.
ECONOMIA
Pubblicato in GU il decreto legge cd. Economia
Nella Gazzetta Ufficiale del 29 ottobre 2025, n. 252 è stato pubblicato il Decreto-legge 29 ottobre 2025, n. 156, recante “Misure urgenti in materia economica”.
Tra le altre cose, viene incremento il Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, istituito con l’art. 239, comma 1, decreto-legge n. 34/2020.
Questo Fondo è destinato alla copertura di spese per:
- progetti nelle materie dell’innovazione tecnologica;
- attuazione dell’agenda digitale italiana ed europea;
- programma strategico sull’intelligenza artificiale;
- strategia italiana per la banda ultra larga;
- digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e delle imprese;
- strategia nazionale dei dati pubblici;
- sviluppo e diffusione delle infrastrutture digitali materiali e immateriali e delle tecnologie tra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni;
- diffusione delle competenze dell’educazione e della cultura digitale.
Le spese possono riguardare progetti per:
- interventi;
- acquisti di beni e servizi;
- misure di sostegno;
- attività di assistenza tecnica.
L’innovazione e la digitalizzazione richiedono interventi non solo tecnologici ma anche formativi, amministrativi e procedurali. Gli stanziamenti potranno essere utilizzati per l’acquisto di software e per “sostenere la realizzazione di cambiamenti necessari finalizzati a rendere più agili i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione”, come ad esempio Spid e l’app IO.
FINE RAPPORTO DI LAVORO
Dimissioni presentate durante il periodo di prova dal genitore di un bambino inferiore a tre anni: i chiarimenti del MLPS
MLPS, Nota 13 ottobre 2025, n. 14744
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – con Nota del 13 ottobre 2025, n. 14744 – ha fornito chiarimenti in merito alla necessità di convalida delle dimissioni presentate durante il periodo di prova da parte dei genitori lavoratori tutelati dall’art. 55, comma 4, D.Lgs. n. 151/2001.
Nel dettaglio, il MLPS ha affermato che le dimissioni della lavoratrice in gravidanza ovvero di un genitore nei primi tre anni di vita del bambino debbano essere convalidate dall’Ispettorato del lavoro o dall’Ufficio ispettivo del lavoro territorialmente competente, a norma dell’art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 151/2001, anche se presentate durante il periodo di prova.
La convalida delle dimissioni presso l’Ispettorato territoriale del lavoro ha subito un’evoluzione normativa significativa ad opera della cosiddetta riforma Fornero, che ne ha ampliato l’ambito di applicazione estendendola ai primi tre anni di vita del bambino (in precedenza era, invece, limitata al primo anno). Questa estensione ha sancito l’autonomia della misura rispetto al divieto di licenziamento – invece operante solo fino al primo anno di vita del bambino, a norma dell’art. 54 del medesimo Testo unico – riconoscendole una dignità giuridica propria, finalizzata a prevenire comportamenti vessatori, discriminatori o coercitivi da parte del datore di lavoro.
La convalida si inserisce, quindi, all’interno del complesso quadro normativo volto a rafforzare i diritti connessi alla maternità e alla paternità, configurandosi come uno strumento di tutela imprescindibile per garantire la genuinità della volontà della lavoratrice o del lavoratore in un momento particolarmente delicato della vita familiare. Si tratta, dunque, di un importante strumento di garanzia per la libertà di scelta della lavoratrice o del lavoratore.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Dal 20 ottobre i contributi per la formazione professionale nell’Autotrasporto
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, D.M. 4 agosto 2025, n. 192
Nella Gazzetta Ufficiale del 29 settembre 2025, n. 226 è stato pubblicato il decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 4 agosto 2025, n. 192 che definisce termini e modalità di presentazione delle domande per i contributi per la formazione professionale nell’Autotrasporto.
Le risorse complessivamente a disposizione per l’annualità 2025 ammontano a 5 milioni di euro.
Le domande di contributo possono essere presentate da:
- imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi aventi sede principale o secondaria in Italia, regolarmente iscritte al Registro elettronico nazionale, e imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi che esercitano la professione esclusivamente con veicoli di massa complessiva fino a 1,5 tonnellate, regolarmente iscritte all’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi;
- strutture societarie/forme associate (società cooperative, consorzi e società consortili), iscritte nella sezione speciale dell’Albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi, risultanti dall’aggregazione delle imprese di cui al punto precedente, costituite a norma del libro V, titolo VI, capo I, o del libro V, titolo X, capo II, sezioni II e II- bis, del Codice civile, limitatamente alle imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi regolarmente iscritte nella citata sezione speciale dell’Albo.
INPS, DENUNCE E COMUNICAZIONI
INPS: la nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025
INPS, Messaggio 27 ottobre 2025, n. 3206
L’INPS – con Messaggio del 27 ottobre 2025, n. 3206 – ha reso nota l’avvenuta pubblicazione del Manuale di classificazione previdenziale che definisce la classificazione dei datori di lavoro in base al codice ATECO 2025 e che sostituisce il precedente Manuale riferito al codice ATECO 2007.
Nel Manuale, per ogni singola sezione, divisione, gruppo e classe, vengono individuati i codici ATECO a sei cifre con la corrispondente descrizione e il dettaglio delle relative attività e/o prodotti, così come indicato nel manuale dell’ISTAT di riferimento con, laddove presenti, le correlate inclusioni ed esclusioni. Inoltre, accanto al singolo codice ATECO viene indicato il/o i CSC che l’Istituto, ex art. 49, legge n. 88/1989, ha individuato in corrispondenza della specifica attività descritta.
All’interno del Manuale sono presenti delle sezioni definite “Particolari criteri di inquadramento” che, per specifiche attività e classificazioni, contengono indicazioni utili ai fini dell’attribuzione del corretto CSC che potrebbe variare in virtù delle caratteristiche aziendali o delle modalità di esercizio dell’attività.
Inoltre, laddove necessario ai fini della classificazione, accanto al CSC sono stati indicati anche i codici di autorizzazione (CA) che devono essere assegnati necessariamente insieme al CSC per la corretta definizione del carico contributivo.
INPS, PRESTAZIONI
INPS: le istruzioni sul cd. nuovo bonus mamme
INPS, Circolare 28 ottobre 2025, n. 139; Messaggio 31 ottobre 2025, n. 3289
L’INPS – con Circolare del 28 ottobre 2025, n. 139 – ha illustrato la disciplina ex art. 6, decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95 (convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 2025, n. 118), che prevede un’integrazione al reddito per le lavoratrici madri con due o più figli (c.d. nuovo bonus mamme).
Il Bonus spetta alle:
- madri con due figli: fino al compimento dei 10 anni del secondo figlio;
- madri con tre o più figli: fino ai 18 anni del figlio più piccolo (escluse le titolari di contratti a tempo indeterminato).
LAVORATORI STRANIERI
Flussi di ingresso 2026-2028: pubblicate le disposizioni attuative relative al decreto
D.P.C.M. 2 ottobre 2025; Circolare Interministeriale 16 ottobre 2025, n. 8047
Nella Gazzetta Ufficiale del 15 ottobre 2025, n. 240 è stato pubblicato il D.P.C.M. 2 ottobre 2025, relativo alla programmazione dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello Stato per il triennio 2026-2028.
Tale DPCM definisce i criteri per la determinazione dei flussi di ingresso per motivi di lavoro, nell’ambito e al di fuori delle quote, fissa le quote per il triennio e dà disposizioni sulle procedure.
Saranno ammessi in Italia complessivamente 497.550 cittadini di Paesi terzi, per motivi di lavoro subordinato stagionale e non stagionale e di lavoro autonomo, così suddivisi:
- 164.850 cittadini stranieri per l’anno 2026;
- 165.850 cittadini stranieri per l’anno 2027;
- 166.850 cittadini stranieri per l’anno 2028.
Il D.P.C.M. distribuisce queste quote tra settori produttivi e categorie contrattuali, indicando, inoltre, il calendario delle domande da parte dei datori di lavoro.
Per le quote del 2026, le domande potranno essere inviate tramite il Portale ALI del Ministero dell’Interno:
- dalle ore 9.00 del 12 gennaio per i lavoratori stagionali del settoreagricolo;
- dalle ore 9.00 del 9 febbraio per i lavoratori stagionali del settore turistico;
- dalle ore 9.00 del 16 febbraio per i lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi che hanno accordi di cooperazione in materia migratoria con l’Italia, o li sottoscriveranno nel periodo di vigenza del decreto;
- dalle ore 9.00 del 18 febbraio per gli altri lavoratori subordinati non stagionali.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – con Circolare Interministeriale 16 ottobre 2025, n. 8047, firmata con i Ministeri dell’Interno, dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, sentito il Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale – ha fornito ulteriori indicazioni e disposizioni attuative con riguardo:
- alle quote di ingresso;
- alle procedure e ai requisiti di accesso, fornendo specifiche anche in relazione al diritto di precedenza dei lavoratori stagionali già impiegati in Italia;
- alle modalità di presentazione delle domande e alla modulistica necessaria;
- all’istruttoria;
- al contratto di soggiorno e al momento dell’assunzione.
LAVORO AUTONOMO
Autoimpiego: aperta la piattaforma per richiedere gli incentivi
A decorrere dal 15 ottobre 2025, è possibile presentare, accedendo alla pagina dedicata del sito di Invitalia, la richiesta di agevolazioni per l’avvio di nuove imprese, nuovi studi professionali o società tra professionisti, come indicato dagli artt. 17 e 18, decreti legge n. 60/2024, convertito con modificazioni dalla legge 4 luglio 2024, n. 95 e dal relativo decreto attuativo (D.M. Lavoro e Politiche Sociali, di concerto con il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le Politiche di coesione e il Ministro dell’Economia e delle Finanze 11 luglio 2025, pubblicato sulla G.U del 21 agosto 2025, n. 193).
In data 23 ottobre 2025 è stata firmata la Convenzione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Invitalia e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) per la regolamentazione dei conti correnti vincolati utili all’erogazione dei voucher e dei contributi per l’autoimpiego.
RELAZIONI SINDACALI
Accesso alle RSA anche alle associazioni più rappresentative sul piano nazionale: l’intervento della Consulta
Corte Costituzionale, Sentenza 30 ottobre 2025, n. 156
La Corte Costituzionale – con sentenza del 30 ottobre 2025, n. 156 – ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 19, comma 1, legge n. 300/1970, nella parte in cui non prevede che le rappresentanze sindacali aziendali possono essere costituite ad iniziativa dei lavoratori in ogni unità produttiva anche nell’ambito delle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Al riguardo, nell’individuazione del parametro normativo di riconduzione a legittimità, la Corte Costituzionale ha ritenuto di dover ricorrere alla nozione delle “associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”, punto di riferimento della legislazione degli ultimi anni in materia di relazioni sindacali.
APPROFONDIMENTI
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Modalità di presentazione delle domande per i contributi per la formazione professionale nell’Autotrasporto
Il decreto MIT n. 192/2025 ha definito termini e modalità di presentazione delle domande per i contributi per la formazione professionale nell’Autotrasporto.
Le risorse complessivamente a disposizione per l’annualità 2025 ammontano a 5 milioni di euro.
Qualora la formazione sia a distanza, i corsi, che verranno svolti con strumenti informatici, devono avere i seguenti requisiti:
- l’attività formativa deve essere svolta attraverso gli strumenti di video conferenza con ripresa video contemporanea di tutti i partecipanti e dei formatori consentendo, altresì, la condivisione dei documenti;
- l’intero corso deve essere video registrato consentendo l’inquadratura contemporanea di tutti i partecipanti e dei docenti;
- i docenti ed i partecipanti devono previamente essere identificati con acquisizione di copia del documento di identità, e per ciascuno di essi deve essere creato un apposito profilo contraddistinto da un codice alfanumerico attraverso cui accedere alla piattaforma della video conferenza;
- le registrazioni dell’attività formativa e delle verifiche periodiche devono essere archiviate, registrate in formato elettronico e conservate per tre anni;
- alla società RAM S.p.A. devono essere comunicati i codici di accesso alla videoconferenza.
L’importo del contributo concesso varia in funzione della dimensione aziendale.
In particolare:
- per le microimprese (che occupano meno di 10 persone), il contributo massimo è pari ad € 15.000;
- per le piccole imprese (che occupano meno di 50 persone), il contributo massimo è pari ad 50.000;
- per le medie imprese (che occupano meno di 250 persone), il contributo massimo è pari ad 100.000;
- per le grandi imprese (che occupano un numero pari o superiore a 250 unità), il contributo massimo è pari ad 150.000.
Le forme associate di imprese possono ottenere un contributo pari alla somma dei contributi massimi riconoscibili alle imprese, associate al raggruppamento, che partecipano al piano formativo, con un tetto massimo di € 300.000.
Per la determinazione del contributo si terrà conto dei seguenti massimali:
- ore di formazione: 30 ore per ciascun partecipante autista e 40 ore per ciascun partecipante impiegato;
- compenso della docenza in aula: 120 euro ogni ora;
- compenso dei tutor: 30 euro per ogni ora;
- servizi di consulenza a qualsiasi titolo prestati: 20% del totale dei costi ammissibili.
Qualora al termine delle attività istruttorie le risorse a disposizione (pari ad € 5.000.000) non fossero sufficienti a soddisfare tutte le istanze giudicate ammissibili, il contributo da erogarsi alle imprese richiedenti sarà proporzionalmente ridotto.
Le domande di contributo devono essere presentate dal 20 ottobre 2025 al 24 novembre 2025, tramite Posta elettronica certificata, all’indirizzo PEC ram.formazione2026@pec.it, sottoscritte con firma digitale dal rappresentante legale dell’impresa, del consorzio o della cooperativa richiedente, specificando nell’oggetto: “Domanda di ammissione incentivo formazione professionale edizione 16”.
Ogni impresa richiedente, anche se associata ad un consorzio o a una cooperativa, può presentare una sola domanda di accesso al contributo(in caso di presentazione di più domande sarà presa in considerazione solo la domanda presentata per prima).
INPS, PRESTAZIONI
Le istruzioni operative sul nuovo bonus mamme 2025
L’INPS – con Circolare n. 139/2025 – ha reso note le istruzioni applicative relative al nuovo bonus mamme, previsto dall’art. 6, D.L. n. 95/2025, convertito con modificazioni dalla legge n. 118/2025.
Il provvedimento ha introdotto per l’anno 2025 un’integrazione al reddito destinata alle lavoratrici madri con due o più figli, in attesa dell’entrata in vigore, dal 2026, dell’esonero contributivo parziale già previsto dalla legge di Bilancio 2025.
La misura si inserisce nel quadro delle politiche di sostegno alla genitorialità e al lavoro femminile, con l’obiettivo di favorire la permanenza e la partecipazione delle madri nel mercato del lavoro.
Il nuovo bonus mamme è un sostegno temporaneo, destinato alle lavoratrici che nel 2025 risultino madri di almeno due figli, e che percepiscano un reddito da lavoro non superiore ad € 40.000 annui.
La prestazione consiste in una integrazione al reddito di € 40 mensili per ogni mese (o frazione di mese) di effettiva attività lavorativa, dipendente o autonoma, nel corso dell’anno 2025.
Possono richiedere il bonus:
- le lavoratrici dipendenti, pubbliche o private, escluse le lavoratrici domestiche,
- le lavoratrici autonome iscritte alle gestioni previdenziali obbligatorie (comprese le casse professionali e la Gestione separata),
- a condizione che, alla data del 1° gennaio 2025, o entro il 31 dicembre 2025, abbiano almeno due figli (naturali, adottivi o in affidamento preadottivo),
- per le madri con due figli, il più piccolo deve avere meno di 10 anni,
- per le madri con tre o più figli, il più piccolo deve avere meno di 18 anni.
Il diritto decorre dal mese in cui si perfezionano i requisiti familiari e si estingue al compimento del limite d’età previsto per il figlio minore.
Sono esclusi i periodi di sospensione del rapporto di lavoro, mentre per le lavoratrici autonome il bonus spetta per i mesi di iscrizione alla gestione previdenziale di riferimento. Le lavoratrici titolari di cariche sociali o non iscritte all’assicurazione generale obbligatoria non possono accedere al beneficio.
Il nuovo bonus mamme è erogato a seguito della domanda. Le lavoratrici interessate devono presentare richiesta all’INPS entro 40 giorni dalla pubblicazione della circolare n. 139/2025, e comunque non oltre il 31 gennaio 2026 attraverso uno dei seguenti tre canali:
- Portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS;
- Contact Center Multicanale, ai numeri 803.164 (da rete fissa) o 06 164.164 (da mobile);
- Patronati, che offrono assistenza nella compilazione.
L’INPS – con Messaggio 31 ottobre 2025, n. 3289 – ha reso noto che le lavoratrici in possesso dei requisiti per fruire del nuovo bonus mamme devono presentare la domanda entro il 9 dicembre 2025 e non entro il 7 dicembre come inizialmente previsto dalla Circolare n. 139/2025.
La precisazione si è resa necessaria perché nella citata Circolare l’INPS aveva previsto che la domanda dovesse essere presentata entro 40 giorni dalla pubblicazione della stessa, ossia entro il 7 dicembre 2025.
Poiché il 7 dicembre è una domenica e l’8 dicembre è un giorno festivo, si è reso necessario differire il termine al primo giorno lavorativo, ossia il 9 dicembre.
Resta fermo che, se si maturano i requisiti previsti dall’art. 6, D.L. n. 95/2025 dopo tale data, comunque entro il 31 dicembre 2025, la domanda deve essere presentata entro il 31 gennaio 2026.
L’Istituto ha, poi, ribadito che il nuovo bonus pari ad € 40 mensili erogato per ogni mese di attività lavorativa nel 2025, spetta alle lavoratrici madri, escluse le lavoratrici domestiche, con 2 o più figli. Il bonus è corrisposto in un’unica soluzione, nel mese di dicembre 2025, per le mensilità spettanti da gennaio a dicembre o entro il mese di febbraio 2026 per le restanti domande non liquidate a dicembre.
Infine, è stato precisato che il servizio per la presentazione delle domande è accessibile sul sito istituzionale www.inps.it, seguendo il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per genitori” > “Vedi tutti i servizi” > “Nuovo Bonus mamme”.
Dopo l’autenticazione, utilizzando la propria identità digitale (SPID di almeno livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS), si accede al “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche” per la compilazione della domanda.
Nella domanda, la richiedente deve dichiarare:
- il numero e l’età dei figli, specificando i dati anagrafici e il codice fiscale (o, se mancante, la documentazione anagrafica equivalente);
- la tipologia di attività lavorativa (dipendente o autonoma);
- l’assenza di rapporti a tempo indeterminato nei mesi di richiesta (per le madri con tre o più figli);
- un reddito da Lavoro, nel periodo d’imposta 2025, non superiore ad € 40.000 annui;
- la modalità di pagamento prescelta (IBAN o bonifico domiciliato).
Le informazioni saranno oggetto di verifiche da parte dell’Istituto: in caso di dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni previste dal D.P.R. n. 445/2000, con la revoca del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite.
Le domande devono essere presentate entro 40 giorni dalla data di pubblicazione della presente circolare, ovvero entro il 9 dicembre 2025.
Le lavoratrici per le quali i requisiti si perfezionano successivamente a tale data, possono presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026.
Successivamente alla presentazione della domanda è possibile accedere alle ricevute e ai documenti prodotti dal sistema, monitorare lo stato di lavorazione e aggiornare le informazioni relative alle modalità di pagamento, ove necessario.
Tale nuovo bonus mamme è esente da imposte e contributi e non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali, ex art. 8 del TUIR.
Inoltre, la prestazione non rileva ai fini ISEE, in quanto considerata un sostegno di natura assistenziale finalizzato al rafforzamento delle politiche familiari.
LAVORO AUTONOMO
Al via gli incentivi per il lavoro autonomo previsti dal decreto Coesione
Al via finalmente la procedura per richiedere incentivi nell’ambito degli artt. 17, 18 del decreto legge n. 60/2024.
Al via, dunque, la piattaforma per acquisire le domande, nell’ambito delle iniziative:
- Autoimpiego Centro Nord,
- Resto al Sud 2.0.
Relativamente ad Autoimpiego Centro Nord, gli incentivi sono disponibili per giovani tra i 18 e i 35 anni di età che siano:
- inoccupati, inattivi o disoccupati;
- disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori);
- lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (working poor).
Le iniziative economiche devono essere finalizzate ad avviare attività:
- di lavoro autonomo;
- di ditta individuale;
- di impresa in forma societaria;
- libero-professionali, anche nella forma delle società tra professionisti.
Per il finanziamento di tali iniziative sono state stanziate risorse per 800 milioni di euro, di cui 700 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e 100 milioni di euro sul PNRR, nell’ambito del Programma GOL (Garanzia di Occupabilità di Lavoratori).
Previa valutazione del piano di impresa presentato, si prevede l’accesso a due forme di finanziamento:
- Voucher a fondo perduto di € 30.000 nelle regioni del Centro Nord. È anche prevista una maggiorazione di 10mila euro per le iniziative a maggior contenuto di innovazione/sostenibilità ambientale;
oppure
- Contributo calcolato percentualmente in relazione all’investimento previsto: il 65% per investimenti fino ad € 120.000; il 60% per investimenti tra € 120.000 ed € 200.000.
Accanto al sostegno economico sono previste azioni formative tese a rendere più efficace ed efficiente l’accesso alle misure di agevolazione gestite da Invitalia mirando anche ad un’azione di promozione della cultura d’impresa, coordinate dall’Ente Nazionale Microcredito.
Inoltre, tutte le iniziative economiche ammesse alle agevolazioni sono destinatarie obbligatoriamente di servizi di Tutoraggio.
Tali servizi sono finalizzati ad assicurare alle imprese un accompagnamento qualificato volto a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e la piena riuscita dei progetti finanziati.
Relativamente a Resto al Sud 2.0, gli incentivi sono disponibili per giovani tra i 18 e i 35 anni di età che siano:
- inoccupati, inattivi o disoccupati;
- disoccupati destinatari delle misure del programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori);
- lavoratori il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale (working poor).
Le iniziative economiche devono essere finalizzate ad avviare attività:
- di lavoro autonomo;
- di ditta individuale;
- di impresa in forma societaria
- libero-professionali, anche nella forma delle società tra professionisti.
Per il finanziamento di tali iniziative sono state stanziate risorse per 800 milioni di euro, di cui 700 milioni a valere sul Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) e 100 milioni di euro sul PNRR, nell’ambito del Programma GOL (Garanzia di Occupabilità di Lavoratori).
Previa valutazione del piano di impresa presentato, si prevede l’accesso a due forme di finanziamento:
- Voucher a fondo perduto di € 40.000 nelle regioni del Centro Nord. È anche prevista una maggiorazione di € 10.000 per le iniziative a maggior contenuto di innovazione/sostenibilità ambientale;
oppure
- Contributo calcolato percentualmente in relazione all’investimento previsto: il 75% per investimenti fino ad € 120.000; il 70% per investimenti tra € 120.000 ed € 200.000.
Accanto al sostegno economico sono previste azioni formative tese a rendere più efficace ed efficiente l’accesso alle misure di agevolazione gestite da Invitalia mirando anche ad un’azione di promozione della cultura d’impresa, coordinate dall’Ente Nazionale Microcredito.
Inoltre, tutte le iniziative economiche ammesse alle agevolazioni sono destinatarie obbligatoriamente di servizi di Tutoraggio.
Tali servizi sono finalizzati ad assicurare alle imprese un accompagnamento qualificato volto a garantire il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e la piena riuscita dei progetti finanziati.
A partire dalle ore 24.00 del 14 ottobre 2025 non sarà più consentita la presentazione delle domande di agevolazione a valere su “Resto al Sud” (DL 91/2017) per la chiusura del relativo sportello agevolativo, come da Circolare del DPCoe 37/2025, pubblicata sulla GU Serie Generale n. 228 del 1° ottobre 2025.
PRINCIPALI SCADENZE
| Data scadenza/decorrenza | Ambito | Attività | Soggetti obbligati | Modalità |
| Lunedì 10/11/2025 | Mod.730 | I Caf e i professionisti abilitati comunicano al Sostituto d’imposta il risultato dell’elaborazione del modello 730/2025 integrativo | Caf e professionisti abilitati | Comunicazione telematica o cartacea (730/4) |
| Lunedì 10/11/2025 | Mod.730 | I Caf e i professionisti abilitati che hanno elaborato i modelli 730/2025 integrativi trasmettono all’Agenzia delle Entrate le dichiarazioni elaborate | Caf e professionisti abilitati | Comunicazione telematica |
| Lunedì 17/11/2025 | INPS | Versamento contributo Tfr al Fondo di Tesoreria | Datori di lavoro del settore privato che abbiano alle proprie dipendenze almeno 50 addetti | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | INPS | Versamento alla Gestione separata dei contributi calcolati su compensi erogati nel mese precedente a collaboratori coordinati e continuativi e venditori a domicilio, iscritti e non iscritti a forme di previdenza obbligatoria | Committenti | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | INPS | Versamento dei contributi sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti corrisposte nel mese precedente | Datori di lavoro | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | INPS | Versamento contributo ordinario fondo di integrazione salariale | Datori di lavoro operanti in settori non coperti dalla normativa in materia d’integrazione salariale (Codice autor. INPS 0J) | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | INPS ex Enpals | Versamento contributi previdenziali relativi al mese precedente | Aziende dei settori dello spettacolo e dello sport | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | IRPEF | Sostituti d’imposta Versamento ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati, provvigioni, indennità di cessazione del rapporto di agenzia e di collaborazione coordinata e continuativa corrisposti nel mese precedente | Sostituti d’imposta | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | IRPEF | Versamento addizionale regionale: rata addizionale regionale trattenuta ai lavoratori dipendenti sulle competenze del mese precedente o in unica soluzione a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro. | Sostituti d’imposta | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | IRPEF | Versamento addizionale comunale: versamento delle rate dell’addizionale comunale previsto in forma di acconto e saldo. In caso di cessazione del rapporto di lavoro in corso d’anno, l’addizionale residua dovuta e versata in un’unica soluzione. | Sostituti d’imposta | Modello F 24 on line |
| Lunedì 17/11/2025 | INPGI | Versamento dei contributi mensili dovuti dai giornalisti con contratto di collaborazione (Gestione Separata) | Datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze giornalisti con contratti di collaborazione | Modello F24/Accise |
| Lunedì 17/11/2025 | INAIL | Versamento 4^ rata premio anticipato e saldo | Datori di lavoro | Modello F24 on line titolari P.IVA oppure presso Banche e uff. Postali non titolari P.IVA |
| Giovedì 20/11/2025 | ENASARCO | Versamento dei contributi relativi alle provvigioni liquidate nel 3° trimestre 2025 | Soggetti preponenti nel rapporto di agenzia | Rid bancario |
| Giovedì 20/11/2025 | FASC | Denuncia e versamento contributi relativi al mese precedente dovuti al fondo di previdenza per gli impiegati | Imprese di spedizione e agenzie marittime che applicano il Ccnl Agenzie marittime e aeree e il Ccnl Autotrasporto merci e logistica | Bonifico bancario – Denuncia telematica |
| Martedì 25/11/2025 | ENPAIA | Denuncia delle retribuzioni e versamento dei contributi previdenziali per gli impiegati | Aziende agricole | M.A.V. bancario – denuncia on line |
| Lunedì 01/12/2025 | Fondi | Fasi: versamento contributi trimestrali Dirigenti aziende industriali | Datori di lavoro aziende industriali | Bollettino Bancario – RID |
| Lunedì 01/12/2025 | LUL | Stampa Libro Unico del Lavoro relativo al periodo precedente | Datori di lavoro, intermediari obbligati alla tenuta | Stampa meccanografica – Stampa Laser |
| Lunedì 01/12/2025 | INPS ex Enpals | Denuncia contributiva e retributiva – Uniemens individuale comunicazione dei dati retributivi e contributivi | Aziende settori sport e spettacolo | Trasmissione telematica |
| Lunedì 01/12/2025 | INPS | Denuncia contributiva e retributiva – Uniemens individuale comunicazione dei dati retributivi e contributivi | Datori di lavoro | Trasmissione telematica |
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