3° Contenuto Riservato: CPB 2025/2026: casi pratici su accesso, eventi straordinari e variazioni societarie

COMMENTO

DI SANDRA PENNACINI | 8 SETTEMBRE 2025

Entro il 30 settembre 2025, i contribuenti soggetti ISA che intendono aderire al CPB per il biennio 2025/2026 devono esprimere tale intenzione mediante invio del modello Redditi 2025 redditi 2024 corredato dal modello CPB compilato e sottoscritto (rigo P10); in alternativa, è possibile inviare il solo modello CPB con il frontespizio del Modello Redditi. Per la corretta formulazione della proposta, e la corretta adesione, è indispensabile verificare con attenzione requisiti di accesso e l’assenza di cause di esclusione, nonché ulteriori aspetti che potrebbero influenzare la formulazione della proposta. Non sempre è immediato comprendere da cosa derivi il calcolo effettuato dall’amministrazione finanziaria e gli effetti di alcuni casi particolari, così come numerosi sono i dubbi applicativi che emergono con riferimento alle cause di esclusione previste dal D.Lgs. n. 13/2024 . Di seguito verrà fornita risposta ad alcuni quesiti posti, con l’intento di fornire casi esemplificativi volti alla soluzione dei dubbi più frequenti.

Caso 1. Le nuove cause di esclusione e cessazione per i professionisti

Un lavoratore autonomo, che esercita l’attività di avvocato, lo scorso anno non ha aderito al CPB 2024-2025. Quest’anno ritiene interessante la proposta per il biennio 2025/2026, ma nel 2024 ha aderito ad un’associazione professionale (studio associato di avvocaati), costituita nel medesimo anno. Il soggetto può aderire al concordato entro il 30 settembre 2025?

La risposta, purtroppo, è negativa. Infatti, il D.Lgs. n. 81/2025 ha introdotto nuove cause di esclusione, che si applicano ai concordati sottoscritti a partire dal biennio 2025/2026, a meno che l’adesione non sia già avvenuta entro il 13 giugno 2025. Tali nuove cause di esclusione prevedono che il lavoratore autonomo, che è contestualmente socio di società tra professionisti o associato, non possa aderire al CPB a meno che la società o associazione di cui fa parte non aderisca a sua volta, e per i medesimi periodi di imposta. Nel caso specifico, l’associazione è stata costituita nel 2024. Tale anno di imposta è quindi il primo di attività; ci si trova pertanto dinnanzi ad una esclusione dal modello ISA 2025 anno di imposta 2024, dalla quale discende l’impossibilità, per l’associazione, di aderire al CPB 2025/2026. Posto che l’associazione non può aderire, nemmeno il professionista associato può aderire. Non resta quindi che attendere il prossimo anno e, sempre che non intervengano ulteriori novità, verificare se l’associazione vorrà aderire per il biennio successivo, permettendo così al professionista di aderire a sua volta per i medesimi periodi di imposta. Peraltro, è bene evidenziare che la decisione non spetterà solo all’associazione, poiché la stessa potrà aderire soltanto se tutti gli associati, che contestualmente esercitano attività di lavoro autonomo, decideranno di aderire anch’essi, per il medesimo biennio.

Caso 2. Evento straordinario occorso in prossimità del termine di adesione

Un negozio di abbigliamento ha subito un importante stop alla propria attività in quanto un incendio ha danneggiato i locali. L’evento si è verificato nel mese di agosto 2025 (si tratta di attività che resta aperta tutto l’anno). In questo momento i locali sono chiusi per i necessari lavori di ripristino ed entro il 30 settembre non sarà possibile sapere con certezza quando l’attività potrà riaprire. La proposta di concordato, comunque, è stata calcolata e il contribuente sembra interessato. Come compilare correttamente il campo afferente agli eventi straordinari, visto che non si sa con esattezza per quanto tempo l’attività resterà sospesa?

Secondo quando previsto dall’articolo 5 del Decreto MEF 14 giugno 2024 (applicabile anche al CPB 2025/2026), uno dei casi di “eventi straordinari” che dà titolo ad ottenere la riduzione della proposta di concordato per l’anno 2025 è il verificarsi di “danni ai locali destinati all’attività d’impresa o di lavoro autonomo, tali da renderli totalmente o parzialmente inagibili e non più idonei all’uso”. Il caso descritto rientra senza dubbio nella fattispecie.

Al fine di ottenere la riduzione della proposta, occorre compilare il rigo P03 del modello CPB, indicando i codici corrispondenti alla durata della sospensione che si è verificata prima dell’adesione al concordato (codice 1, riduzione 10% per sospensione 30-60 giorni; codice 2, riduzione 20% per 61-120 giorni; codice 3, riduzione 30% oltre 120 giorni). Nel caso esaminato, verificando attentamente l’intervallo di date, l’unico codice che appare aderente è il codice 1.

È bene ricordare che il fatto che non sia ancora nota la dura dei lavori di ripristino dei locali deve preoccupare relativamente e che l’indicazione del codice di riduzione non è obbligatoria. Infatti, posto che si è verificato un evento straordinario contemplato dal citato decreto, indipendentemente dall’aver richiesto o meno la riduzione iniziale della proposta, laddove a conguaglio emergesse che il reddito effettivo è inferiore di almeno il 30% rispetto a quello concordato, proprio grazie all’evento straordinario il contribuente potrà “liberarsi” dagli obblighi del concordato, visto che interviene causa di cessazione ai sensi dell’articolo 21 del D.Lgs. n. 13/2024. 

Caso 3. Variazione dei soci della SNC nel 2024, validità CPB 2024/2025 e eventuale nuova adesione CPB

Una SNC ha aderito al concordato lo scorso anno per il biennio 2024/2025. Successivamente all’avvenuta adesione è cambiata la compagine sociale. Più precisamente, prima è entrato un nuovo socio, a seguito della parziale cessione di quota da parte di un socio preesistente, e poco dopo è uscito un altro socio. Mi trovo quindi nella situazione di una società che all’atto dell’adesione aveva 2 soci, divenuti poi 3, e poi nuovamente 2 entro il 31 dicembre 2024. Ho dei dubbi sulla validità del concordato 2024-2025 e, laddove questo fosse da considerarsi come cessato, mi chiedo se a questo punto la società possa aderire per il biennio 2025-2026, ed in tal caso come compilare la dichiarazione dei redditi.

Tra le cause di cessazione del concordato preventivo biennale è prevista, solo per le società di persone e le associazioni professionali, l’aumento dei soci, fatto salvo il caso che le “teste” aumentino a seguito del subentro di più eredi ad un socio o associato deceduto. La logica che sottende alla causa di cessazione è quella di evitare che venga sottoscritto il concordato a fronte di una situazione che poi viene a mutare. Il caso esposto è decisamente particolare e anche particolarmente sfortunato, in quanto è ben vero che il numero dei soci all’atto della sottoscrizione del concordato è invariato rispetto a quelli presenti a fine esercizio ma, tra una variazione e l’altra, si è comunque verificato l’aumento dei soci. Il concordato sottoscritto per il biennio 2024/2025 è quindi cessato (cfr. Circolare Agenzia Entrate n. 9/E del 24 giugno 2025). Detto questo, visto che l’aumento dei soci è avvenuto nel 2024, nel rispetto di tutti gli ulteriori requisiti richiesti dalla norma, nulla osta a che la società aderisca per il nuovo biennio 2025/2026.

Pertanto, da un lato la società deve segnalare nel quadro CP l’avvenuta cessazione del concordato sottoscritto lo scorso anno e, ovviamente, determinare imposte e contributi sulla base del reddito effettivo; contestualmente, mediante la compilazione e la trasmissione del CPB sottoscritto entro il 30 settembre 2025, potrà essere espressa adesione al CPB 2025/2026.

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