COMMENTO
DI GERARDO URTI | 18 SETTEMBRE 2025
Con il Decreto del 18 giugno 2025 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha definito l’adeguamento della disciplina sugli incentivi alle imprese, introducendo l’obbligo di stipula di polizze assicurative contro calamità naturali ed eventi catastrofali come condizione per l’accesso alle agevolazioni. Pertanto, si sta avvicinando alla completa operatività l’obbligo di stipulare una polizza assicurativa contro eventi catastrofali, requisito essenziale per accedere a contributi, sovvenzioni e agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche. Sarà necessario dimostrare la stipula della polizza: dal 30 giugno 2025, per le grandi imprese; dal 2 ottobre 2025, per le medie imprese; dal 1° gennaio 2026, per micro e piccole imprese e tutte le imprese di pesca e acquacoltura.
Premessa
Il MIMIT ha pubblicato il Decreto 18 giugno 2025 che riporta l’elenco delle agevolazioni cui le imprese non potranno accedere nel caso che non abbiano assolto all’obbligo di stipula delle polizze catastrofali entro i termini di legge.
Il Decreto introduce quindi l’adempimento degli obblighi assicurativi tra i requisiti da valutare prima di consentire l’accesso alle agevolazioni assegnabili nell’ambito degli strumenti agevolativi di competenza della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
L’adempimento dell’obbligo assicurativo in questione deve altresì sussistere ed essere verificato in occasione dell’erogazione delle agevolazioni concesse.
L’adempimento sarà verificato sia in fase di presentazione delle domande, sia al momento dell’erogazione delle agevolazioni concesse.
Tra gli strumenti interessati figurano i principali regimi gestiti dal MIMIT.
Le imprese dovranno integrare la copertura assicurativa non solo come presidio di tutela del patrimonio aziendale, ma anche come requisito indispensabile per accedere ai finanziamenti pubblici.
Una mancata adesione comporterà l’esclusione dai benefici, anche in relazione a misure emergenziali successive a eventi calamitosi.
Le norme del Decreto si applicano alle domande di agevolazioni presentate a partire dalle date di seguito indicate e, comunque, successivamente alla pubblicazione del presente Decreto:
- 30 giugno 2025 per le imprese di grandi dimensioni;
- 2 ottobre 2025 per le imprese di medie dimensioni, così come definite dalla classificazione contenuta nella Raccomandazione della Commissione europea, del 6 maggio 2003, e successive modifiche e integrazioni;
- 1° gennaio 2026 per le imprese di micro e piccola dimensione, così come definite dalla classificazione contenuta nella Raccomandazione della Commissione europea, del 6 maggio 2003, e successive modifiche e integrazioni.
Finalità
Il Decreto del 18 giugno 2025 del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) si inserisce nel quadro delle misure volte a disciplinare in maniera organica l’accesso agli incentivi pubblici, introducendo un principio innovativo e di portata generale: la stipula di polizze assicurative contro calamità naturali ed eventi catastrofali diventa requisito imprescindibile per poter beneficiare di contributi, sovvenzioni e agevolazioni gestite dal Ministero.
Questa scelta normativa nasce da due ordini di ragioni. La prima è di natura sistemica: la crescente esposizione del Paese a rischi climatici ed eventi catastrofici (alluvioni, terremoti, incendi, frane) impone di rafforzare gli strumenti di prevenzione e gestione dei danni, spostando parte dell’onere dal settore pubblico al privato. In assenza di coperture assicurative, infatti, le imprese colpite da calamità si rivolgono inevitabilmente allo Stato per ottenere sostegni straordinari, generando un ciclo di interventi emergenziali poco sostenibile nel medio-lungo periodo.
La seconda ragione è di tipo finanziario e allocativo: subordinare l’accesso agli incentivi alla stipula di tali polizze consente di garantire che le risorse pubbliche siano destinate a imprese già dotate di un adeguato sistema di protezione del proprio patrimonio, riducendo la probabilità di insolvenza e migliorando la tenuta complessiva del tessuto produttivo. In questo senso, la norma non introduce soltanto un vincolo burocratico, ma rappresenta una misura di politica industriale volta a responsabilizzare le imprese nella gestione del rischio e a orientarle verso una maggiore pianificazione strategica.
L’obiettivo non è dunque solo quello di trasferire parte del rischio al mercato assicurativo, ma anche di stimolare un cambio di mentalità: l’impresa non deve più percepire la copertura assicurativa come costo accessorio, bensì come leva indispensabile per proteggere il valore aziendale e, al contempo, per accedere agli strumenti di sostegno alla crescita, all’innovazione e alla competitività messi a disposizione dal MIMIT.
Il Decreto, inoltre, persegue una finalità di armonizzazione normativa, raccordando disposizioni già presenti nella Legge di Bilancio 2024 e nel Decreto-Legge n. 39/2025, che avevano introdotto l’obbligo assicurativo e ne avevano definito la tempistica differenziata per le diverse dimensioni d’impresa. L’integrazione operata dal Legge di conversione del 27 maggio 2025 permette di uniformare le regole e chiarire le modalità applicative, individuando con precisione le scadenze e le agevolazioni interessate.
In sintesi, le finalità del Decreto possono essere riassunte in tre direttrici principali:
- tutela del patrimonio aziendale e continuità operativa: le imprese, in particolare quelle più vulnerabili a causa delle ridotte dimensioni, vengono incentivate a dotarsi di strumenti che consentano la ripresa dell’attività in tempi più rapidi dopo un evento dannoso;
- efficienza della spesa pubblica: le risorse statali vengono erogate a soggetti già responsabilizzati nella gestione dei rischi, riducendo il ricorso a misure straordinarie e garantendo una maggiore stabilità nel sostegno al sistema produttivo;
- promozione di una cultura assicurativa diffusa: l’obbligo si traduce in un meccanismo di educazione e di indirizzo, volto a diffondere nel tessuto imprenditoriale una maggiore attenzione alla prevenzione e alla pianificazione dei rischi.
Beneficiari
Il Decreto del 18 giugno 2025 individua come beneficiari tutte le imprese che intendano accedere alle agevolazioni gestite dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, senza distinzione di settore produttivo, purché rispettino l’obbligo di stipulare polizze assicurative contro calamità naturali ed eventi catastrofali. Rientrano quindi sia le imprese con sede legale in Italia, sia quelle con sede all’estero ma dotate di una stabile organizzazione nel territorio nazionale, purché regolarmente iscritte al Registro delle imprese.
La platea è ampia e comprende micro, piccole, medie e grandi imprese, con una tempistica differenziata per l’applicazione dell’obbligo assicurativo:
- grandi imprese: obbligo operativo dal 30 giugno 2025;
- medie imprese: obbligo dal 2 ottobre 2025;
- micro e piccole imprese: obbligo dal 1° gennaio 2026.
Il legislatore ha scelto una scansione progressiva per consentire alle realtà di minori dimensioni di adeguarsi con maggiore gradualità, riconoscendo le difficoltà economiche e organizzative che la sottoscrizione di polizze di questo tipo può comportare.
A quali agevolazioni si applicano
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il Decreto 18 giugno 2025 (pubblicato il 25 luglio 2025), ha dettagliato le misure agevolative gestite dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, a cui le imprese non avranno accesso se non presenteranno la polizza assicurativa a copertura dei rischi catastrofali.
Queste sono le agevolazioni alle quali si applica il requisito dell’obbligo di stipula dell’obbligo catastrofale:
- contratti di sviluppo;
- interventi di riqualificazione destinati alle aree di crisi industriale ai sensi della Legge n. 181/1989;
- regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione (Nuova Marcora);
- sostegno alla nascita e allo sviluppo di start up innovative in tutto il territorio nazionale (smart & start);
- agevolazioni a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo per la riconversione dei processi produttivi nell’ambito dell’economia circolare;
- fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa;
- mini contratti di sviluppo;
- agevolazioni alle imprese per la diffusione e il rafforzamento dell’economia sociale;
- sostegno per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nelle PMI;
- finanziamento di start-up;
- supporto a start-up e venture capital e venture capital attivi nella transizione ecologica.
Ne consegue che i beneficiari del Decreto non sono solo le imprese che intendono ottenere agevolazioni finanziarie, ma l’intero sistema produttivo nazionale, chiamato a rafforzare le proprie difese contro i rischi catastrofali.
Come chiarito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in una nota del 5 agosto 2025, il predetto provvedimento riguarda i soli strumenti agevolativi di competenza della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese disciplinati da decreti adottati dal solo Ministro delle imprese e del made in Italy. L’elenco degli incentivi in esso riportato non è da ritenersi quindi tassativo ed è in corso il processo di adeguamento della disciplina degli ulteriori incentivi, sempre di competenza della Direzione Generale per gli incentivi alle imprese, definita di concerto con altri Ministeri.
Requisiti
Il Decreto del 18 giugno 2025 individua con chiarezza il principale requisito di accesso alle agevolazioni: la stipula di una polizza assicurativa a copertura dei danni diretti ai beni materiali iscritti nello stato patrimoniale (immobilizzazioni materiali e beni strumentali), derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale.
L’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, è stato confermato e articolato dal Decreto-Legge n. 39/2025 e ora trova concreta applicazione attraverso la disciplina del MIMIT.
Il requisito deve essere soddisfatto in due momenti fondamentali:
- al momento della presentazione della domanda di agevolazione;
- in fase di erogazione delle risorse, con controlli formali da parte dei soggetti gestori.
Per gli interventi che prevedono investimenti in capitale di rischio, la verifica è demandata al gestore al momento del perfezionamento dell’operazione.
Le imprese sono tenute a dimostrare l’effettiva copertura assicurativa mediante idonea documentazione, pena l’inammissibilità della domanda o, in caso di successivairregolarità, la revoca del beneficio.
Non sono previste deroghe: l’adempimento costituisce condizione necessaria e inderogabile per poter accedere agli incentivi elencati dal Decreto.
Un ulteriore requisito riguarda il rispetto delle tempistiche differenziate stabilite per le diverse classi dimensionali di impresa:
- dal 30 giugno 2025 per le grandi imprese,
- dal 2 ottobre 2025 per le medie,
- dal 1° gennaio 2026 per le micro e piccole.
Solo a partire da tali date le imprese potranno legittimamente presentare domanda di agevolazione, avendo già assolto l’obbligo assicurativo.
In sintesi, i requisiti introdotti rafforzano il principio di “responsabilizzazione preventiva”: accedere alle risorse pubbliche non è più possibile senza una dimostrazione concreta di tutela contro i rischi catastrofali, trasformando l’assicurazione in un presupposto strutturale della politica industriale.
Modalità operative
Il Decreto del 18 giugno 2025 definisce con precisione le modalità attraverso cui viene applicato l’obbligo assicurativo per l’accesso alle agevolazioni gestite dal MIMIT.
Il meccanismo si fonda su un principio chiaro: la verifica dell’adempimento deve avvenire in tutte le fasi rilevanti del procedimento agevolativo, garantendo che il requisito non resti formale ma sia effettivamente rispettato.
In primo luogo, le imprese sono tenute a presentare, al momento della domanda, la documentazione attestante la stipula della polizza assicurativa. Tale documentazione deve riferirsi a coperture che includano espressamente i danni diretti ai beni aziendali derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali. L’assenza di tale attestazione comportal’inammissibilità della richiesta.
In secondo luogo, il Decreto prevede che il requisito sia verificato anche al momentodell’erogazione dei contributi o delle agevolazioni. Ciò significa che le imprese dovranno mantenere la validità della copertura assicurativa per tutta la durata del procedimento, pena la revoca delle somme concesse. Per le misure che prevedono investimenti in capitale di rischio, la verifica spetta al soggetto gestore al momento del perfezionamento dell’operazione, mentre per gli investimenti indiretti le modalità saranno definite da specifici atti di indirizzo.
Le domande di agevolazione prive di copertura assicurativa non potranno essere accolte. In questo modo, il MIMIT ha introdotto una scansione temporale che consente alle imprese di programmare per tempo l’adeguamento, evitando effetti distorsivi o interruzioni improvvise nell’accesso agli incentivi.
In definitiva, le modalità operative rendono l’assicurazione un requisito sostanziale e continuativo, trasformandola da adempimento formale a condizione di merito per ottenere e mantenere il sostegno pubblico.
Riferimenti normativi:
- D.L. 31 marzo 2025, n. 39, conv. dalla Legge 27 maggio 2025, n. 78;
- Ministero delle Imprese e del Made in Italy, D.M. 18 giugno 2025.
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