NORMATIVA
DI MARCO BOMBEN | 17 OTTOBRE 2025
La recente Legge 23 settembre 2025 n. 132, in vigore dal 10 ottobre 2025, ha introdotto rilevanti novità in materia di responsabilità penale e amministrativa legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA), aggiornando il quadro italiano in armonia con il Regolamento UE 2024/1689 (IA Act), già operativo dal 1° agosto 2024. In particolare, viene istituito il nuovo art. 612-quater c.p., che sanziona con la reclusione da uno a cinque anni chi diffonde, senza consenso, immagini, video o audio falsificati tramite IA, arrecando danno alla persona ritratta (deepfake).
La recente Legge 23 settembre 2025 n. 132, in vigore dal 10 ottobre 2025, ha introdotto rilevanti novità in materia di responsabilità penale e amministrativa legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale (IA), aggiornando il quadro italiano in armonia con il Regolamento UE 2024/1689 (IA Act), già operativo dal 1° agosto 2024. In particolare, viene istituito il nuovo art. 612-quater c.p., che sanziona con la reclusione da uno a cinque anni chi diffonde, senza consenso, immagini, video o audio falsificati tramite IA, arrecando danno alla persona ritratta (deepfake).
Non solo l’autore materiale del deepfake, ma anche chi lo condivide può essere penalmente perseguito. Le novità non si limitano al penale, ma vengono modificate anche le regole sul diritto d’autore, punendo l’estrazione non autorizzata di dati da opere protette tramite IA.
Un altro aspetto strategico riguarda le modifiche al D.Lgs. n. 231/2001: è prevista infatti una nuova aggravante all’art. 61, n. 11-decies, c.p. per qualunque reato commesso tramite sistemi di IA, quando il loro impiego rappresenti un mezzo insidioso, ostacoli la difesa o aggravi l’evento lesivo. Tale disposizione impone agli enti di rivalutare e rafforzare i propri Modelli Organizzativi di Gestione (MOG), integrando protocolli specifici sui rischi digitali e prevedendo approfonditi programmi di formazione sull’impiego dell’IA nelle attività aziendali.
La Legge introduce, inoltre, aggravanti speciali per reati come l’aggiotaggio e la manipolazione di mercato quando perpetrati tramite sistemi IA, con sanzioni sino a 6 milioni di euro. Importante, poi, la delega al Governo per l’adozione di nuovi decreti, entro 12 mesi, con specifiche fattispecie di reato, anche colposo, per la mancata adozione di adeguate misure di sicurezza nei sistemi IA in ambiti ad alto rischio.
Il quadro delineato rappresenta senz’altro un cambio di paradigma normativo: enti e imprese devono aggiornare con urgenza governance e procedure interne, cogliendo la sfida della compliance proattiva e della formazione come fattore strategico di competitività sostenibile.
Ambito | Riferimento normativo | Contenuto modifica | Sanzione prevista |
Codice penale – aggravanti comuni | Art. 61, n. 11-decies, c.p. | Aggravante per reati commessi con IA | Pena aumentata secondo reato |
Codice penale – Diritti politici | Art. 294 c.p. | Aggravante per attentati diritti politici con IA | Reclusione 2-6 anni |
Codice penale – Nuovo reato (deepfake) | Art. 612-quater c.p. | Reato diffusione contenuti IA senza consenso | Reclusione 1-5 anni |
Codice civile – Aggiotaggio | Art. 2637 c.c. | Aggravante per manipolazione di mercato con IA | Reclusione 2-7 anni |
Legge diritto d’autore | Art. 171, lett. a-ter), Legge n. 633/1941 | Punizione uso IA per estrazione non autorizzata | Multa 51-2.065 euro |
Testo Unico Finanza | Art. 185 D.Lgs. n. 58/1998 | Aggravante per manipolazione mercato tramite IA | Pena detentiva e pecuniaria |
Riferimenti normativi:
- D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286
- D.L. 10 marzo 2023, n. 20
- D.L. 11 ottobre 2024, n. 145
- D.P.C.M. 2 ottobre 2025
- D.L. 3 ottobre 2025, n. 146
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