COMMENTO
DI STEFANO SETTI | 16 OTTOBRE 2025
La riforma del lavoro autonomo (D.Lgs. n. 192/2024) ha reso fiscalmente neutri molti rimborsi spese nel TUIR (art. 54, comma 2, lett. b, e art. 54-ter), ma non ha cambiato la regola IVA: salvo le anticipazioni in nome e per conto del cliente (art. 15, comma 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972), i rimborsi seguono l’IVA del compenso professionale. Restano quindi imponibili, normalmente al 22%, anche se la spesa originaria sconta un’aliquota ridotta (es. hotel/ristorazione al 10%). Si riassume pertanto il quadro operativo, ad oggi in essere, con norme e prassi.
Redditi vs. IVA: due piani da coordinare
- Redditi (TUIR)
- Esclusione dal reddito dei rimborsi “inerenza pura” (art. 54, comma 2, lett. b, TUIR).
- Speculare indeducibilità per evitare asimmetrie (art. 54-ter, comma 1, TUIR).
- Deducibilità ex post se il cliente non paga e ricorrono i casi tipizzati (procedure del Codice della crisi; esecuzione infruttuosa; prescrizione: art. 54-ter, comma 2, TUIR).
- IVA (D.P.R. n. 633/1972)
- Regola generale: il rimborso è parte del corrispettivo e quindi imponibile (art. 13).
- Eccezione: anticipazioni in nome e per conto del cliente, con mandato con rappresentanza e idonea documentazione intestata al committente: escluse da IVA (art. 15, comma 1, n. 3).
In sintesi: la neutralità nel TUIR non rende automaticamente “neutri” i rimborsi per l’IVA.
Quando si applica l’art. 15 del D.P.R. n. 633/1972 (anticipazioni in nome e per conto)
Occorre un mandato con rappresentanza e documento di spesa intestato al cliente; il professionista anticipa e poi recupera l’importo che è fuori dal campo di applicazione dell’IVA (art. 15, comma 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972 – codice natura in fattura elettronica N1).
Al riguardo si vedano: R.M. 18 giugno 1980, n. 381960; circolare n. 58/E/2001.
Esempi tipici: imposte/ipoteche/registri anticipate dal notaio con quietanze intestate al cliente; diritti/tasse con distinta intestata al cliente (R.M. 16 gennaio 1978, n. 360393; R.M. 19 maggio 1973, n. 502030; R.M. 11 marzo 1977, n. 364698).
Trasferte, vitto, alloggio e altre spese “interne”: IVA dovuta
Se le spese sono sostenute a nome del professionista (viaggi, vitto, alloggio, taxi, pedaggi, ecc.) per eseguire l’incarico, non sono anticipazioni ex art. 15: sono costi inerenti all’attività e il riaddebito è imponibile IVA come il compenso (art. 13 D.P.R. n. 633/1972 – si vedano: R.M. 18 giugno 1980, n. 381960; R.M. n. 20/1998; circolare n. 58/E/2001).
In fattura si applica l’aliquota IVA del servizio professionale (ordinaria 22%), anche se la spesa originaria aveva aliquota ridotta (es. hotel/ristorazione al 10%). Non è un mandato senza rappresentanza sull’acquisto del servizio alberghiero: l’oggetto dell’incarico rimane la prestazione professionale.
Detraibilità dell’IVA “a monte” per il professionista
- Hotel e ristoranti: IVA detraibile se documentata da fattura e nel rispetto dei termini e condizioni dell’art. 19 D.P.R. n. 633/1972.
- Trasporto persone: IVA indetraibile oggettiva (art. 19-bis1, lett. e, D.P.R. n. 633/1972), salvo eccezioni di legge.
Il riaddebito al cliente, invece, segue sempre la logica del corrispettivo (imponibile, salvo art. 15).
Credito non incassato: impatto fiscale e IVA
Se il cliente non paga (anche la quota “spese”), il TUIR consente, al ricorrere dei presupposti, la deduzione del relativo componente negativo (art. 54-ter, comma 2).
Sul piano IVA, restano fermi i normali strumenti (note di variazione ex art. 26 D.P.R. n. 633/1972) nei casi consentiti (tra cui non rientrano il mancato incasso).
Conclusioni operative
- Default IVA: i rimborsi sono imponibili come il compenso (22%), salvo vera anticipazione ex art. 15 con documento intestato al cliente.
- Aliquote: non “si eredita” l’aliquota della spesa originaria; prevale quella della prestazione professionale.
- Detrazione a monte: ok per alberghi/ristoranti con fattura; no per trasporto persone (salvo eccezioni).
- Redditi: i rimborsi “puri” restano neutri nel TUIR; se non incassati, possibili effetti deduttivi ex art. 54-ter.
Tabella riepilogativa (operativa)
| Fattispecie di spesa/rimborso | A chi è intestato il documento? | Base giuridica | Trattamento IVA in fattura professionista |
| Imposte/diritti/registri anticipati dal professionista in nome e per conto | Cliente | Art. 15, comma 1, n. 3, D.P.R. n. 633/1972; R.M. n. 381960/1980; circolare 58/E/2001 | Esclusi da IVA (natura N1) |
| Spese postali “a carico della controparte” | Cliente o specifica a carico cliente | R.M. n. 502030/1973; R.M. n. 364698/1977 | Escluse da IVA se contrattualmente a carico cliente |
| Tasse di concessione, tassa di circolazione, diritti | Cliente (su modello intestato) | R.M. n. 360393/1978 | Escluse da IVA (art. 15) |
| Viaggi, vitto, alloggio del professionista per la trasferta | Professionista | Art. 13 D.P.R. n. 633/1972; R.M. n. 381960/1980; circolare n. 58/E/2001 | Imponibili IVA (di regola 22%) |
| Trasporto persone (taxi, NCC, ecc.) | Professionista | Art. 19-bis1, lett. e, D.P.R. n. 633/1972 | Riaddebito imponibile; IVA a monte indetraibile |
| Hotel/ristorazione con fattura | Professionista | Art. 19 D.P.R. n. 633/1972 | Riaddebito imponibile; IVA a monte detraibile (requisiti/termini) |
Riferimenti normativi:
- D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, artt. 54 e 54-ter;
- D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 633, artt. 13, 15, 19, 19-bis1, 26;
- D.Lgs. 13 dicembre 2024, n. 192;
- Agenzia delle Entrate, circolare 18 giugno 2001, n. 58/E;
- Ministero delle Finanze, R.M. 20 marzo 1998, n. 20;
- Ministero delle Finanze, R.M. 18 giugno 1980, n. 381960;
- Ministero delle Finanze, R.M. 16 gennaio 1978, n. 360393;
- Ministero delle Finanze, R.M. 11 marzo 1977, n. 364698;
- Ministero delle Finanze, R.M. 19 maggio 1973, n. 502030;
- FAQ 21 dicembre 2018, n. 51 (fattura elettronica, N1).
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