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18 SETTEMBRE 2025
Nella seduta di mercoledì 17 settembre, con 77 voti favorevoli, 55 contrari e 2 astensioni, il Senato ha approvato definitivamente il ddl recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale” (A.S. 1146-B), collegato alla Manovra e licenziato dalla Camera il 23 giugno 2025.
Nella seduta di mercoledì 17 settembre 2025, con 77 voti favorevoli, 55 contrari e 2 astensioni, il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale” (A.S. 1146-B), collegato alla Manovra e già licenziato dalla Camera il 23 giugno 2025.
Entro dodici mesi dall’entrata in vigore, il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per:
- adeguare l’ordinamento nazionale al Regolamento (UE) 2024/1689 (cd. AI Act), pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 12 luglio 2024;
- definire una disciplina organica sull’uso di dati e algoritmi per l’addestramento dei sistemi di IA.
Il provvedimento rappresenta la risposta italiana all’esigenza di regolare lo sviluppo e l’impiego dell’intelligenza artificiale, in linea con i principi europei e con particolare attenzione a diritti fondamentali, trasparenza e sicurezza.
Ecco una breve sintesi dei 28 articoli del provvedimento, suddivisi in sei Capi:
- Capo I – Principi e finalità
Fissa i principi cardine (centralità della persona, trasparenza, responsabilità, non discriminazione, sicurezza, tutela dei diritti fondamentali) e l’ambito di applicazione della legge, in coerenza con l’AI Act. - Capo II – Disposizioni di settore
Regola l’uso dell’IA in ambiti specifici: -
- Sanità: prevenzione, diagnosi e cura, garantendo tutela della persona, informazione e affidabilità.
- Ricerca e sperimentazione: uso di dati personali con misure di anonimizzazione/pseudonimizzazione, supervisione di comitati etici e rispetto della normativa privacy.
- Lavoro: tutela della dignità e della salute, obbligo di informazione ai lavoratori; istituzione di un Osservatorio sull’adozione dell’IA per monitoraggio, strategie e formazione.
- Professioni intellettuali: l’IA come supporto strumentale, senza sostituire l’apporto umano; obbligo di comunicazione chiara sugli strumenti utilizzati.
- Pubblica amministrazione: impiego per accrescere efficienza, qualità dei servizi, trasparenza e tracciabilità, con responsabilità sempre in capo all’operatore umano.
- Giustizia: l’IA come strumento di supporto organizzativo e amministrativo; la decisione rimane prerogativa del magistrato; formazione specifica per magistrati e personale.
- Capo III – Strategia nazionale, autorità e promozione
Prevede l’elaborazione e l’aggiornamento biennale di una Strategia nazionale per l’IA, il coordinamento interministeriale e l’istituzione di un Comitato di coordinamento. Designa AgID e ACN quali autorità nazionali con compiti di vigilanza, accreditamento, sviluppo e monitoraggio, in raccordo con le autorità di settore. - Capo IV – Tutela degli utenti e diritto d’autore
Stabilisce che le opere realizzate con supporto dell’IA restano protette se caratterizzate da un apporto creativo umano significativo. Disciplina inoltre l’estrazione di testi e dati da opere o banche dati per l’addestramento dei modelli. - Capo V – Disposizioni penali
Introduce nuove fattispecie e adegua il sistema sanzionatorio per contrastare usi illeciti dell’IA, omissioni nelle misure di sicurezza e manipolazioni, definendo responsabilità personali e degli enti. - Capo VI – Disposizioni finali, deleghe e adeguamenti
Conferisce al Governo deleghe per adottare decreti legislativi in materia di dati, algoritmi e metodi matematici; per l’adeguamento al regolamento UE; per la formazione e l’alfabetizzazione digitale. Prevede inoltre misure di sostegno agli investimenti, strumenti di venture capital e incentivi per PMI, università, ricerca e istituti tecnici superiori.
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