SCHEDA PRATICA
DI DEVIS NUCIBELLA | 10 SETTEMBRE 2025
L’art. 16, comma 2, D.L. n. 63/2013 prevede la possibilità di fruire della:
– detrazione IRPEF del 50% (c.d. “Bonus arredo”);
– delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici;
che rispettano determinati parametri di efficienza energetica, destinati all’arredo di un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio (con alcune esclusioni) per i quali si fruisce della relativa detrazione.
L’agevolazione è stata più volte prorogata da ultimo nella Legge di bilancio 2025 (art. 1, comma 55, Legge n. 207/2024) per il periodo 2025. Vediamo, relativamente al periodo d’imposta 2024, come avviene l’indicazione nel modello Redditi 2025.
Fonti ufficiali
Art. 16, comma 2, D.L. n. 63/2013; Art. 1, comma 55, Legge n. 207/2024
Presupposto per la detrazione
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali.
Interventi che danno diritto al Bonus mobili | Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus |
Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza | |
Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile | |
Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali. | |
Interventi che NON danno diritto al Bonus mobili | Realizzazione o acquisto di posti auto o box pertinenziali |
Interventi volti all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi |
Acquisti agevolati
La detrazione spetta per l’acquisto di:
- mobili nuovi
es.: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione.
Nota:È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo |
- elettrodomestici nuovi
di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.
Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio: frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga e asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi per la cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Modalità di pagamentoCome in passato, per usufruire della detrazione i pagamenti devono essere effettuati alternativamente:con bonifico bancario o postale senza necessità di utilizzare il bonifico dedicato alle spese di ristrutturazione a seguito del quale banca operano la ritenuta;mediante carte di credito o debito. In tal caso la data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta, come risultante dalla ricevuta di avvenuta transazione.La detrazione non spetta se il pagamento è eseguito tramite assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento. |
Importo detraibile
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo che varia a seconda dell’anno di acquisto dei beni:
- 10.000 euro per l’anno 2022,
- 8.000 euro per il 2023
- 5.000 euro per gli anni 2024 e 2025.
Tale limite va riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
Se gli interventi di recupero del patrimonio edilizio sono stati effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o sono iniziati nell’anno precedente a quello dell’acquisto e proseguiti in detto anno, il limite di spesa deve essere considerato al netto delle spese sostenute nell’anno precedente per le quali si è usufruito della detrazione.
Se con riferimento a un intervento edilizio iniziato nel 2024 sono già stati acquistati nello stesso anno mobili per 3.000 euro, per i quali è stata richiesta la relativa detrazione del 50%, sugli acquisti effettuati nel 2025 si potrà usufruire di una detrazione calcolata sull’importo massimo di 2.000 euro (5.000-3.000).
Per gli acquisti del 2025 non spetterà alcuna detrazione, invece, se nel 2024 sono già stati acquistati mobili ed elettrodomestici per un importo pari o superiore ai 5.000 euro.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio.
Limiti temporali da rispettare
La detrazione spetta a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a decorrere dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile “ristrutturato”.
Per le spese di arredo 2024, la detrazione è, quindi, fruibile a condizione che i lavori di recupero edilizio sopra individuati siano iniziati dall’1 gennaio 2023.
È necessario che le spese di arredo siano sostenute successivamente alla data di inizio dei lavori di recupero edilizio.
Data inizio lavori |
Abilitazioni o comunicazioni amministrative richieste dalla legislazione edilizia in relazione alla tipologia di lavori da realizzare;comunicazione preventiva indicante la data di inizio dei lavori all’ASL, qualora prevista;dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex art. 47, D.P.R. n. 445/2000 in caso di lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abilitativi. |
Compilazione mod. Redditi 2025
Il “bonus arredo” deve essere indicato nel mod. Redditi 2025:
- nel quadro RP “Oneri e spese”;
- al rigo RP57 “Spesa arredo immobili ristrutturati”.

I dati da indicare sono i seguenti:
- “N. Rata”
Numero della rata di cui si beneficia e di competenza della dichiarazione.
- “Spesa arredo immobile”
Ammontare spesa sostenuta nel limite di 5.000 euro per le spese sostenute nel 2024 (8.000 euro per le spese sostenute nel 2023).
- “Importo rata”
Importo di ciascuna rata (1/10 spesa sostenuta nel limite massimo ammesso).
Il 30 maggio 2023 il sig. Rossi ha effettuato dei lavori di manutenzione straordinaria della propria abitazione.
Nel giugno 2024 il sig. Rossi ha acquistato il salotto nuovo per 4.000 euro.
Il mod. Redditi 2025 deve essere così compilato:
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