COMMENTO
DI PAOLO MERZEK | 4 SETTEMBRE 2025
Il lancio di ChatGPT-5 ha suscitato opinioni contrastanti: apprezzato per l’aumento di precisione e velocità, è stato criticato per la minore creatività. Tra le principali novità c’è il router intelligente, che seleziona automaticamente il modello più adatto alla richiesta. Miglioramenti nel problem solving, nella coerenza e nella gestione dei dati. Nei prossimi mesi si comprenderà se GPT-5 potrà affermarsi come nuovo standard di riferimento o se rimarrà una soluzione parziale, utile nei compiti tecnici e strutturati.
Introduzione
Il lancio di ChatGPT-5, avvenuto nell’agosto 2025 da parte di OpenAI, ha suscitato un forte dibattito nel mondo degli utilizzatori di intelligenza artificiale. Da un lato, molti utenti ne hanno lodato la maggiore precisione e capacità di ragionamento; dall’altro, non sono mancate critiche sulla presunta perdita di creatività e “calore” rispetto a GPT-4. Le reazioni hanno costretto Sam Altman a reintrodurre i vecchi modelli nella barra di ricerca del chatbot per rassicurare gli utenti più affezionati.
Per la prima volta, un modello è in grado di decidere autonomamente se rispondere in modo veloce o se “riflettere” più a lungo, valutando diverse alternative prima di darci una risposta. Questa caratteristica segna un cambio di paradigma: non è più solo l’utente a dover scegliere il modello, ma è il sistema stesso a farlo, grazie a un router intelligente.
Evoluzione dei modelli GPT: un breve ripasso
Per comprendere meglio il significato di GPT-5, è utile fare un breve excursus sulle versioni precedenti.
- GPT-3 (giugno 2020): il primo modello a diffondersi su larga scala con 175 miliardi di parametri. Ha reso popolare l’idea che un’IA potesse generare testi coerenti e di qualità quasi umana. Tuttavia, era ancora limitato nella comprensione del contesto e mostrava frequenti “allucinazioni”.
- GPT-3.5 (novembre 2022): versione intermedia che ha introdotto miglioramenti significativi in termini di affidabilità e coerenza, riducendo gli errori logici del 30% rispetto al predecessore. È diventata la base del primo ChatGPT pubblico.
- GPT-4 (marzo 2023): il vero salto di qualità, capace di gestire testi complessi, immagini e persino ragionamenti articolati. Riduceva gli errori fattuali del 40% rispetto a GPT-3.5 e introduceva capacità multimodali. Molto apprezzato da professionisti e aziende per la sua affidabilità in contesti critici.
- GPT-4o (maggio 2024): prima vera integrazione multimodale in tempo reale. Poteva conversare con voce naturale, leggere immagini e rispondere quasi istantaneamente con latenza ridotta a 320ms nelle conversazioni vocali.
- GPT-5 (agosto 2025): l’attuale versione, che introduce il concetto di “sforzo cognitivo” e un sistema automatico di smistamento delle richieste (router), con l’obiettivo di semplificare l’uso e migliorare le prestazioni del 25% nei task di ragionamento complesso.
Questa evoluzione mostra come l’obiettivo non sia solo aumentare la potenza del modello, ma renderlo sempre più integrabile nei processi quotidiani di lavoro.
Le novità principali di ChatGPT-5
Il router intelligente
La novità più discussa è il router, un sistema che decide quale modello utilizzare in base alla richiesta dell’utente. Se il compito è semplice, sceglierà un modello veloce; se invece richiede un ragionamento complesso, attiverà un modello di reasoning.
In passato l’utente doveva scegliere manualmente il modello (es. GPT-4, GPT-4o-mini, ecc.). Ora, invece, il sistema decide in automatico analizzando la complessità sintattica e semantica della richiesta in meno di 100ms. Questo semplifica molto l’esperienza, ma ha anche generato malumori: alcuni utenti lamentano di non avere più il controllo diretto.
Le modalità disponibili
Il nuovo selettore dei modelli è più snello e presenta quattro opzioni principali:
- Auto: scelta predefinita. È il sistema a decidere lo sforzo cognitivo necessario. Se la domanda è semplice, la risposta sarà rapida (1-3 secondi); se complessa, attiverà modelli reasoning più lenti ma accurati (15-45 secondi).
- Instant: priorità alla velocità. Da usare quando serve una risposta rapida e semplice, senza analisi approfondite. Tempo di risposta: 0,5-2 secondi.
- Thinking: modalità che attiva un livello cognitivo elevato, utile per richieste complesse come scrittura di codice o analisi multi-step. Tempo di elaborazione: 10-30 secondi.
- Thinking Pro (solo per abbonati Pro): massimo livello di ragionamento disponibile, indicato per compiti strategici, analisi tecniche approfondite e problemi con margini di ambiguità. Tempo di elaborazione: 30-120 secondi.
Queste modalità permettono di adattare il comportamento del modello al tipo di compito, con un livello di trasparenza maggiore rispetto al passato.
Miglioramenti concreti
Rispetto ai modelli precedenti, GPT-5 offre:
- Maggiore coerenza di tono: sa mantenere lo stile richiesto in maniera stabile anche su documenti di 50+ pagine.
- Velocità: risposte più rapide anche su testi complessi, con un miglioramento del 35% nei tempi di elaborazione.
- Estrazione dati più precisa: utile per trasformare testi disordinati in tabelle e dati pronti all’uso, con accuratezza del 92% su documenti strutturati.
- Miglior problem solving: risposte più affidabili in logica e coding, con riduzione del 45% degli errori sintattici nel codice generato.
- Iterazione veloce: correzioni e versioni alternative in pochi secondi, supportando workflow iterativi più fluidi.
Confronto con la concorrenza
Nel panorama attuale dell’IA, GPT-5 si posiziona in diretta competizione con modelli come Claude 3.5 Sonnet di Anthropic, Gemini Pro di Google e Llama 3.1 di Meta.
I punti di forza distintivi di GPT-5 includono:
- Integrazione ecosistema: connessione nativa con strumenti Microsoft e partner commerciali.
- Stabilità: minore variabilità nelle risposte rispetto ai competitor (deviazione standard del 15% inferiore).
- Supporto enterprise: funzionalità avanzate per ambienti aziendali e compliance GDPR.
Tuttavia, Claude mantiene il primato nella creatività narrativa, mentre Gemini eccelle nell’elaborazione di contenuti multimediali complessi.
La scelta del modello ottimale dipende quindi dal caso d’uso specifico.
Prompt efficaci in ChatGPT-5
GPT-5 non è stato pensato solo per conversazioni, ma per essere la base di agenti: software capaci di portare a termine compiti complessi. Per questo motivo, la qualità del prompt è ancora più determinante.
Un prompt ben strutturato dovrebbe contenere questi elementi:
- Ruolo: chi deve essere il modello (es. commercialista, consulente, avvocato).
- Obiettivo: cosa vogliamo ottenere (es. scrivere un contratto, analizzare dati).
- Istruzioni: i passaggi da seguire.
- Contesto: informazioni utili sul caso specifico.
- Output: il formato desiderato (testo, tabella, elenco, csv).
Esempio pratico:
“Agisci come un consulente fiscale esperto. Analizza queste fatture (allegate in tabella) e genera un report Excel con: importi, IVA, scadenze e note di pagamento. Usa formato tabellare con colonne separate per ogni campo e evidenzia in rosso le scadenze entro 15 giorni.”
Errori da evitare:
- Prompt troppo vaghi o generici.
- Linguaggio ambiguo o gergale.
- Prompt eccessivamente lunghi e disordinati.
- Mancanza di esempi concreti del risultato atteso.
Limiti attuali di ChatGPT-5
Nonostante i miglioramenti, GPT-5 ha ancora limiti importanti:
- Creatività: non inventa idee rivoluzionarie dal nulla; funziona meglio con input ricchi da elaborare.
- Aggiornamenti in tempo reale: migliorato, ma per notizie recenti restano più affidabili strumenti come Perplexity.
- Excel complessi: su file con migliaia di righe o formule molto annidate può commettere errori o perdere formattazioni.
- Privacy e sicurezza: i dati inseriti vanno sempre gestiti con cautela, specialmente in ambito professionale.
- Costi computazionali: le modalità Thinking richiedono più risorse, con possibili limitazioni d’uso per utenti base.
Casi d’uso per consulenti e commercialisti
Per comprendere il valore reale di GPT-5, vediamo alcuni esempi pratici applicabili a chi lavora in ambito consulenziale.
Esempi con prompt specifici:Analisi documenti fiscali: “Estrai da questi 50 file XML di fatture i dati: ragione sociale, importo netto, IVA, data scadenza. Crea tabella Excel con totali per mese e segnala anomalie IVA.” Tempo elaborazione: 3-5 minuti.Redazione contratti: “Redigi contratto di consulenza per servizi contabili annuali, cliente s.r.l. 10 dipendenti, compenso 2.500€/mese, include clausole GDPR standard.” Tempo elaborazione: 45-90 secondi.Reportistica: “Genera report mensile per cliente con analisi costi/ricavi Q3 2025, includi grafici trend e raccomandazioni operative.” Tempo elaborazione: 2-4 minuti.Comunicazioni con i clienti: “Scrivi email informativa su novità fiscali 2025 per PMI, tono professionale ma accessibile, massimo 300 parole.” Tempo elaborazione: 20-30 secondi.Formazione interna: “Crea guida operativa per elaborazione prime note, 5 passaggi principali con esempi pratici.” Tempo elaborazione: 60-120 secondi. |
Questi casi mostrano come GPT-5 possa diventare un vero alleato quotidiano, a patto di usarlo con consapevolezza.
Implicazioni per i professionisti
L’introduzione di GPT-5 non va letta solo in chiave tecnologica, ma anche organizzativa. Per i consulenti e i commercialisti significa:
- Maggiore produttività: meno tempo su compiti ripetitivi (stima: –40% tempo amministrativo), più focus su analisi e strategia.
- Nuove competenze: imparare a scrivere prompt efficaci diventa una skill essenziale.
- Nuovi servizi: possibilità di offrire ai clienti analisi più rapide e approfondite, con potenziale incremento fatturato.
- Investimento tecnologico: un utilizzo professionale di Chatgpt5 richiede uno sforzo economico per aderire ad un piano di abbonamento mensile.
- Rischi: necessità di controllare l’affidabilità delle risposte e gestire la privacy dei dati. Implementazione di procedure di verifica obbligatorie.
- Riorganizzazione workflow: integrazione con software gestionali esistenti, formazione team, definizione nuovi standard qualità.
Conclusione
Alcuni osservatori parlano di GPT-5 come di un “semplice miglioramento incrementale”. In realtà, l’innovazione non si misura solo nei salti tecnologici, ma nella capacità di rendere uno strumento più affidabile, accessibile e integrabile nei flussi di lavoro reali.
GPT-5 rappresenta un cambio di paradigma: più utile nei compiti tecnici e strutturati, meno adatto a chi cerca creatività narrativa o interazioni empatiche. Il suo valore dipende soprattutto dalla capacità degli utenti di adattarsi alle nuove logiche di prompting e di integrarlo in processi professionali controllati.
Nei prossimi mesi, test indipendenti e benchmark settoriali indicheranno se GPT-5 potrà affermarsi come nuovo standard di riferimento o se rimarrà una soluzione parziale, utile solo in determinati contesti. Fino ad allora, resta uno strumento in fase di sperimentazione, con potenzialità evidenti ma anche limiti da valutare con attenzione.
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