EVOLUZIONE/NOVITÀ
DI FEDERICO LOFFREDO | 3 NOVEMBRE 2025
L’Agenzia delle Entrate ha illustrato alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria la propria roadmap tecnologica che cambierà significativamente il rapporto tra fisco, contribuenti e professionisti.
Dichiarazione precompilata estesa a tutti
La novità più rilevante per i commercialisti riguarda l’estensione progressiva del modello 730 a tutte le persone fisiche non titolari di partita IVA. Dal 2024 sono stati inseriti i quadri W (attività estere), M (redditi a tassazione separata) e T (plusvalenze finanziarie), precedentemente riservati al modello Redditi. Per gli anni successivi è prevista l’inclusione di tutte le tipologie reddituali, semplificando notevolmente gli adempimenti.
Dal 2024 è disponibile in via sperimentale anche la dichiarazione precompilata per titolari di partita IVA, inizialmente per i forfettari, con dati provenienti da Certificazioni Uniche, fatture elettroniche e corrispettivi. L’Agenzia ha precaricato 1,3 miliardi di dati, di cui oltre 1 miliardo relativi a spese sanitarie. L’obiettivo è estendere gradualmente il servizio a tutti i titolari di partita IVA, integrando modelli ISA e Concordato Preventivo Biennale.
Rimborsi IVA più veloci con l’IA
Una delle innovazioni più significative riguarda l’automazione dei controlli sui rimborsi IVA attraverso l’intelligenza artificiale. Il progetto, attualmente in fase di sperimentazione conclusiva, prevede l’utilizzo di algoritmi per classificare il rischio fiscale delle richieste di rimborso.
La prima fase verifica l’efficacia dell’attuale sistema di classificazione del rischio. Nella seconda fase, prevista per il 2026, le soluzioni di IA “addestrate” forniranno indicazioni per modificare gli indicatori esistenti e suggerire l’introduzione di nuovi parametri di valutazione.
Il sistema prevede l’erogazione automatica dei rimborsi a basso rischio, mentre in caso di esito negativo resta obbligatorio il controllo umano, rispettando il principio di non esclusività della decisione algoritmica. Questo approccio consentirà di liberare risorse professionali da destinare al contrasto delle frodi fiscali più complesse.
Per gli studi professionali, questo significa tempi di erogazione significativamente ridotti per le pratiche regolari, migliorando il servizio ai clienti e la gestione della liquidità aziendale.
Intelligenza artificiale: alleato, non sostituto
L’Agenzia utilizza l’IA esclusivamente in fase preistruttoria per l’analisi del rischio fiscale, mai per decisioni automatizzate. Gli algoritmi vengono addestrati con metodi supervisionati su dati storici, garantendo spiegabilità e non discriminazione. L’intervento umano resta fondamentale in ogni fase del procedimento.
Una policy interna emanata nell’ottobre 2025 vieta l’uso di strumenti pubblici di IA generativa e limita anche quelli validati alla sola produttività individuale, escludendo la produzione diretta di atti amministrativi e l’elaborazione di dati dell’Anagrafe tributaria.
In sperimentazione presso la SAM di Salerno un Assistente Virtuale basato su IA per supportare gli operatori nell’assistenza telefonica e via webmail, con supervisione umana obbligatoria per evitare “allucinazioni” algoritmiche.
Sicurezza e tracciabilità rafforzate
Dal marzo 2025 è obbligatorio inserire la motivazione per ogni accesso ai dati dell’Anagrafe tributaria tramite applicazioni Serpico e DALI, con verifica automatica dei protocolli. Questa misura tutela sia i contribuenti che gli operatori da accessi impropri.
L’Agenzia ha ottenuto la certificazione ISO 27001 per il Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni federato, con particolare riferimento allo scambio dati internazionale.
Opportunità per i professionisti
Il nuovo ecosistema digitale apre scenari interessanti:
- Accesso alla precompilata come strumento di lavoro
- Interoperabilità via PDND con 18 nuovi servizi
- Sportello Digitale con videocomunicazione e firma digitale a durata limitata
- CRM integrato per gestione multicanale delle pratiche
- Erogazione accelerata dei rimborsi IVA a basso rischio
I commercialisti potranno beneficiare di dati più completi e verificati, concentrandosi su consulenza a valore aggiunto piuttosto che su adempimenti ripetitivi.
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