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21 Febbraio 2025
La Cassazione – con sentenza del 12 febbraio 2025, n. 3607 – ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare del dipendente, reo di aver utilizzato per scopi privati l’auto aziendale.
Nel dettaglio, la Suprema Corte ha precisato che, al fine di procedere alle opportune verifiche, il datore di lavoro è legittimato ad accertare la situazione di apparenza lavorativa tramite un’agenzia investigativa, rimanendo, al contempo, escluso l’utilizzo dell’attività investigativa se ha ad oggetto l’adempimento della prestazione lavorativa.
Pertanto, il datore di lavoro non è imputabile dell’accusa di violazione della privacy del dipendente in quanto il controllo da parte dell’agenzia investigativa è avvenuto in luoghi pubblici e con la finalità di accertare l’allontanamento dal luogo di lavoro.
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