PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
Corte di Cassazione – Sezione Prima Civile – Ordinanza n. 35012 del 30 dicembre 2024
La Suprema Corte è stata chiamata a riformare la sentenza del Tribunale di Roma, adito alfine di pronunciarsi sulla richiesta di deindicizzazione del nominativo del ricorrente dal portale delle sentenze della Suprema Corte di Cassazione e di ordinare che non fosse consentita la ricerca “per nominativo” o “per patologia” del soggetto interessato. Posto che è consentito l’oscuramento dei dati personali di un soggetto processuale per “motivi legittimi” (art. 52, co. 2, D.Lgs. 196/2003), ed, anzi, è doverosa l’anonimizzazioneobbligatoria dei suoi dati in determinati casi (art. 52, co. 5, D.Lgs. 196/2003), il giudice ha verificato se la richiesta del ricorrente potesse confliggere con la normativa vigente in Italia in materia di trattamento dei dati personali in ambito giudiziario.
Anonimizzazione dei dati di un soggetto processuale per “motivi legittimi”e anonimizzazione obbligatoria
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