1° Contenuto riservato: Flussi migratori: dal DL 145/2024 al nuovo decreto del 4 settembre 2025

CIRCOLARE MONOGRAFICA

DI FRANCESCO GERIA – LABORTRE STUDIO ASSOCIATO | 12 SETTEMBRE 2025

Ulteriori disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare dei lavoratori stranieri e gestione dell’immigrazione

Con il D.L. 11 ottobre 2024, n. 145 , convertito con modificazioni dalla Legge 15 dicembre 2024, n. 187, il legislatore è intervenuto sul Testo Unico sull’immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998), introducendo una serie di modifiche strutturali dirette a regolare l’ingresso per motivi di lavoro dei cittadini stranieri, rafforzare i controlli contro lo sfruttamento lavorativo e digitalizzare le procedure di rilascio del nulla osta.

Tale intervento ha rappresentato una svolta nell’impianto normativo nazionale in materia di programmazione dei flussi, con misure di semplificazione e razionalizzazione applicabili a partire dall’anno 2025.

Ad integrazione e sviluppo di tale disciplina, il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 settembre 2025, ha approvato un nuovo decreto-legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di ingresso regolare dei lavoratori stranieri e gestione dell’immigrazione, in coerenza con gli obiettivi di legalità, tutela del mercato del lavoro e piena operatività degli Sportelli Unici per l’Immigrazione.

Le novità normative dopo il D.L. n. 145/2024

Il Capo I del D.L. n. 145/2024 ha introdotto importanti modifiche alla disciplina dell’ingresso dei cittadini stranieri per motivi di lavoro, intervenendo su più fronti del procedimento amministrativo.

Tali novità si inseriscono nel più ampio processo di razionalizzazione e digitalizzazione delle procedure, con l’intento di superare le criticità emerse nell’attuazione dei precedenti decreti flussi, semplificare l’interazione tra Pubblica Amministrazione e cittadini/datori di lavoro, e contrastare i fenomeni di abuso e sfruttamento legati all’ingresso irregolare.

In particolare, l’intervento normativo:

  • ha potenziato gli strumenti di controllo preliminare e successivo;
  • ha eliminato vincoli legati alle quote per specifiche conversioni di permessi di soggiorno;
  • ha introdotto obblighi di natura digitale per datore di lavoro e lavoratore;
  • ha razionalizzato le tempistiche delle fasi istruttorie;
  • ha previsto norme transitorie per il 2025, finalizzate alla sperimentazione di nuovi modelli gestionali.

Le modifiche introdotte trovano applicazione su numerosi aspetti della procedura di ingresso per lavoro, come sintetizzato nel seguente schema riassuntivo.

MisuraContenuto
Impronte digitali per i visti nazionaliObbligo di raccolta di identificatori biometrici anche per i visti nazionali dall’11 gennaio 2025.
Esclusione del preavviso di rigetto (art. 10-bis Legge n. 241/1990)Non si applica nei procedimenti di rilascio/rifiuto del visto e nei permessi di soggiorno revocati per revoca del visto.
Abolizione del vincolo delle quote per le conversioniLe conversioni dei permessi per studio, formazione, lavoro stagionale e lungo soggiorno UE avvengono al di fuori delle quote.
Domicilio digitale del datore di lavoro (PEC)Obbligo per garantire comunicazioni giuridicamente valide nel procedimento.
Digitalizzazione del contratto di soggiornoFirma digitale e invio telematico del contratto e dell’accordo di integrazione.
Conferma dell’interesse all’assunzioneIl datore deve confermare la volontà di assumere entro 7 giorni, pena la revoca del nulla osta.
Irricevibilità per inadempienze o condanneNon si accettano domande da chi non ha sottoscritto precedenti contratti o ha procedimenti penali per intermediazione illecita.
Riduzione dei termini per il labour market testIl Centro per l’Impiego deve rispondere entro 8 giorni; in caso contrario il datore può procedere.
Iscrizione obbligatoria alla piattaforma SIISL per stagionaliDopo il primo contratto, visibilità per facilitare un nuovo impiego entro 60 giorni dalla scadenza.
Precompilazione anticipata delle domande per il 2025Possibile dal 1° al 30 novembre 2024; controlli preventivi su veridicità, CCNL e congruità.
Canale sperimentale per assistenza a disabili e grandi anzianiFino a 10.000 quote, solo tramite APL o associazioni datoriali, con vincoli nei primi 12 mesi.
Limite massimo di richieste per datore di lavoro privatoPer il 2025: massimo 3 richieste se non presentate tramite associazioni datoriali o consulenti.
Eliminazione del silenzio-assenso per Paesi a rischioControllo effettivo obbligatorio per domande da cittadini di Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka (per il 2025).

Il nuovo assetto normativo dopo il D.L. 4 settembre 2025

Proseguendo nel percorso di rafforzamento del sistema di ingresso legale dei cittadini stranieri per motivi di lavoro, il D.L. approvato il 4 settembre 2025 (ad oggi non è ancora stato fornito il testo ufficiale e non vi è stata la relativa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) interviene con misure urgenti che consolidano e ampliano strumenti già sperimentati, correggendo elementi di criticità procedurale e introducendo ulteriori tutele per determinate categorie di lavoratori.

Il provvedimento si articola su più direttrici: da un lato, consolida e rende strutturali alcune previsioni già testate per l’anno 2025; dall’altro, introduce nuove misure finalizzate alla semplificazione amministrativa, alla tutela dei soggetti vulnerabili e all’effettività del diritto al lavoro dei cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale.

Vediamo, dunque, le principali novità:

MisuraContenuto
Decorrenza del termine per l’adozione del nulla ostaIl termine per il rilascio del nulla osta decorre non più dalla data di presentazione della domanda, ma dal momento in cui la richiesta viene imputata alla quota di ingresso.
Estensione del controllo sulle dichiarazioni dei datori di lavoroIl controllo previsto per le domande di nulla osta al lavoro subordinato (2025) si estende anche ai casi particolari (art. 27 TUI), al volontariato, alla ricerca, ai lavoratori altamente qualificati e ai trasferimenti intra-societari.
Precompilazione delle domande e limite di richieste stabilizzatiDiventano strutturali la fase di precompilazione delle domande e il limite massimo di tre richieste per i datori di lavoro non intermediati da enti autorizzati, ora applicati anche al lavoro stagionale.
Estensione del diritto al soggiorno temporaneo in attesa di conversioneIl diritto a soggiornare e lavorare temporaneamente è esteso anche alla fase di attesa della conversione del permesso di soggiorno, oltre a rilascio e rinnovo.
Ampliamento della durata dei permessi per vittime vulnerabiliLa durata del permesso di soggiorno per vittime di sfruttamento lavorativo e per motivi di protezione sociale è elevata da 6 a 12 mesi, in linea con la disciplina per le vittime di violenza domestica.
Accesso all’assegno di inclusione per titolari di permessi specialiAi titolari di permessi per protezione sociale e per violenza domestica viene riconosciuto il diritto a richiedere l’assegno di inclusione.
Esclusione dal sistema delle quote per il settore assistenzialeL’ingresso di lavoratori destinati all’assistenza di disabili e grandi anziani non è soggetto a quote. Nei primi 12 mesi, l’attività lavorativa deve restare coerente con quella autorizzata; eventuali cambi di datore necessitano di autorizzazione dell’Ispettorato territoriale.
Pianificazione triennale per il volontariatoIl decreto ministeriale che stabilisce il contingente per i programmi di volontariato avrà cadenza triennale anziché annuale.
Ricongiungimento familiare: innalzamento del termine proceduraleIl termine per il rilascio del nulla osta al ricongiungimento familiare passa da 90 a 150 giorni, in armonia con la normativa europea (termine massimo di 9 mesi).

La programmazione triennale dei flussi 2026-2028

Nel solco del riordino delle politiche migratorie per lavoro, il Governo ha avviato un nuovo ciclo di programmazione triennale, finalizzato a definire in modo stabile e prevedibile le quote massime di ingresso di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato e autonomo. Il nuovo schema di pianificazione per il triennio 2026-2028 rappresenta una prosecuzione e un ampliamento del modello già adottato per il triennio 2023-2025, con significative novità in termini di tempistichesettori produttivi coinvoltiprocedure e strumenti di controllo.

La procedura di definizione delle quote è stata accompagnata dalla fase di consultazione obbligatoria delle organizzazioni datoriali maggiormente rappresentative a livello nazionale, ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. n. 394/1999, come modificato dal D.P.R. n. 334/2004. A tal fine, con nota prot. 0011628 del 29 agosto 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha trasmesso una richiesta formale alle predette organizzazioni, invitandole a fornire le proprie osservazioni e proposte entro il 9 settembre 2025, in coerenza con la pianificazione triennale.

Il processo di programmazione si affianca all’attuazione di un rinnovato ecosistema digitale e normativo a supporto della gestione dei flussi, che comprende due direttrici principali:
– l’introduzione del sistema ETIAS (European Travel Information and Authorisation System);
– l’adozione di una nuova procedura informatica centralizzata, disciplinata dalla Nota del Ministero dell’Interno prot. n. 0040430 del 2 settembre 2025.

Sistema ETIAS: rinvio dell’operatività al 2027

L’ETIAS è un sistema europeo di autorizzazione al viaggio per i cittadini di Paesi terzi esenti da obbligo di visto per soggiorni di breve durata nell’area Schengen. Sebbene inizialmente previsto per il 2024, il Consiglio dell’UE ha ufficialmente rinviato l’entrata in vigore al secondo trimestre del 2027, come riportato nella comunicazione istituzionale dell’EU-LISA, recepita nelle slide ministeriali.

Quando operativo, l’ETIAS si applicherà anche agli ingressi in Italia per motivi di lavoro.

I cittadini stranieri interessati dovranno:

  • presentare una richiesta telematica tramite la piattaforma europea ETIAS prima della partenza;
  • ottenere l’autorizzazione elettronica al viaggio, condizionata a un controllo preventivo su dati biometrici, sicurezza e precedenti migratori.

Nuova procedura informatica nazionale

Con la Nota del Ministero dell’Interno del 2 settembre 2025, è stata definita una nuova procedura digitale per la gestione unificata delle domande di nulla osta e delle comunicazioni tra i soggetti istituzionali coinvolti (Sportelli Unici, Questure, Ispettorati, Ministero del Lavoro).

La nuova piattaforma sarà operativa in tempo utile per la gestione delle quote 2026 e prevede:

  • integrazione tra i sistemi delle Amministrazioni competenti (infrastruttura interoperabile);
  • autenticazione unica con SPID/CNS/CIE per tutti i soggetti interessati;
  • gestione documentale centralizzata, con possibilità di consultazione degli atti in formato digitale;
  • tracciabilità delle fasi procedimentali, con notifica automatica degli stati di avanzamento;
  • monitoraggio in tempo reale delle quote disponibili;
  • estrazione e analisi dei dati statistici per finalità di programmazione e controllo.

Riassumendo:

Durata della programmazioneTriennio 2026-2028, con aggiornamenti annuali tramite D.P.C.M. (ad oggi in attesa di conversione da parte del Parlamento)
Decorrenza D.P.C.M. annualiEntro il 30 novembre dell’anno precedente
Quote flessibiliPossibilità di revisione intra-annuale tramite Decreto ministeriale
Categorie prioritarieLavoratori formati all’estero; datori aderenti a CCNL di settore
Settori inclusiAgricoltura, turismo, edilizia, autotrasporto, meccanica, assistenza, etc.
ETIAS (operativo dal 2027)Obbligo di autorizzazione elettronica preventiva per cittadini extra-UE esenti da visto
Piattaforma informatica nazionale (dal 2026) Sistema centralizzato per gestione digitale delle istanze e comunicazioni istituzionali

Riferimenti normativi:

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