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24 SETTEMBRE 2025
Il regime forfetario è un regime agevolato che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva ai fini IRPEF, IRAP e relative addizionali regionale e comunale pari al 15% o al 5% in capo ad imprese e professionisti. Uno degli aspetti centrali del regime è l’applicazione del principio di cassa, per cui rilevano esclusivamente i compensi e i ricavi effettivamente incassati nel periodo soggetto al regime agevolato, a prescindere dal momento in cui è stata svolta la prestazione.
Questo criterio non è funzionale solo alla determinazione della base imponibile, ma diventa dirimente anche nella verifica delle soglie che regolano la permanenza o la fuoriuscita dal regime. In particolare, l’art. 1, comma 54, Legge n. 190/2014 prevede il limite ordinario di 85.000 euro: il superamento comporta la fuoriuscita dal regime dall’anno successivo.
Inoltre, l’art. 1, comma 71, stabilisce una soglia di 100.000 euro che, se oltrepassata, prevede la fuoriuscita immediata dallo stesso.
La conseguenza pratica è che eventuali compensi fatturati in un esercizio ma incassati nell’anno successivo concorrono solo in quest’ultimo, con impatto sia sull’imposizione sia sul monitoraggio delle soglie. Tale impostazione richiede un’attenta pianificazione degli incassi, soprattutto nei mesi finali dell’anno, poiché differimenti o anticipi di pagamento possono determinare la permanenza o l’uscita dal regime agevolato.
Il principio di cassa, quindi, rafforza la natura semplificata ma anche rigorosa del regime forfetario: l’imprenditore o il professionista è chiamato quindi a valutare la gestione temporale dei propri flussi finanziari non solo in chiave di liquidità, ma anche di strategia fiscale.
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