COMMENTO
DI DANIELE BONADDIO | 22 OTTOBRE 2025
Con il Messaggio n. 3036 del 13 ottobre 2025, l’INPS fornisce istruzioni dettagliate in merito all’obbligo di dichiarazione reddituale per i titolari di pensione che abbiano percepito redditi da lavoro autonomo nel 2024. La comunicazione deve avvenire entro il 31 ottobre 2025, in linea con la scadenza della dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta 2024. Il documento precisa, inoltre, i casi di esonero, le modalità operative di trasmissione e le eventuali sanzioni in caso di omissione.
Premessa
L’art. 10 del D.Lgs. n. 503/1992 stabilisce che i titolari di pensione, soggetti al divieto (totale o parziale) di cumulo con i redditi da lavoro autonomo, sono tenuti a dichiarare i redditi conseguiti entro i termini IRPEF. Per i redditi dell’anno 2024, la scadenza è fissata al 31 ottobre 2025.
Il Messaggio INPS n. 3036 chiarisce quali pensionati sono tenuti alla comunicazione dei redditi da lavoro autonomo e le modalità operative per adempiere correttamente all’obbligo.
Esclusioni dall’obbligo dichiarativo
Non sono tenuti a presentare la dichiarazione i pensionati che si trovano nelle seguenti condizioni:
- Pensione o assegno di invalidità con decorrenza entro il 31/12/1994.
- Pensione di vecchiaia (interamente cumulabile dal 2001).
- Pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo (interamente cumulabile dal 2009).
- Pensione di anzianità e prepensionamenti (totalmente cumulabili dal 2009).
- Pensionati con almeno 40 anni di anzianità contributiva.
- Pensionati invalidi con reddito da lavoro autonomo inferiore a 7.781,93 euro nel 2024.
- Redditi derivanti da attività socialmente utili, cariche elettive, giudici tributari, sacerdoti.
Obblighi per i pensionati
Devono presentare la dichiarazione entro il 31 ottobre 2025 tutti i titolari di pensione non rientranti nei casi di esclusione, se hanno percepito nel 2024 redditi da lavoro autonomo, anche in forma occasionale o derivanti da attività residuali.
Sono comprese anche le seguenti categorie:
– Iscritti alla Gestione dipendenti pubblici con pensioni di inabilità;
– Titolari di pensione INPGI (invalidità);
– Pensionati che svolgono lavoro sportivo (riforma D.Lgs. n. 36/2021);
– Magistrati onorari non in regime di esclusività.
Modalità di dichiarazione
La comunicazione deve essere presentata esclusivamente online tramite il servizio “RED Precompilato” disponibile sul sito INPS (www.inps.it), accessibile con:
- SPID (livello 2 o superiore);
- CIE 3.0;
- CNS;
- eIDAS.
Va selezionata la voce: “Campagna RED 2025 – anno reddito richiesto 2024”.
I redditi vanno dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali, ma al lordo delle ritenute erariali. In caso di assenza di reddito, occorre comunque inserire importo “0” per ciascuna tipologia.
Sanzioni e dichiarazioni preventive
La mancata dichiarazione comporta una sanzione pari all’intero importo annuo della pensione percepita, che sarà trattenuto dall’INPS.
Inoltre, per l’anno 2025, i pensionati tenuti al divieto di cumulo devono presentare anche una dichiarazione reddituale preventiva, con indicazione del reddito da lavoro autonomo previsto. Le trattenute saranno poi conguagliate nel 2026 in base ai redditi effettivi.
Riferimenti normativi:
- D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 503
- Legge 23 dicembre 2000, n. 388
- Legge 8 agosto 1995, n. 335
- Legge 23 dicembre 1996, n. 662
- INPS, Circolare 28 luglio 2022, n. 92
- INPS, Circolare 7 dicembre 2023, n. 100
- INPS, Circolare 22 settembre 2025, n. 127
- INPS, Messaggio 13 ottobre 2025, n. 3036
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