CIRCOLARE TUTTOQUESITI
Le risposte alle domande dei professionisti
DI ROBERTA PROVASI, ANTONIO DE FRANCESCO | 3 DICEMBRE 2025
Si presentano le riposte ai quesiti pervenuti in occasione del Mini Master Revisione Legale edizione di ottobre. Il percorso suddiviso in 3 giornate, ha accompagnato i professionisti lungo le fasi centrali del processo di revisione legale, fornendo competenze operative e strumenti pratici per affrontare con consapevolezza i diversi momenti dell’incarico. Il percorso è iniziato dall’analisi preliminare e dall’accettazione dell’incarico, approfondendo gli aspetti organizzativi e la documentazione necessaria per garantire un corretto avvio delle verifiche. È seguito un focus specifico sulla valutazione del rischio di revisione, con particolare riguardo alle procedure applicabili nelle cosiddette “nano imprese”, realtà che richiedono approcci calibrati e soluzioni mirate. L’ultima parte è stata dedicata all’emissione del giudizio professionale, alla gestione dei rilievi, ai controlli di qualità e alle responsabilità connesse al ruolo del revisore, senza trascurare l’analisi degli eventi successivi e le relative implicazioni. Un percorso strutturato e operativo, che unisce teoria, prassi e casi concreti, pensato per rafforzare la qualità del lavoro di revisione e la sicurezza del professionista nello svolgimento delle proprie funzioni.
Quesito n. 1 – Revisore: mancanza nella delibera dell’importo del compenso
Domanda
Come ci si comporta se nella delibera non si fa riferimento ad un importo definito, ma genericamente alla tariffa professionale? (Il compenso viene determinato secondo quanto previsto dalla tariffa professionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, di cui al Decreto del Ministero della Giustizia del 2 settembre 2010, n. 169 pubblicato sulla G.U. n. 242 del 15 ottobre 2010).
Risposta
Condividerei con l’azienda che ha conferito l’incarico di formalizzare il compenso anche per loro necessità, così che possano rilevare i costi corretti da incarico.
Quesito n. 2 – Revisore individuale con carte di lavoro previste dagli ISQM
Domanda
Il revisore che lavora individualmente, da solo, senza collaboratori, deve avere le carte di lavoro previste dagli ISQM?
Risposta
Sì e nel rispetto del principio della proporzionalità/scalabilità.
Quesito n. 3 – Revisore della sostenibilità: crediti necessari per l’iscrizione
Domanda
I cinque crediti (ore) necessari per l’iscrizione nelle liste dei revisori della sostenibilità possono essere indifferentemente individuati in tutte le materie contraddistinte dalla lettera D? Potete riepilogare i requisiti necessari per effettuare l’istanza?
Risposta
Vanno conseguiti relativamente alla categoria D e bisogna verificare sulla propria anagrafica nel portale del MEF che siano correttamente riportati.
Quesito n. 4 – Congruità dei valori dei valori della perizia
Domanda
Nei controlli sulla congruità dei valori (ad esempio degli immobili) è sufficiente accertare che siano superiori a quelli indicati in bilancio? Se invece i valori di perizia sono superiori a quelli contabili, può comunque porsi un problema di correttezza del bilancio?
Risposta
La perizia è certamente un elemento centrale e fondamentale per la verifica di immobili e del loro VN iscritto. Da gestire il delta valore in caso di valore di perizia/mercato più basso del VN contabile.
Quesito n. 5 – Revisore membro del collegio sindacale e archiviazione carte da lavoro
Domanda
Un revisore membro del collegio sindacale incaricato anche della Revisione deve archiviare anch’esso le Carte da Lavoro o basta che le archivi il presidente?
Risposta
In genere non si dovrebbero avere duplicazioni; sarebbe preferibile che una persona del collegio, incaricata, il presidente ad esempio (a cui è attribuito tale onere da specifico verbale), gestisca le carte e coordini i lavori; comunque, i membri possono attivarsi per gestione/archiviazione ma sempre in modo condiviso a livello collegiale.
Quesito n. 6 – Sostituzione del presidente di un ente no profit e tardività di presentazione del bilancio
Domanda
In caso di decesso improvviso del presidente di un’APS regolarmente iscritta al RUNTS, avvenuto nel periodo previsto per l’approvazione del bilancio, qualora si convochi immediatamente l’assemblea per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo, rinviando di conseguenza la regolare approvazione del bilancio, potrebbero sorgere problemi?
Risposta
Pare ci siano le condizioni per giustificare il ritardo di approvazione; bisogna verificare se lo Statuto indica qualcosa di diverso e specificare in delibera assembleare le motivazioni per il ritardo dell’approvazione.
Quesito n. 7 – Dimissioni CdA per acquisizione data certa per accantonamento TFM
Domanda
Srl che, per conferire data certa all’assemblea che determina l’accantonamento TFM, evidenzia le dimissioni del CdA al completo e, senza soluzione di continuità, delibera la nomina dei medesimi componenti il CdA e la previsione di accantonamento somme a titolo di TFM. Come deve comportarsi il revisore?
Risposta
Parrebbe esserci un aspetto di opportunità in tali azioni. Il revisore ripercorre l’iter deliberativo e rileva la correttezza dell’accantonamento; emergerebbe poi l’aspetto fiscale ma da approfondire eventualmente. Una condizione di opportunità potrebbe aprire a valutazioni di rischio.
Quesito n. 8 – Analisi preliminari incarichi del revisore
Domanda
Per incarichi che il revisore ha in essere da diversi anni, dobbiamo procedere comunque con le analisi preliminari richieste in fase di accettazione dell’incarico?
Risposta
Sicuramente le condizioni di indipendenza vanno sempre aggiornate (e di antiriciclaggio se ci sono variazioni che ne richiedono una attenta valutazione).
Quesito n. 9 – Considerazioni sulla revisione contabile di un’impresa che esternalizza attività avvalendosi di fornitori di servizi
Domanda
Nel caso in cui la società sottoposta a revisione abbia affidato, oltre che l’elaborazione del bilancio e dei dichiarativi, anche la contabilità ad un commercialista iscritto all’albo e di riconosciuta professionalità, pertanto con procedure valide e sicure, il rischio di revisione è sempre minimo, oppure, il revisore deve valutare le procedure del collega?
Risposta
ISA Italia 402 – CONSIDERAZIONI SULLA REVISIONE CONTABILE DI UN’IMPRESA CHE ESTERNALIZZA ATTIVITÀ AVVALENDOSI DI FORNITORI DI SERVIZI – Disciplina la modalità di implementazione di procedure di revisione di verifica nei casi di gestione in outsourcing di servizi fondamentali a terzi (in particolare in Piccole imprese).
Quesito n. 10 – Definizione “piccola impresa”
Domanda
Cosa si intende per nano imprese e piccole dimensioni?
Risposta
Nano impresa – definizione CNDCEC – una valutazione da fare è considerare che il termine “piccola impresa” non fa riferimento esclusivamente alle dimensioni economiche o finanziarie della stessa (documento IAASB “Audit of Less Complex Entities”):
- Concentrazione della proprietà e della gestione in un numero limitato di individui (spesso un singolo individuo);
- Limitata separazione dei compiti e delle funzioni;
- Maggiore rischio di override dei controlli da parte della direzione o dei proprietari;
- Possibile limitata conoscenza delle pratiche contabili da parte del management;
- Organi di governance con attività limitata (es. consiglio di amministrazione non operativo);
- Personale con un’ampia gamma di mansioni e accesso a diverse risorse aziendali;
- Sistemi informativi e di controllo meno formalizzati e documentati.
Quesito n. 11 – Compenso revisione sostituito
Domanda
A giugno 2025 con l’approvazione del bilancio 2024 viene sostituito il revisore unico al termine del periodo triennale. Il revisore sostituito chiede il riconoscimento del compenso al 50% per i primi 2 trimestri 2025, si chiede se questa procedura sia corretta oppure se vada riconosciuto esclusivamente il compenso per le 3 annualità chiuse come, del resto, deliberato nel verbale di nomina del 2022.
Risposta
Da verificare cosa sia stato definito come attività svolta dal revisore rispetto all’attività di chiusura audit 2024 (con approvazione bilancio nel 2025) e condiviso con la società. Vale ovviamente quanto sancito dal verbale di nomina. Se con l’approvazione del bilancio 2024 viene nominato il nuovo revisore e dal precedente non sono state svolte ulteriori attività concordate ulteriori alle verifiche sul bilancio in approvazione, la richiesta di extra compenso è discutibile.
Quesito n. 12 – Nomina revisore fondazione
Domanda
Nelle fondazioni il cui statuto prevede la nomina di un revisore dei conti che collabora con il Consiglio con funzioni di controllo e indirizzo, vigila sulla regolarità economico-finanziaria della gestione dell’Ente e attesta la corrispondenza del rendiconto alle risultanze della gestione, redigendo, se necessario, un’apposita relazione: si tratta di incarichi ai quali va applicata integralmente la normativa vigente? Anche in relazione ai requisiti di qualità?
Risposta
I controlli qualità del MEF generalmente sono indirizzati ai titolari di incarichi di revisione legale segnalati al MEF come incarichi. Ciò non esclude l’applicazione del corretto e adeguato approccio da revisore per incarichi in Fondazioni.
Quesito n. 13 – Obbligo di nomina del revisore
Domanda
Una con scadenza del revisore all’approvazione bilancio 2025 presenta questa situazione: 2025 e 2024 parametri di cui all’art. 2477 non superati, nel 2023 sì. È obbligatorio procedere a nuova nomina? Se la risposta fosse positiva è possibile per il revisore dare le dimissioni dopo un anno (visto che per riduzione aziendale i limiti non verranno più superati)? O come conviene procedere?
Risposta
Da art. 2477 c.c.: l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore di cui alla lettera c) del terzo comma cessa se, per due esercizi consecutivi, i predetti limiti non vengono superati.
Quesito n. 14 – Nomina revisore legale da parte di un tribunale
Domanda
Nomina del revisore legale da parte Tribunale di Milano – il conservatore Registro Imprese è obbligato a sollecitare la società prima di richiedere la nomina al Tribunale o può effettuare segnalazione direttamente al Tribunale? La nomina dura necessariamente tre anni? O venendo meno il superamento dei limiti dimensionali, ad esempio, dopo un anno è possibile risolvere consensualmente?
Risposta
Quando una società, ad esempio s.r.l., è nelle condizioni di cui all’art. 2477 e non procede alla nomina del revisore e il Tribunale provvede alla “nomina” d’ufficio, il soggetto revisore incaricato ricopre le attività opportune nel rispetto della normativa di riferimento e degli ISA. Il Tribunale, infatti, verifica la sussistenza dei presupposti e, se l’obbligo è accertato, nomina con decreto un revisore legale iscritto al Registro dei Revisori. Pertanto, se dovessero venire meno i requisiti per il mantenimento della revisione legale cessa l’obbligo di tenere l’incarico. Si rammenta che l’obbligo cessa quando, per tre esercizi consecutivi, nessuno dei limiti stabiliti dall’art 2477 viene superato.
Quesito n. 15 – Incarico volontario revisione fondazione non ETS
Domanda
Ho un incarico di revisione per una fondazione (piccolo asilo infantile) NON ETS ma che da Statuto prevede il revisore. Ha un’attività commerciale di gestione immobili di 80.000 euro annui e l’attività istituzionale di gestione asilo 150.000 euro ricavi. Le carte da lavoro possono essere semplificate? Chiedo un compenso di favore di 500 euro viste le dimensioni dell’asilo e le scarse risorse.
Risposta
Sì, certamente è importante che si rispettino le finalità statutarie e i controlli siano adeguati a queste finalità.
Quesito n. 16 – Valutazione rimanenze s.r.l. edile
Domanda
Revisione per una s.r.l. edile che ha commesse da parte di altre di cui la stessa è socia. Le committenti non nominano il direttore dei lavori. La s.r.l. edile elabora preventivi attribuendo ad ogni fase della commessa un certo importo di costo per metro cubo. Il tutto si risolve in un foglio A4. Mancando contabilità di cantiere il revisore che tipo di controllo può impostare per controllare le rimanenze?
Risposta
Lavori in corso – OIC 23 – fondamentale la verifica dello stato di avanzamento lavoro secondo un criterio previsto da OIC 23 e non arbitrario
Quesito n. 17 – Revisori: i controlli periodici da effettuare
Domanda
Quali sono i controlli periodici che si devono sempre fare?
Risposta
I controlli periodici possono essere gestiti in base ad un calendario che ne alterna la predisposizione: verifiche libri sociali e obbligatori, controlli a campione sulla corretta tenuta della contabilità sociale, analitica review, analisi per indici economici, finanziari ecc, riconciliazioni bancarie, versamenti nei tempi e completi, colloqui con la direzione per andamento e previsioni società e così via.
Quesito n. 18 – Revisore individuale e controlli di qualità
Domanda
Se il revisore lavora da solo, può fare i controlli di qualità da solo? Cioè, può autocontrollarsi? Oppure deve pagare un collega perché faccia i controlli? Se occorre pagare un collega per fare la verifica, mi pare di capire che non basti fare il controllo a fine anno, ma vada fatta in itinere, è corretto?
Risposta
Entrambe le osservazioni sono corrette; in caso fosse solo, deve cercare di adottare procedure di riesame del lavoro svolto facendosi aiutare da check list specifiche preliminarmente alla chiusura dell’audit verificando la corretta formalizzazione del lavoro e la corretta applicazione degli ISA nel processo di revisione disposto.
Quesito n. 19 – Controllo qualità da parte del collegio sindacale
Domanda
Un componente del collegio sindacale che non svolge la revisione, poiché questa attività è affidata a una società esterna, è comunque obbligato a sottoporsi al controllo di qualità?
Risposta
Serve rifarsi ai principi di comportamento dell’organo di controllo/sindaci.
Quesito n. 20 – Collegio sindacale e controllo qualità
Domanda
Quando la revisione è svolta dal collegio sindacale, si può indicare uno dei membri del collegio come responsabile del controllo qualità?
Risposta
Dipende da cosa intende il collegio; riteniamo di sì se ragionevolmente sia gestito da persona qualificata e che se ne condividano procedure, esiti e gestione di eventuali aspetti da correggere.
Quesito n. 21 – ISQM1 per revisioni già in corso
Domanda
Per una revisione iniziata nel 2023 è obbligatorio per l’ISQM1 rivedere le procedure svolte o meno nella fase di accettazione dell’incarico (2023) dato che l’ISQM1 parte dal 2025?
Risposta
Applicazione ISQM1 e 2 dal 1° gennaio 2025 – prima riferimento ISQC Italia.
Quesito n. 22 – Entrata in vigore dell’ISQM 1
Domanda
La formulazione del Manuale in base all’ISQM1 la cui entrata in vigore è per gli incarichi assunti dal 2025 o anche per quelli assunti nel 2023 e 2024?
Risposta
Applicazione ISQM1 e 2 dal 1° gennaio 2025 – prima riferimento ISQC Italia.
Quesito n. 23 – Assegnazione incarichi parziali a colleghi
Domanda
Ci sono problematiche particolari se per un incarico di revisione vengono assegnate ad un collega (sempre revisore) alcune specifiche operazioni inerenti? Il sub-revisore incaricato poi riceverebbe il corrispettivo dal revisore incaricato. È necessario evidenziarlo nelle carte di lavoro e al cliente?
Risposta
Se ben compreso, qui si fa ricorso ad un ausiliario/collaboratore per supporto attività di revisione. Se non previsto, certo che va informato il cliente. Va verificata anche da parte dell’ausiliario/collaboratore l’esistenza del presupposto dei requisiti di indipendenza. Se non si tratta di società di revisione, si presume anche un accordo formalizzato tra revisore e ausiliario/collaboratore.
Quesito n. 24 – Sostituzione del presidente di un ente no profit e tardività di presentazione del bilancio
Domanda
In un organo di controllo di un ente non profit, improvvisamente è deceduto il presidente nel periodo aprile 2025, quindi in termini di scadenza dell’assemblea di approvazione del bilancio, ci si è attivati immediatamente per una nuova elezione; questo ha ritardato l’assemblea di approvazione dello stesso, ed anche ovviamente di deposito regolare RUNTS. Che responsabilità per l’organo di controllo?
Risposta
Pare ci siano le condizioni per giustificare il ritardo di approvazione; bisogna verificare lo Statuto se indica qualcosa di diverso.
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