4° Contenuto Riservato: Bonus mamme

SCHEDA PRATICA

DI MARCO BOMBEN | 4 DICEMBRE 2025

In dirittura d’arrivo la corsa al “Bonus mamme 2025”, misura di integrazione al reddito introdotta dall’art. 6 del D.L. 30 giugno 2025, n. 95 (convertito in Legge 8 agosto 2025, n. 118), in luogo della decontribuzione parziale rinviata al 2026. C’è tempo fino al 9 dicembre, per presentare la domanda dell’aiuto tramite il portale dell’Inps. La disciplina è stata dettagliata dall’INPS nella circolare n. 139/2025 e nei successivi messaggi esplicativi, con supporto di apposite FAQ pubblicate dall’Istituto nel novembre 2025.

Fonti ufficiali

Art. 6, D.L. 30 giugno 2025, n. 95, convertito dalla Legge n. 118/2025; Legge 30 dicembre 2024, n. 207, art. 1, commi 219220; Legge 30 dicembre 2023, n. 213, art. 1, comma 180; INPS circolare 28 ottobre 2025, n. 139; INPS Messaggio 31 ottobre 2025, n. 3289FAQ INPS, novembre 2025

Soggetti destinatari

Sotto il profilo soggettivo, la misura interessa:

  • le lavoratrici madri dipendenti (settore pubblico e privato, inclusi rapporti a tempo determinato, intermittente e somministrazione),
  • le lavoratrici madri autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie, comprese le Casse professionali e la Gestione separata.

con due o più figli, per ogni mese di attività lavorativa nel 2025.

Sono escluse:

  • le lavoratrici domestiche;
  • le lavoratrici madri con tre o più figli, titolari di contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, che possono accedere all’esonero contributivo previdenziale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) per la quota di contributi posta a loro carico, ai sensi dell’art. 1, comma 180, Legge di bilancio 2024

Requisiti di accesso

L’accesso al contributo in argomento è subordinato al ricorrere congiunto di tre principali requisiti:

 REQUISITOCONTENUTO
1FamiliareLa lavoratrice deve essere:
madre di almeno 2 figli: per i nuclei con due figli, il più piccolo deve avere età inferiore a 10 anni;
madre di almeno 3 figli: per i nuclei con tre o più figli, il più piccolo deve avere età inferiore a 18 anni.
Ai fini della verifica del requisito relativo all’età del figlio più piccolo rileva per tutti i figli (naturali, adottati o in affido preadottivo) la data di nascita.
Ai fini della verifica del numero di figli:
sono inclusi tutti i figli naturali, adottati e in affidamento preadottivo purché presenti nel nucleo familiare;
indipendentemente dalla convivenza, dallo stato del carico fiscale, dalla composizione del nucleo familiare ai fini ISEE, per i quali la madre non sia sospesa dalla responsabilità genitoriale o non sia decaduta;
il requisito deve sussistere al 1° gennaio 2025 o perfezionarsi entro il 31 dicembre 2025: se maturato successivamente (ad es. nascita di un figlio durante l’anno), il diritto decorre dal mese di perfezionamento e resta cristallizzato per l’intero anno, salvo sospensione della responsabilità genitoriale.
2LavorativoTitolarità di rapporto di lavoro dipendente (escluso domestico) o attività autonoma/professionale effettivamente attiva nel mese di spettanza.
Caso particolare
Requisito
Lavoro intermittente
È richiesta almeno una giornata lavorata nel mese.
Lavoratrici agricole a tempo indeterminato
Le lavoratrici agricole a tempo determinato hanno diritto al bonus nei mesi in cui hanno effettuato almeno una giornata di lavoro ovvero nei mesi in cui hanno un contratto di lavoro a tempo determinato e beneficiano delle tutele collegate all’iscrizione negli elenchi del 2024 per almeno 51 giornate.
Lavoro autonomo con cassa previdenziale
Spettanza solo per i mesi di iscrizione attiva alla cassa/fondo previdenziale.
Lavoro autonomo con Gestione separata INPS
Solo per i mesi di effettiva attività lavorativa.
3EconomicoReddito complessivo da lavoro (autonomo o dipendente) non superiore a 40.000 euro su base annua 2025;
rileva il reddito fiscalmente dichiarato, non l’ISEE.
NON RIENTRANO NEL REDDITO RILEVANTE
TFR
NASpI/DIS-COLL
Pensioni
Indennità collegate alla cessazione dei rapporti di lavoro

 Leggi Opinione: Al via il “Nuovo Bonus Mamme 2025”, tra luci e ombre

Incompatibilità e cumulo

Per le madri con almeno 3 figli titolari di contratto a tempo indeterminato il bonus non spetta nei mesi in cui tale rapporto sussiste, poiché opera contemporaneamente l’esonero totale dei contributi IVS a carico della lavoratrice, ex art. 1, comma 180, Legge n. 213/2023 – valido fino al compimento del 18° anno del figlio più piccolo o al 31 dicembre 2026.

È possibile, in presenza di rapporti a tempo determinato trasformati in corso d’anno, fruire del bonus in alcuni mesi e dell’esonero totale IVS negli altri, secondo tempistiche differenti.

Cumulo: per le stesse mensilità non è possibile cumulare le due misure sul medesimo soggetto e periodo. 

Ammontare e durata

Il bonus consiste in:

  • un contributo di 40 euro mensili,
  • corrisposto per ciascun mese (o frazione) di vigenza del rapporto di lavoro o attività autonoma,
  • esclusi i periodi di sospensione senza retribuzione o contribuzione figurativa (es. aspettativa politica, periodi disciplinari volontari),
  • per un massimo di 12 mensilità.
Importo massimo annuale
480 euro = 40 x 12 mesi

L’importo riconosciuto è:

  • esente da IRPEF,
  • non imponibile ai fini previdenziali,
  • non rilevante ai fini ISEE

L’agevolazione è corrisposta in un’unica soluzione:
– a dicembre 2025, per le mensilità spettanti da gennaio a dicembre;
– entro febbraio 2026, per le domande non liquidate a dicembre, presentate entro il 31 gennaio 2026.

Leggi Guida Manovra 2025 – Legge di Bilancio e Collegato Lavoro, cap. 8 Estesa la decontribuzione per le lavoratrici madri
Leggi la Circolare monografica Nuovo bonus mamme 2025: istruzioni operative

Modalità e termini di presentazione della domanda

La domanda deve essere presentata:

  • esclusivamente in modalità telematica tramite portale INPS, Contact Center Multicanale, o tramite Patronato: è necessario SPID min. Livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS,
  • entro il termine ordinario 9 dicembre 2025 (40 giorni dalla pubblicazione della circolare INPS n. 139/2025, considerato che il termine indicato scade domenica 7 dicembre e che l’8 dicembre è un giorno festivo),
  • ovvero entro il 31 gennaio 2026 se i requisiti maturano successivamente al 9 dicembre ma comunque entro il 31 dicembre 2025.

All’atto della domanda, la richiedente deve dichiarare sotto la propria responsabilità (ai sensi del D.P.R. n. 445/2000):

  • di essere madre di 2 figli (più piccolo under 10) o di 3 o più figli (più piccolo under 18);
  • di essere lavoratrice dipendente o autonoma secondo le condizioni previste;
  • di avere reddito da lavoro non superiore a 40.000 euro.

È necessario indicare i dati anagrafici e il codice fiscale dei figli. In caso di assenza del codice fiscale, va allegata documentazione che attesti filiazione ed esistenza in vita.

Le domande sono inoltrabili accedendo alla sezione “Sostegni, Sussidi e Indennità” del portale INPS – sezione “Nuovo Bonus Mamme”.

Il flusso prevede la compilazione dell’anagrafica, dati di contatto, dati figli (con selezione del corretto profilo e inserimento CF/anagrafica), dati lavoro e modalità di pagamento (IBAN o bonifico domiciliato). Le ricevute e lo stato pratica sono disponibili post-invio.

ll pagamento avviene mediante accredito su conto corrente o bonifico domiciliato, con IBAN verificato tramite il Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI). È possibile selezionare un IBAN già utilizzato per altre prestazioni o indicarne uno nuovo. Per accrediti su conti SEPA extra Italia, è necessario allegare il modulo MV70 – Identificazione finanziaria Area SEPA, disponibile sul portale INPS. 

Casistiche particolari e FAQ

CASO PARTICOLARE CHIARIMENTO
Nascita di un figlio nel corso del 2025Il bonus spetta solo dal mese del perfezionamento del requisito.
Nascita del terzo figlioLa domanda per il nuovo bonus mamme è unica. La nascita del terzo figlio può avere valore diverso in relazione alla attività di lavoro svolta e all’età dei figli. La nascita del terzo figlio assume rilievo nel solo caso in cui dalla nascita del terzo figlio dipenda l’accesso al bonus o la perdita del diritto.
Se una lavoratrice ha due figli e non ha diritto al bonus, in quanto il più piccolo non ha un’età inferiore ai 10 anni, nel caso di nascita del terzo figlio potrà presentare la domanda a decorrere dal mese di nascita del terzo figlio.
Si noti inoltre che:
nel caso di una lavoratrice autonoma o con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato madre di due figli di cui il più piccolo di età inferiore ai 10 anni la nascita del terzo figlio è irrilevante;
se il terzo figlio nasce successivamente al 28 ottobre 2025, data di pubblicazione della circolare n. 139/2025, sarà possibile inviare la domanda fino al 31 gennaio 2026 se il requisito per l’accesso al Bonus è stato determinato dalla nascita del terzo figlio.
Piccole coloneLe piccole colone possono accedere al nuovo bonus mamme per i mesi dell’anno 2025 per i quali sussiste almeno in parte il rapporto di colonia.
Trasformazione contratto da determinato a indeterminatoIl bonus spetta fino al mese precedente, dall’attivazione del contratto a tempo indeterminato decorre l’esonero totale dei contributi IVS (per madri con almeno 3 figli).
Figli maggiorenni usciti dal nucleoFigli rilevano anche se non conviventi o fiscalmente a carico, purché non sia cessata la responsabilità genitoriale.
Congedi e altre assenzeI periodi di congedo di maternità/paternità, parentali, malattia figli, cassa integrazione sono conteggiati se coperti da contribuzione figurativa.
Mediante apposita FAQ si precisa che anche i periodi di congedo biennale ai sensi dell’art. 8 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 sono utili ai fini dell’accesso al nuovo bonus mamme.
Periodi di preavviso non lavoratiI periodi di preavviso non lavorato non sono utili ai fini del nuovo bonus mamme.
L’indennità percepita non deve essere considerata tra i redditi da lavoro ai fini della verifica del requisito economico del reddito inferiore ai 40.000 euro.
Cittadine straniereCittadinanza in Paesi UE: occorre allegare alla domanda la certificazione anagrafica o documento pubblicoai sensi del Regolamento UE 2016/1191;
Cittadinanza in Paesi aderenti alla Convenzione dell’Aja: occorre allegare alla domanda il documento apostillato;
Cittadinanza in Paesi non aderenti alla Convenzione dell’Aja: allegare alla domanda il documento legalizzato.
Revoca e controlliDichiarazioni false determinano decadenza, recupero somme, eventuali sanzioni amministrative e segnalazione all’autorità giudiziaria.
Nel caso in cui la lavoratrice successivamente alla presentazione della domanda accerti la mancanza del requisito economico dovrà annullare la domanda direttamente o chiedere l’annullamento alla sede INPS. Nel caso in cui sia stato già disposto l’erogazione del nuovo bonus mamme si procederà alla revoca del bonus e il recupero della somma erogata.

Tabella riepilogativa bonus mamme

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