CIRCOLARE MONOGRAFICA
Soggetti ammessi, ambiti progettuali di riferimento, destinatari e cause di inammissibilità
A CURA DI STUDIO TRIBUTARIO GAVIOLI & ASSOCIATI | 10 DICEMBRE 2025
L’Avviso pubblico promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Organismo Intermedio del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione – si inserisce nel quadro delle priorità definite a livello europeo e nazionale in tema di inclusione dei cittadini di Paesi terzi e di prevenzione e contrasto dello sfruttamento lavorativo; le Comunità di pratiche, sono entità concepite come spazi strutturati di cooperazione tecnica tra istituzioni, enti pubblici, Terzo settore, enti locali e stakeholders impegnati nei temi dell’integrazione socio-lavorativa e del contrasto allo sfruttamento.
Premessa
Con il Comunicato pubblicato sul portale istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 1° dicembre 2025 la Direzione Generale per le Politiche migratorie e l’integrazione sociale e lavorativo dei migranti ha pubblicato il Decreto direttoriale n. 139 del 27 novembre 2025 con il quale è stato adottato l’Avviso Pubblico n. 2/2025 per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027 – OS2 Migrazione legale e Integrazione – Misura di attuazione 2.d, Ambito di applicazione 2.m, Intervento del PN: e) Supporto al miglioramento della governance multi-livello per l’integrazione dei migranti – Comunità di pratiche per la promozione della cooperazione tecnica e della condivisione di esperienze in materia di integrazione socio lavorativa e di contrasto allo sfruttamento lavorativo, per un importo pari a € 2.000.000,00 (Euro duemilioni/00).
Piano d’azione dell’UE
Il “Piano d’azione dell’UE per l’integrazione e l’inclusione 2021-2027” invita a “costruire partenariati solidi per un processo di integrazione più efficace”, sottolineando che “l’integrazione è un processo sociale in cui la responsabilità non ricade su un gruppo in particolare, ma su un gran numero di migranti, comunità di accoglienza, autorità e istituzioni pubbliche, parti sociali ed economiche, organizzazioni della società civile, chiese, comunità religiose e altre comunità filosofiche e il settore privato”.
“È importante garantire che tutti i livelli di governance (europeo, nazionale, macroregionale, transfrontaliero, regionale e locale) siano pienamente coinvolti nell’elaborazione e nell’attuazione delle strategie di integrazione, in modo da massimizzare l’efficacia delle azioni”.
Lo scambio e la disseminazione di buone pratiche tra i diversi livelli e attori dell’integrazione sono tra gli strumenti ricorrenti individuati per l’implementazione del Piano.
Secondo il Testo Unico dell’Immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998), “l’integrazione è quel processo finalizzato a promuovere la convivenza dei cittadini italiani e di quelli stranieri, nel rispetto dei valori sanciti dalla Costituzione italiana, con il reciproco impegno a partecipare alla vita economica, sociale e culturale della società”. “Lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni, nell’ambito delle proprie competenze, anche in collaborazione con le associazioni di stranieri e con le organizzazioni stabilmente operanti in loro favore”, favoriscono le misure di integrazione.
Tra queste, c’è “la diffusione di ogni informazione utile al positivo inserimento degli stranieri nella società italiana in particolare riguardante i loro diritti e i loro doveri, le diverse opportunità di integrazione e crescita personale e comunitaria offerte dalle amministrazioni pubbliche e dall’associazionismo”.
All’inclusione socio-lavorativa dei migranti più vulnerabili, come richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale, temporanea o speciale e minori stranieri non accompagnati, sono dedicati interventi che mettono in rete servizi per il lavoro, enti di formazione e realtà dell’accoglienza e dell’integrazione, offrendo servizi specialistici di orientamento e accompagnamento al lavoro ed esperienze di tirocinio.
Attivazione delle Comunità pratiche
L’avviso evidenzia che in particolare, si intende attivare le Comunità di pratiche a supporto delle misure relative al contrasto allo sfruttamento lavorativo e all’inserimento socio lavorativo dei migranti: si tratta infatti di due ambiti d’intervento attivati in continuità con il precedente periodo di programmazione, con riferimento ai quali sono state attivate e programmate diverse iniziative, spesso in complementarità con le risorse FESR e FSE+ del PN Inclusione e lotta alla povertà, nell’ambito del quale la DG (la Direzione Generale del Ministero del Lavoro che opera da anni in sinergia con le Regioni e le Provincie Autonome e con gli Enti Locali riveste il ruolo di Organismo intermedio) riveste il ruolo di Organismo intermedio.
Inoltre, la necessità di attivare momenti di scambio e confronto tra gli attori delle politiche di integrazione socio-lavorativa dei migranti e tra gli stakeholder che si occupano di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al caporalato, è stata espressa anche nell’ambito del progetto “Rafforzamento del coordinamento delle politiche multilivello per l’integrazione in Italia”, finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del Technical Support Instrument.
Infine, le Comunità di pratiche rappresenterebbero anche un importante luogo di confronto tra gli enti regionali, provinciali e locali coinvolti al fine di individuare contenuti, obiettivi e target da proporre per la definizione della futura programmazione (2028-2034).
Soggetti ammessi
Sono ammessi a presentare proposte progettuali a valere sul presente Avviso, sia in qualità di Soggetto proponente unico/Capofila che di Partner:
- Enti del Terzo Settore di cui all’articolo 4, comma 1 del D.Lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo settore), iscritti al RUNTS operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Associazioni iscritte al Registro di cui all’art. 42 del Testo unico sull’immigrazione – D.Lgs. n. 286/1998;
- ONG operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Organismi di diritto privato senza fini di lucro e imprese sociali operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Fondazioni di diritto privato operanti nello specifico settore di riferimento oggetto dell’Avviso;
- Università, Scuole, Istituti di formazione e di ricerca;
- Consorzi, associazioni, unioni o reti tra i precedenti soggetti.
Lo stesso ente potrà presentare in qualità di capofila (Soggetto Proponente Unico o Capofila di Soggetto Proponente Associato) una sola proposta progettuale su uno dei due lotti individuati; non è consentita quindi la presentazione di più di una proposta progettuale, anche se relativa a lotti diversi, da parte del medesimo ente in qualità di capofila.
Un ente che presenti, in qualità di capofila, una proposta progettuale nell’ambito di un lotto potrà partecipare in qualità di partner esclusivamente alla presentazione di una proposta progettuale nell’ambito dell’altro lotto; il medesimo ente non potrà quindi partecipare in qualità di capofila e di partner a proposte progettuali distinte nell’ambito del medesimo lotto.
Le ulteriori condizioni di partecipazione sono:
- se il Soggetto Proponente è organizzato in forma di società cooperativa, ex art. 2511 c.c., o come società consortile ex art. 2615 ter c.c., deve avere prevalenti finalità mutualistiche;
- se il Soggetto Proponente Unico o il Capofila di soggetto proponente Associato e ciascun Partner eventualmente previsto sono privati e ricompresi tra i soggetti di cui agli artt. 52 e ss. del D.P.R. n. 394/1999 (Regolamento recante norme di attuazione del Testo unico dell’Immigrazione), devono soddisfare necessariamente una delle due seguenti opzioni:
- essere iscritto, alla data della pubblicazione dell’Avviso in commento, alla prima o alla seconda sezione del Registro di cui all’art. 42 del Testo Unico sull’immigrazione;
oppure - autodichiarare (ex artt. 46/47 del D.P.R. n. 445/2000) di essere disciplinato da uno statuto/atto costitutivo o, comunque, da un atto fondante;
- valido, efficace e regolarmente redatto in conformità alle disposizioni normative applicabili;
- regolarmente registrato, ove richiesto, in uno Stato membro dell’Unione Europea;
- recante la chiara finalità dell’assenza di uno scopo di lucro (o la natura di impresa sociale secondo le previsioni di cui al D.Lgs. n. 112/2017);
- recante un oggetto sociale compatibile con le finalità di cui all’Avviso e con la realizzazione del progetto cui il Soggetto Proponente partecipa.
- essere iscritto, alla data della pubblicazione dell’Avviso in commento, alla prima o alla seconda sezione del Registro di cui all’art. 42 del Testo Unico sull’immigrazione;
Ambiti progettuali di riferimento
A titolo meramente esemplificativo e non esaustivo gli ambiti progettuali di riferimento, oggetto dell’Avviso in commento possono essere:
- Animazione delle reti di cooperazione e partnership per la governance locale di sistemi di inclusione socio-lavorativa e di contrasto allo sfruttamento lavorativo e al fenomeno del caporalato.
- Supporto alla condivisione strutturata di dati, informazioni e strumenti su temi e iniziative inerenti l’inclusione socio-lavorativa e lo sfruttamento lavorativo.
- Scambio di conoscenze ed esperienze al fine di attivare opportunità di apprendimento partecipativo e rafforzamento di capacità e di competenze, promuovere il confronto su argomenti di comune interesse e condividere approcci, opinioni e soluzioni ai problemi che si incontrano più di frequente nei contesti di intervento o, comunque, su specifici ambiti tematici individuati dai membri della Comunità di pratiche.
- Condivisione di buone pratiche attraverso l’organizzazione di eventi (in presenza e da remoto) su aspetti trasversali di interesse nell’ambito dei temi previsti nei due lotti, o di visite nei territori di implementazione degli interventi, in accordo con l’Organismo Intermedio, e con il coinvolgimento diretto e attivo dei membri della Comunità. L’attività implica anche l’individuazione e l’analisi di buone prassi esistenti sul territorio nazionale.
- Analisi e approfondimenti tematici realizzati sulla base di quanto condiviso nell’ambito degli eventi organizzati e delle attività di cooperazione realizzate.
Destinatari e ambito territoriale
Sono destinatari delle proposte progettuali, a valere sull’Avviso in commento gli stakeholder pubblici e privati operanti negli ambiti d’intervento individuati dai due lotti dell’Avviso (quali ad esempio Amministrazioni pubbliche centrali, regionali e locali, enti del terzo settore, organizzazioni internazionali, etc.) con particolare riferimento alle Amministrazioni pubbliche Beneficiarie dei progetti finanziati dalla Direzione Generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti.
Le attività esecutive dei singoli progetti finanziati dovranno essere realizzate sul territorio nazionale ed eventualmente, laddove strettamente necessarie per la realizzazione delle attività stesse e in misura residuale, in altri Paesi dell’Unione europea ed extra-UE.
Modalità di presentazione
I Soggetti Proponenti dovranno presentare i progetti usando esclusivamente il sito internet predisposto dal Ministero dell’Interno (link) a partire dalle ore 16:00 del giorno 10 dicembre 2025 ed entro e non oltre le ore 16:00 del giorno 3 marzo 2026.
| Per utilizzare il sito internet predisposto dal Ministero i Soggetti Proponenti debbono essere dotati dei seguenti requisiti tecnici di partecipazione |
| SPID: al fine di permettere l’identificazione in modo certo degli utenti che accedono alla piattaforma informatica. |
| Posta Elettronica Certificata: al fine di utilizzare un sistema di posta elettronica con valenza legale attestante l’invio e la consegna di documenti informatici, i Soggetti Proponenti hanno l’obbligo di dotarsi nell’ambito della partecipazione al presente avviso pubblico di una casella di Posta Elettronica Certificata – PEC. Al fine dell’attivazione della PEC, il richiedente deve fare richiesta a un Gestore autorizzato al rilascio della stessa. |
| Firma Digitale: al fine della corretta attribuzione delle autodichiarazioni rese ai soggetti firmatari delle domande di ammissione al finanziamento, è richiesto che i dichiaranti stessi (legali rappresentanti degli enti richiedenti o loro delegati) si dotino di firma digitale. |
Cause di inammissibilità
Sono considerate inammissibili – e quindi comunque escluse dall’ammissione alla valutazione di merito – le proposte progettuali che non abbiano le caratteristiche minime richieste e, in particolare, le proposte:
- presentate da soggetti, in forma singola od associata, diversi da quelli legittimati;
- presentate in violazione del divieto di partecipazione plurima;
- presentate da un Soggetto Proponente (capofila e partner ove presenti) che non rispetti le caratteristiche richieste dall’Avviso;
- che non rispettano le prescrizioni relative al numero massimo di partner;
- che prevedano come destinatari soggetti diversi da quelli indicati all’art. 7 dell’Avviso in commento;
- che siano sottoscritte da soggetti diversi da quello cui si riferiscono i dati anagrafici inseriti nelle autodichiarazioni;
- prive di uno o più dei seguenti documenti:
- della “Domanda di ammissione a finanziamento” (Modello A) ossia del documento in formato pdf generato dal sistema informativo, firmato digitalmente dal legale rappresentante (o da persona munita di comprovati poteri di firma) del Soggetto Proponente e, in caso di partenariato, del soggetto Capofila;
- nel caso di Soggetto Proponente unico / Capofila della dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi degli artt. 46 e 47, del D.P.R. n. 445/2000, redatta usando il Modello A2 debitamente compilata e firmata digitalmente dal legale rappresentante (o da persona munita di comprovati poteri di firma);
- nel caso di Soggetto Proponente Associato, della dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi degli artt. 46 e 47, del D.P.R. n. 445/2000, redatta usando il Modello A1bis/A2bis, debitamente compilata e firmata digitalmente dal legale rappresentante (o da persona munita di comprovati poteri di firma) (una per ogni partner);
- in caso di attribuzione di delega, della procura / atto di delega debitamente sottoscritti dal soggetto delegante e dal delegato e dei relativi documenti d’identità in caso di mancato utilizzo della firma digitale;
- che prevedano un ambito territoriale di realizzazione diverso da quello indicato all’art. 8 dell’Avviso in commento;
- che non rispettino le prescrizioni relative al budget di cui all’art. 10 dell’Avviso in commento;
- presentate e trasmesse secondo modalità difformi da quanto indicato all’art. 11 dell’Avviso in commento ovvero presentate non usando il sitointernet predisposto dal Ministero;
- pervenute oltre il termine perentorio di presentazione previsto dall’Avviso in commento;
- presentate da soggetti (proponente unico e/o capofila e/o partner) privati, che non rendano almeno una delle dichiarazioni di seguito indicate:
- dichiarazione d’iscrizione alla prima sezione del registro di cui all’art. 42, comma 2, del D.Lgs. n. 286/1998 (tale autodichiarazione è contenuta nei Modelli A2 e A2bis);
- nel caso di mancata iscrizione al suddetto registro, dichiarazione di essere disciplinato da uno statuto/atto costitutivo o comunque da un atto fondante:
- valido, efficace e regolarmente redatto in conformità alle disposizioni normative applicabili;
- regolarmente registrato, ove richiesto, in uno Stato membro dell’Unione Europea;
- recante la chiara finalità dell’assenza di uno scopo di lucro (o la natura di impresa sociale secondo le previsioni di cui al D.Lgs. n. 112/2017);
- recante un oggetto sociale compatibile con le finalità di cui all’Avviso e con la realizzazione del progetto cui il Soggetto Proponente partecipa ovvero che non è ricompreso tra i soggetti elencati agli artt. 52 e 53 del D.P.R. n. 394/1999, in quanto ente di diritto pubblico (tale autodichiarazione è contenuta nei Modello A2 e A2bis);
- presentate da soggetti che non ottemperino ai chiarimenti/integrazioni richiesti dall’Amministrazione nei termini perentori indicati dalla stessa;
- contrastanti con le prescrizioni indicate nel corpo del presente Avviso;
- che presentino spese non ammissibili superiori al 15% del costo complessivo del progetto;
- che non siano coerenti con le condizioni di pertinenza, efficacia ed adeguatezza con le previsioni normative;
- finanziate a valere su altri Fondi nazionali e/o comunitari;
- presentate da soggetti che non rispettino i requisiti di accessibilità per le persone con disabilità, la parità di genere e i principi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;
- che non rispettino il principio DNSH (Do No Significant Harm);
- che non diano conto delle risorse e dei meccanismi finanziari attraverso cui intende coprire i costi di gestione e di manutenzione delle operazioni che comportano investimenti in infrastrutture o investimenti produttivi, in modo da garantirne la sostenibilità finanziaria.
Riferimenti normativi:
- D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286
- D.Lgs. 3 luglio 2017, n. 117
- D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36
- D.L. 22 giugno 2023, n. 75 (convertito, con modificazioni, dalla Legge 10 agosto 2023, n. 112)
- D.Dirett. 27 novembre 2025, n. 139
- ANAC, Delibera 20 gennaio 2016, n. 32, recante “Determinazione – Linee guida per l’affidamento di servizi a enti del terzo e alle cooperative sociali”
- MLPS, Avviso pubblico n. 2/2025
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