2° Contenuto: ZES Unica. Marche e Umbria nelle Regioni agevolate

COMMENTO

DI ANDREA AMANTEA | 12 DICEMBRE 2025

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 171/2025, le Regioni Marche e Umbria entrano a far parte della c.d. ZES Unica. Di conseguenza anche tali Regioni definite “in transizione” potranno sfruttare le varie semplificazioni amministrative previste per la ZES compresa la c.d. “Autorizzazione Unica”, per l’intero territorio regionale. Un discorso a parte va fatto per le agevolazioni fiscali come il credito d’imposta ZES Unica che dal prossimo anno, una volta ufficializzate le novità di cui al Ddl di Bilancio 2026, potrà essere richiesto anche dalle imprese con strutture produttive nelle suddette Regioni ma solo se impiantate in alcune zone del territorio regionale, in quanto resta sempre ferma la distinzione tra zone di cui alla lettera a) dell’art. 107 del Trattato UE e zone di cui alla lettera c) del medesimo articolo.

La ZES Unica

L’istituzione della c.d. ZES Unica è da ricondurre all’art. 9 del D.Lgs. n. 124/2023, c.d. Decreto “Sud”.

“A far data dal 1° gennaio 2024 è istituita la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – ZES unica, di seguito denominata «ZES unica», che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.”.

D.L. n. 124/2023
NovitàIstituzione di una ZES Unica
Attivazione ZES Unica1° gennaio 2024
Regioni ammesse alla ZES UnicaAbruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna.
Definizione di ZESZona delimitata del territorio dello Stato nella quale l’esercizio di attività economiche e imprenditoriali da parte delle aziende già operative e di quelle che si insedieranno può beneficiare di speciali condizioni in relazione agli investimenti e alle attività di sviluppo d’impresa.

La struttura di gestione della ZES è individuata nel dettaglio dagli artt. da 10  a 13 del Decreto sopra citato.

Organizzazione ZES Unica
Cabina di regia ZES Compiti di indirizzo, coordinamento, vigilanza e monitoraggio.
Struttura di missione ZES Articolata in due direzioni generali ed in quattro uffici di livello dirigenziale non generale e con i seguenti compiti, anche con l’apporto operativo di Invitalia:
assicura, sulla base degli orientamenti della Cabina di regia ZES, supporto all’Autorità politica delegata in materia di ZES per l’esercizio delle funzioni di indirizzo e coordinamento dell’azione strategica del Governo relativamente all’attuazione del Piano strategico della ZES Unica di cui all’art. 11;
coordina la segreteria tecnica della Cabina di regia ZES;
svolge compiti di coordinamento e attuazione delle attività previste nel Piano strategico della ZES Unica;
sovraintende allo svolgimento dell’attività istruttoria relativa alla formulazione delle proposte di aggiornamento ovvero di modifica del Piano strategico della ZES Unica;
definisce, in raccordo con le amministrazioni centrali competenti, le attività necessarie a promuovere l’attrattività della ZES Unica per le imprese e garantire la disponibilità e l’accessibilità al pubblico delle informazioni rilevanti;
definisce, in raccordo con le amministrazioni competenti, le attività necessarie a prevenire tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata;
cura l’istruttoria e svolge le funzioni di amministrazione procedente ai fini del rilascio dell’autorizzazione Unica di cui all’art. 15, fatto salvo quanto previsto dai commi 6 e 7 del medesimo art. 15 del Decreto in parola;
assicura lo svolgimento delle attività di comunicazione istituzionale e di pubblicità della ZES Unica, mediante il portale web della ZES Unica di cui all’art. 12, anche avvalendosi delle altre strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Piano strategico ZES Unica Il piano ha durata triennale e definisce, anche in coerenza con il PNRR, la politica di sviluppo della ZES Unica, individuando, anche in modo differenziato per le Regioni che ne fanno parte, i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo della ZES Unica e le modalità di attuazione.
Portale web ZES Unica Al fine di favorire una immediata e semplice conoscibilità della ZES Unica e dei benefici connessi, è istituito presso la Struttura di missione (vedi sopra) il portale web della ZES Unica. Il portale fornisce tutte le informazioni sui benefici riconosciuti alle imprese nella ZES Unica e garantisce l’accessibilità allo Sportello unico digitale ZES.
Sportello unico digitale ZES – S.U.D. ZES Istituito presso la Struttura di missione, al quale sono attribuite, nei casi previsti dall’art. 14 del Decreto, le funzioni dello sportello unico per le attività produttive (SUAP).
Il S.U.D. ZES ha competenze in merito:
ai procedimenti amministrativi inerenti alle attività economiche e produttive di beni e servizi e a tutti i procedimenti amministrativi concernenti la realizzazione, l’ampliamento, la cessazione, la riattivazione, la localizzazione e la rilocalizzazione di impianti produttivi;
ai procedimenti amministrativi riguardanti l’intervento edilizio, compresi gli interventi di trasformazione del territorio ad iniziativa privata e gli interventi sugli edifici esistenti e quelli necessari alla realizzazione, modifica ed esercizio di attività produttiva;
ai procedimenti amministrativi riguardanti la realizzazione, l’ampliamento, la ristrutturazione di strutture dedicate ad eventi sportivi o eventi culturali di pubblico spettacolo.

Fatta tale necessaria ricostruzione, veniamo all’analisi delle novità introdotte con la Legge n. 171/2025.

Marche e Umbria nella ZES Unica. Semplificazioni amministrative

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge n. 171/2025, le Regioni Marche e Umbria, come da art. 1, entrano a far parte della c.d. ZES Unica.

Di conseguenza anche tali Regioni definite “in transizione” potranno sfruttare vantaggi quali:

  • le varie semplificazioni amministrative riservate alle imprese della ZES Unica compresa,
  • l’Autorizzazione Unica per l’intero territorio regionale.

La Legge in esame infatti estende al territorio delle Regioni Marche ed Umbria i compiti e le attività della Struttura di missione ZES, del portale web della ZES Unica e dello Sportello unico digitale ZES – S.U.D., nonché ricomprende nella Cabina di regia della ZES i Presidenti delle due Regioni.

Per quanto riguarda il procedimento di Autorizzazione Unica questo presuppone il rilascio di due o più titoli abilitativi necessari per un progetto d’investimento. Lo sportello S.U.D. ZES (vedi primo paragrafo) non è, quindi, competente relativamente a istanze aventi ad oggetto un solo titolo abilitativo e, quindi, un singolo procedimento (fonte portale Struttura di missione ZES).

Per i progetti soggetti a SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività), SCIA Unica e SCIA condizionata di cui agli artt. 19 e 19-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e per quelli per i quali non è previsto il rilascio di titolo abilitativo, questi non sono di competenza della Struttura di missione ZES, atteso che non sono idonei – per loro natura – ad attivare il potere autorizzatorio dell’Amministrazione ed espressamente esclusi dalla normativa.

Quanto detto dunque varrà anche per le “nuove Regioni” Marche e Umbria, tenendo conto che l’art. 3, comma 3, della Legge n. 171/2025 chiarisce che:

  • gli artt. 1415 e 22 del D.L. n. 124/2023 (che disciplinano Procedimento Unico, Autorizzazione Unica e ambito applicativo)
  • si applicano anche ai procedimenti già avviati e non ancora definiti alla data di entrata in vigore della Legge in esame ossia al 20 novembre 2025.

Fermo restando i suddetti limiti applicativi legati all’Autorizzazione Unica.

Si ricorda che a oggi l’ambito applicativo della citata autorizzazione riguarda solo i seguenti settori come da Piano Strategico ZES.

Filiere da rafforzareTecnologie da promuovere
Agroalimentare&Agroindustria;
Turismo;
Elettronica&ICT;
Automotive;
Made in Italy di qualità;
Chimica&Farmaceutica;
Navale&Cantieristica;
Aerospazio;
Ferroviario.
Tecnologie digitali;
Cleantech;
Biotech.

 Inoltre come da art. 2 della Legge in esame si provvederà all’aggiornamento del suddetto Piano Strategico:

“Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente Legge si provvede all’aggiornamento del Piano strategico della ZES unica di cui all’articolo 11 del Decreto-Legge 19 settembre 2023, n. 124, convertito, con modificazioni, dalla Legge 13 novembre 2023, n. 162, secondo le modalità previste dal comma 3 del medesimo articolo 11, al fine di individuare i settori da promuovere e quelli da rafforzare, gli investimenti e gli interventi prioritari per lo sviluppo delle regioni Marche e Umbria, ivi compresi quelli destinati a favorire la riconversione industriale finalizzata alla transizione energetica, nonché le modalità di attuazione del medesimo Piano strategico.”.

Credito d’imposta ZES Unica anche per le imprese delle Regioni Umbria e Marche

L’accesso al regime di semplificazione procedimentale dell’Autorizzazione Unica sopra analizzato non costituisce, in alcun modo, presupposto necessario per la fruizione del credito d’imposta ZES Unica, ex art. 16 del citato Decreto-Legge, che riguarda l’acquisto di beni strumentali destinati alle strutture produttive della ZES.

Credito d’imposta che una volta ufficializzate le novità di cui al DdL di Bilancio 2026 che proroga fino a fine 2028 l’agevolazione, potrà essere richiesto anche dalle imprese con strutture produttive nelle suddette Regioni Marche e Umbria:

  • ma solo se impiantate in alcune zone del territorio regionale,
  • in quanto resta sempre ferma la distinzione tra zone di cui alla lettera a) dell’art. 107 del Trattato sul Funzionamento dell’UE e quelle di cui alla lettera c) del medesimo articolo.

La differenza tra le zone di cui alla lettera a) dell’art. 107 del Trattato e quelle di cui alla lettera c) del medesimo articolo consiste nella circostanza che per le prime risulta agevolato l’intero territorio regionale, mentre per le seconde risultano agevolati solo alcuni Comuni o parti di essi.

Rientrano in quest’ultime “zone di cui alla lettera c)” dell’art. 107 del Trattato sul funzionamento dell’UE, alcune parti del territorio delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.

Prima dell’intervento della Legge n. 171/2025, l’Abruzzo era l’unica tra le “Regioni in transizione” ad essere stata inclusa nella ZES Unica dal D.L. n. 124/2023.

Si riportano le percentuali agevolative per le c.d. Zone C non predefinite.

Dimensioni impresaIntensità massima di aiuto 
Micro e piccola impresa35%
Media impresa25%
Grande impresa15%

Di seguito i territori agevolati ossia ammessi al credito d’imposta ZES Unica nelle Regioni Marche e Umbria.

Regione Marche
ProvinciaComune
Pesaro UrbinoFrontone; Serra Sant’Abbondio.
AnconaCastelbellino; Cerreto d’Esi; Cupramontana; Fabriano; Genga; Jesi; Monsano; Monte Roberto; San Paolo di Jesi; Sassoferrato; Serra San Quirico; Staffolo.
Ascoli PicenoAcquasanta Terme; Acquaviva Picena; Appignano del Tronto; Arquata del Tronto; Ascoli Piceno; Carassai; Castel di Lama; Castignano; Castorano; Colli del Tronto; Comunanza; Cossignano; Folignano; Force; Grottammare; Maltignano; Monsampolo del Tronto; Montalto delle Marche; Montedinove; Montegallo; Montemonaco; Monteprandone; Offida; Palmiano; Ripatransone; Roccafluvione; Rotella; San Benedetto del Tronto; Spinetoli; Venarotta.
MacerataApiro; Belforte del Chienti; Bolognola; Caldarola; Camerino; Camporotondo di Fiastrone; Castelraimondo; Castelsantangelo sul Nera; Cessapalombo; Cingoli; Civitanova Marche; Colmurano; Corridonia; Esanatoglia; Fiastra; Fiuminata; Gagliole; Gualdo; Loro Piceno; Macerata; Matelica; Mogliano; Monte Cavallo; Monte San Giusto; Monte San Martino; Montecosaro; Muccia; Penna San Giovanni; Petriolo; Pieve Torina; Pioraco; Poggio San Vicino; Pollenza; Potenza Picena; Ripe San Ginesio; San Ginesio; San Severino Marche; Sant’Angelo in Pontano; Sarnano; Sefro; Serrapetrona; Serravalle di Chienti; Tolentino; Treia; Urbisaglia; Ussita; Valfornace; Visso.
FermoAltidona; Amandola; Belmonte Piceno; Campofilone; Falerone; Fermo; Francavilla d’Ete; Massa Fermana; Monsampietro Morico; Montappone; Monte Rinaldo; Monte San Pietrangeli; Monte Urano; Monte Vidon Corrado; Montefalcone Appennino; Montefortino; Montegiorgio; Montegranaro; Monteleone di Fermo; Montelparo; Ortezzano; Pedaso; Porto San Giorgio; Porto Sant’Elpidio; Rapagnano; Santa Vittoria in Matenano; Sant’Elpidio a Mare; Servigliano; Smerillo; Torre San Patrizio.
Regione Umbria
ProvinciaComune o parti di esso
Perugia Bastia Umbra; Bettona; Campello sul Clitunno; Cascia; Castel Ritaldi; Cerreto di Spoleto; Citerna; Città di Castello; Collazzone; Deruta; Foligno; Fossato di Vico; Gualdo Cattaneo; Gualdo Tadino; Gubbio; Marsciano; Montefalco; Monteleone di Spoleto; Monte Santa Maria Tiberina; Montone; Nocera Umbra; Norcia; Panicale; Passignano sul Trasimeno; Piegaro; Poggiodomo; Preci; Sant’Anatolia di Narco; Scheggino; Sellano; Spoleto; Trevi; Umbertide; Vallo di Nera.
TerniAcquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli, Parrano, Penna in Teverina, Polino, Porano, San Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni.

Nella Relazione illustrativa alla legge in esame, è evidenziata l’opportunità che il Governo “chiarisca se, ai fini della definizione dei nuovi limiti di spesa previsti per la ZES Unica dal comma 1 dell’art. 95 del Disegno di Legge di Bilancio per l’anno 2026 (A.S. 1689), concernenti il riconoscimento del menzionato credito d’imposta per gli investimenti nei beni strumentali di cui all’art. 16, comma 2 , del Decreto-Legge n. 124 del 2023, effettuati dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028, pari a 2.300 milioni di euro per l’anno 2026, 1.000 milioni di euro per l’anno 2027 e a 750 milioni di euro per l’anno 2028 – rispetto ai 2.200 milioni di euro per l’anno 20256 previsti a legislazione vigente – si sia tenuto conto dell’ampliamento territoriale della medesima ZES che dovrebbe essere disposto ai sensi del presente articolo”.

In attesa della proroga del credito d’imposta ZES Unica, per gli investimenti 2025 ossia effettuati dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, le imprese dei territori delle Regione di Marche e Umbria, nei limiti sopra individuati, hanno potuto presentare istanza per il credito d’imposta ZLS (art. 3, commi 14-octies14-novies e 14-decies, del D.L. 27 dicembre 2024, n. 202) in linea con le previsioni di cui all’art. 3, comma 1, della Legge n. 171/2025.

Le imprese interessate per investimenti realizzati nelle zone ammesse delle Regioni Marche e Umbria erano tenute a presentare esclusivamente la comunicazione integrativa come da Provvedimento Agenzia delle Entrate prot. n. 503079 del 19 novembre 2025.

La trasmissione telematica della comunicazione integrativa doveva essere effettuata utilizzando esclusivamente il software denominato “ZLSINTEGRATIVA2025”.

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