1° Contenuto riservato: Fondoprofessioni: pubblicato l’Avviso n. 2/2026 “Training voucher”

CIRCOLARE MONOGRAFICA

L’Avviso si configura come piano formativo individuale, finalizzato all’aggiornamento e al rafforzamento delle competenze professionali

A CURA DI STUDIOMARINI.NET | 22 DICEMBRE 2025

In data 17 novembre 2025, il CdA di Fondoprofessioni ha approvato l’Avviso n. 2/2026 “Training Voucher”, che introduce una modalità semplificata e immediata di accesso alla formazione finanziata, rivolta agli Studi professionali e alle Aziende aderenti al Fondo per la partecipazione dei dipendenti a corsi inseriti in cataloghi formativi accreditati.

L’Avviso, con uno stanziamento pari ad euro 2.000.000, si configura come piano formativo individuale, finalizzato all’aggiornamento e al rafforzamento delle competenze professionali, con un contributo pari all’80% del costo imponibile del corso, fino a un massimo complessivo di euro 1.000 per Ente proponente, in regime di sportello.

I piani formativi finanziati dai Fondi interprofessionali ricadono nell’ambito di applicazione degli “Aiuti di Stato”. È richiesto, pertanto, il rispetto della normativa comunitaria vigente in materia. In fase di presentazione della domanda di finanziamento è necessario esprimere il regime degli Aiuti di riferimento.

Nello specifico, i Regimi di aiuti previsti dall’Avviso sono: Regolamento UE n. 2831/2023 – De minimis; Regolamento UE n. 3118/2024 – De minimis per settore produzione prodotti agricoli; Regolamento UE n. 717/2014 – De minimis per settore pesca e acquacoltura.

Gli Aiuti vengono concessi dal Fondo agli Enti proponenti delle domande ammesse al Finanziamento.

Premessa

Com’è noto, Fondoprofessioni finanzia la formazione continua dei dipendenti degli Studi/Aziende, individuando forme di semplificazione nell’accesso ai contributi e rispondendo alle specifiche esigenze di sviluppo delle competenze.

Il suddetto Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua negli Studi professionali e nelle Aziende collegate – istituito a seguito dell’Accordo interconfederale del 7 novembre 2003 tra Confprofessioni, Confedertecnica, Cipa e Cgil, Cisl, Uil e riconosciuto dal Ministero del Lavoro con Decreto n. 408/03 del 29 dicembre 2003 – opera nel rispetto della Circolare Anpal n. 1/2018 e della vigente normativa.

In data 17 novembre 2025, il CdA di Fondoprofessioni ha approvato l’Avviso n.  2/2026 “Training voucher”, che offre agli studi professionali e alle aziende aderenti un accesso semplificato alla formazione continua permettendo così l’aggiornamento delle competenze dei propri dipendenti.

Nell’analisi che segue, si dettaglieranno le specifiche dell’Avviso n. 2/2026.

Obiettivi dell’Avviso ed ambiti di intervento

L’Avviso n. 2/2026 è finalizzato a promuovere l’aggiornamento e il rafforzamento delle competenze professionali dei dipendenti degli studi professionali e delle aziende aderenti, attraverso una modalità di finanziamento semplificata, rapida e direttamente collegata a cataloghi formativi previamente accreditati dal Fondo.

La misura intende favorire un accesso immediato alla formazione continuariducendo gli oneri burocratici e agevolando la partecipazione anche delle strutture di micro e piccola dimensione, spesso penalizzate nei tradizionali strumenti di finanziamento complessi.

Attraverso il modello “voucher”, Fondoprofessioni mira a sostenere percorsi formativi individuali mirati, coerenti con le esigenze operative e organizzative delle singole realtà professionali, incentivando l’innalzamento del livello qualitativo dei servizi erogati e il miglioramento della competitività complessiva degli studi/aziende.

L’Avviso n. 2/2026 si configura come strumento funzionale alla diffusione di una cultura della formazione permanente, valorizzando la possibilità per i datori di lavoro di scegliere in autonomia i corsi più idonei all’interno dell’offerta formativa disponibile e già autorizzata.

In tale prospettiva, il “Training Voucher” risponde all’obiettivo di rendere la formazione uno strumento strutturale di sviluppo delle risorse umane, favorendo percorsi di crescita professionale aderenti ai fabbisogni reali e immediatamente spendibili nel contesto lavorativo, in coerenza con quanto previsto dalla normativa in materia di formazione continua finanziata e con le linee di semplificazione promosse dal Fondo.

Soggetti coinvolti: beneficiari, destinatari ed attuatori

destinatari dei piani formativi ammissibili sono i dipendenti con contratto a tempo determinato/indeterminato o di apprendistato, provenienti dagli Studi/Aziende aderenti al Fondo.

I dipendenti degli Studi/Aziende possono contare su una ampia programmazione di corsi a catalogo, per potenziare le proprie competenze in linea con l’attività svolta.

L’Ente proponente è il singolo Studio/Azienda che richiede contributi per la partecipazione del proprio personale ai corsi presenti all’interno di cataloghi formativi approvati dal Fondo, scegliendo tra le iniziative programmate.

L’Ente proponente coincide con l’Ente beneficiario.

L’Ente proponente deve essere regolarmente aderente a Fondoprofessioni, attraverso la destinazione del contributo, ex art. 12, Legge n. 160/1975, così come modificato dall’art. 25, Legge quadro n. 845/1978 e s.m.i., prima dell’avvio dell’attività formativa. Il Fondo non erogherà risorse in mancanza dei suddetti requisiti.

datori di lavoro che applicano il CCNL Studi professionali e aderiscono integralmente alla bilateralità possono chiedere ad Ebipro (Ente bilaterale di settore) il rimborso del 100% della retribuzione dei dipendenti in formazione, fino a un massimo di 40 ore annue a dipendente, nel caso di partecipazione ai piani formativi finanziati tramite Fondoprofessioni.

L’ente attuatore è inteso come il titolare del catalogo formativo accreditato. Tutti i cataloghi formativi dell’ente attuatore presentati e le eventuali integrazioni mensili di corsi, sono oggetto di valutazione qualitativa di conformità da parte di una Commissione, con successiva comunicazione/pubblicazione degli esiti da parte del Fondo.

Spese ammissibili, risorse e modalità di assegnazione

Nell’ambito dell’Avviso n. 2/2026, sono ammissibili a finanziamento esclusivamente le spese relative ai costi di partecipazione dei dipendenti ai corsi inseriti nei cataloghi formativi accreditati dal Fondo.

L’avviso a catalogo, con una dotazione di due milioni di euro, consente di scegliere corsi già approvati dal Fondo e rimborsati allo studio/azienda.

Il contributo riconosciuto copre l’80% del costo imponibile della singola attività formativa, entro il limite massimo complessivo di euro 1.000 per Ente proponente, fermo restando che l’importo minimo finanziabile per ciascun voucher non può essere inferiore ad euro 50.

Rientrano quindi tra le spese eleggibili i corrispettivi fatturati dall’ente attuatore per l’iscrizione e la frequenza al corso prescelto, purché regolarmente documentati e coerenti con l’offerta formativa autorizzata e presente in piattaforma.
La restante quota del costo, pari ad almeno il 20%, resta a carico del soggetto beneficiario, configurando una forma di cofinanziamento obbligatorio a carico dello studio/azienda richiedente.

L’IVA non è considerata spesa ammissibile e non può essere oggetto di contributo, indipendentemente dal regime fiscale applicato dal beneficiario. Parimenti, non risultano finanziabili costi ulteriori quali spese di trasferta, vitto, alloggio o oneri indiretti connessi alla partecipazione alle attività formative, rientrando il perimetro del voucher esclusivamente nel costo diretto del corso.

L’ammissibilità delle spese è subordinata al rispetto delle procedure previste dall’Avviso e dal relativo Manuale, nonché al completamento delle attività formative entro i termini stabiliti e alla corretta rendicontazione tramite la piattaforma informatica del Fondo.

Modalità operative dell’Avviso n. 2/2026 “Training Voucher”

Le modalità operative si fondano su una procedura semplificata interamente gestita tramite la piattaforma informatica di Fondoprofessioni, secondo una logica a sportello e fino a esaurimento delle risorse disponibili.

L’Ente proponente, una volta individuato il corso di interesse all’interno del catalogo formativo accreditato, presenta la domanda di finanziamento caricando la documentazione richiesta, comprensiva dei documenti di identità del legale rappresentante e del dipendente destinatario dell’intervento formativo.

La domanda deve pervenire al Fondo almeno 7 giorni prima dell’avvio del corso, pena la sua inammissibilità.

Sotto il profilo dell’ammissibilità, le richieste vengono esaminate in base all’ordine cronologico di arrivo e sono considerate valide solo se complete in ogni loro parte e presentate nel rispetto delle tempistiche e delle modalità previste. La carenza, anche parziale, della documentazione obbligatoria o l’errata compilazione della domanda comportano l’esclusione dal finanziamento.

In tale fase il Fondo verifica inoltre la posizione dell’Ente proponente nel Registro Nazionale Aiuti di Stato, in relazione al regime di aiuto prescelto.

L’iter di valutazione prevede la delibera delle domande ammissibili da parte della Presidenza con cadenza almeno settimanale. La data di concessione coincide con il giorno della delibera e rappresenta il momento a partire dal quale la spesa può essere riconosciuta, non risultando ammissibili attività formative svolte anteriormente.

Successivamente, gli esiti vengono ratificati dal Consiglio di amministrazione e comunicati ufficialmente sia all’Ente proponente sia all’Ente attuatore, garantendo trasparenza e tracciabilità dell’intero procedimento amministrativo.

La gestione delle attività finanziate a valere sull’Avviso n. 2/2026 “Training Voucher” è soggetta al rigoroso rispetto delle disposizioni contenute nell’avviso, nel Manuale operativo e nelle eventuali linee guida pubblicate da Fondoprofessioni.
percorsi formativi devono concludersi entro 12 mesi dalla data di ratifica da parte del Consiglio di amministrazione, pena la revoca del contributo concesso.

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