1° Documento Riservato: Le novità dal 22 al 28 dicembre 2025

VIDEO E PODCAST

DI MARCO BALDIN | 29 DICEMBRE 2025

La Video Pillola offre una panoramica di tutte le novità relative agli adempimenti più importanti in materia di Fisco e Società intervenute nella settimana appena conclusa. Fra gli argomenti trattati questa settimana segnaliamo: conto Termico 3.0; immobili ereditati; rivalutazione delle partecipazioni;  dividendi e participation exemption; cripto-attività; superbonus; rimborsi chilometrici; locazioni brevi: cedolare secca; pacchi extra UE di modico valore; IMU.  

Fra gli argomenti trattati questa settimana segnaliamo:     

  • Conto Termico 3.0 operativo dal 25 dicembre 2025 – Con l’adozione delle regole applicative da parte del MASE e del GSE, il Conto Termico 3.0 entra finalmente in funzione. La misura prevede un incentivo diretto in denaro, erogato dal GSE, a fronte di interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Le risorse disponibili ammontano a 900 milioni di euro annui, di cui 500 milioni destinati ai privati e 400 milioni alle pubbliche amministrazioni. Per i soggetti privati l’accesso è consentito solo a interventi già realizzati, mentre le PA possono presentare domanda anche in via preventiva. Trattandosi di una misura a plafond, il monitoraggio delle risorse disponibili assume un ruolo centrale nella pianificazione degli interventi (Comunicato stampa 19 dicembre 2025);
  • Nuova azione di restituzione e maggiore circolazione degli immobili ereditati – Dal 18 dicembre 2025 è in vigore la nuova disciplina dell’azione di restituzione, che riduce da dieci a tre anni il periodo durante il quale la trascrizione dell’azione di riduzione prevale sempre sull’acquisto dei terzi. Trascorso il termine triennale dall’apertura della successione, l’acquirente che ha trascritto il proprio titolo prima della domanda di riduzione risulta tutelato. L’intervento mira a ridurre l’incertezza giuridica sugli immobili di provenienza successoria e donativa, favorendo la circolazione dei beni e l’accesso al credito;
  • Rivalutazione delle partecipazioni con imposta sostitutiva al 21% – La legge di bilancio 2026 incrementa dal 18% al 21% l’aliquota dell’imposta sostitutiva per la rivalutazione delle partecipazioni, quotate e non quotate, detenute al 1° gennaio 2026. Resta invece ferma al 18% l’aliquota per la rivalutazione dei terreni. L’aumento dell’imposta rende meno automatico il ricorso all’affrancamento, imponendo una valutazione puntuale della convenienza, soprattutto in rapporto all’aliquota del 26% applicabile alle plusvalenze in caso di cessione senza rivalutazione;
  • Modifiche al regime dei dividendi e alla participation exemption – Diventano definitive le modifiche al regime di tassazione dei dividendi percepiti da soggetti imprenditori. L’esclusione dal reddito del 95% non è più generalizzata, ma subordinata al possesso di una partecipazione almeno pari al 5% del capitale, oppure con valore fiscale non inferiore a 500.000 euro. Un analogo requisito viene introdotto anche per la participation exemption sulle plusvalenze relative a partecipazioni acquisite dal 1° gennaio 2026. Si supera così un sistema di esenzione incondizionata, privilegiando le partecipazioni di dimensione economica significativa;
  • Scambio automatico di informazioni esteso alle criptoattività dal 2026 – Dal 1° gennaio 2026 entra in vigore il nuovo sistema di scambio automatico di informazioni sulle cripto-attività, in attuazione della direttiva europea DAC 8. Gli operatori del settore saranno tenuti a comunicare all’Amministrazione finanziaria i dati dei clienti e delle operazioni effettuate, che verranno poi scambiati con gli altri Stati membri. Le cripto-attività entrano così a pieno titolo nel perimetro della cooperazione fiscale internazionale, con rilevanti effetti anche sul monitoraggio e sugli adempimenti dichiarativi (D.Lgs. 194/2025);
  • Superbonus: niente proroga generalizzata, spazio ai contributi per la ricostruzione – Nel testo definitivo della legge di bilancio salta la proroga generalizzata del superbonus, fatta salva la disciplina speciale per gli immobili colpiti da eventi sismici già prevista dalla normativa vigente. In luogo di nuove proroghe, il legislatore sceglie di rafforzare i contributi diretti alla ricostruzione, stanziando risorse specifiche per i territori interessati. La scelta segna un ulteriore ridimensionamento della stagione dei bonus edilizi;
  • Rimborsi chilometrici non tassati per le trasferte nel Comune – L’Agenzia delle Entrate chiarisce che, a seguito della riforma IRPEF-IRES, i rimborsi delle spese di viaggio e trasporto sostenute dai dipendenti per trasferte effettuate all’interno del Comune non concorrono alla formazione del reddito, purché siano comprovati e documentati. Rientrano tra le spese esenti anche i rimborsi chilometrici calcolati secondo le tabelle ACI, oltre a pedaggi e parcheggi debitamente documentati (circ. n. 15/E/2025);
  • Locazioni brevi: cedolare secca al 21% solo fino a due appartamenti – Per le locazioni brevi viene confermata la possibilità di applicare la cedolare secca, ma dal periodo d’imposta 2026 il regime è limitato alla locazione di non più di due appartamenti. Dal terzo immobile in poi scatta la presunzione assoluta di esercizio di attività d’impresa, con esclusione della cedolare secca. Viene così superata l’ipotesi di penalizzare le locazioni tramite intermediari, concentrando l’intervento sul numero di immobili locati;
  • Prelievo di 2 euro sui pacchi extra UE di modico valore – È prevista l’introduzione di un contributo pari a 2 euro per ogni spedizione di beni provenienti da Paesi extra UE di valore non superiore a 150 euro. La misura, applicabile dal 1° gennaio 2026, anticipa una riforma doganale europea e mira a coprire i costi amministrativi connessi agli adempimenti doganali, riequilibrando la concorrenza con l’e-commerce extraunionale;
  • IMU: scadenza degli accertamenti per il 2019 e 2020 – Entro il 31 dicembre 2025 scadono i termini per la notifica degli accertamenti relativi all’omessa dichiarazione IMU 2019 e all’omesso versamento IMU 2020. Non trova più applicazione la proroga degli 85 giorni prevista per l’emergenza sanitaria, con la conseguenza che tali termini devono considerarsi definitivi. 

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